Dica 33…ripetono i medici quando devono auscultare lo stato di salute di un paziente. E 33, un numero che troviamo in vari contesti da quello religioso a quello culturale, come un segno di vita che lega le trentatrè poesie di Veronica Mestice legate l’un l’altra da un sogno salvifico, tra natura e quotidianità. Le anime sensibili e quanti apprezzano la profondità della poesia, racchiusa nei significati delle parole, avranno modo di ascoltare dall’incontro con Veronica Mestice il messaggio della raccolta di versi ‘’Il Terzo Tempo’’. L’appuntamento, come riporta il comunicato, è per il 28 gennaio alle 19.30 presso il Tower Art Museum di via Ridola, su iniziativa dell’Associazione ‘’Energheia’’
Associazione Culturale Matera
Presentazione “Il terzo tempo” di Veronica Mestice al TAM (Tower Art Museum), Sabato 28 gennaio in Via Ridola alla 19.30. – Ingresso libero
Dialogherà con l’autrice Agnese Ferri.Interpreti: Cosimo Frascella, Antonello Morelli e Francesco Stifano.
“Esistere è essere visti / in un giorno di vento”, così l’autrice sintetizza la
propria concezione della vita: una forma ferma, ma dinamica, investita da un
vento che, a chi scrive, sa di caldo, di scirocco, di quel Meridione che ci lega,
ci investe e suggerisce carezze, impeto e ambizione. C’è un sogno in fondo
alla poesia di Mestice. Bussa attraverso le parole del quotidiano, le immagini
della campagna, della terra, da una natura viva e dominante. Chiede di uscire e salvare il mondo. E il lettore risponde, comprende e infine scopre che questa missione gli è sempre appartenuta.
Sono trentatré le poesie dell’opera prima di Mestice e un solo scopo: vincere la partita. Con la vita, ma prima di tutto con sé stessi. Il terzo tempo è, nel basket, il movimento finale che attuano i giocatori quando tirano in corsa a canestro: due passi e un salto, poi. Il terzo tempo, appunto. Il tiro a segno.
Il terzo tempo, dunque – scrive Alessio Arena in prefazione – è l’occasione decisiva per vincere la partita, a prescindere dallo stato delle cose. È la parola opportuna e, talvolta, quella fuori posto: la scintilla che divampa in un attimo e divora la carta, la pelle, le cose da fare, da dire…”
BIOGRAFIA
Veronica Antonietta Mestice nasce a Milano, nel 1992. Dopo gli studi classici, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari “A. Moro”. E’ avvocato prestato alla Pubblica Amministrazione.
Attualmente, vive e lavora a Matera. Ha collaborato con alcune testate online e curato progetti culturali. Le sue poesie hanno ricevuto diversi riconoscimenti in concorsi letterari nazionali, tra cui: il Concorso letterario “Città di Ravenna 2018” (finalista), il Premio di poesia “Vita alla vita”- Viareggio (ed. 2017, 2018 e 2021 finalista), il Premio internazionale di poesia inedita “Il federiciano” 2019 (finalista). “Il terzo tempo”(ed. Ensemble, 2022) è la sua opera prima.
