martedì, 29 Aprile , 2025
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Fiore e Sacco a confronto per il Sud con ” Basilicata”

Esperienze, figure da non dimenticare, come quelle di Tommaso Fiore e Leonardo Sacco che insieme, con altre teste pensanti e soprattutto critiche del passato, seppero tener vivo il dibattito sul Meridionalismo utilizzando appieno le potenzialità di un periodico come ” Basilicata” che aveva la redazione a Matera. Figura da da riscoprire, leggere, approfondire soprattutto per le giovani generazioni alle prese con problemi di ritorno, riesplosi con forza come l’emigrazione per motivi di lavoro, il taglio dei diritti dopo le lotte della Resistenza o per la terra dalla Capitanata alla Murgia, al Metapontino. L’occasione è offerta dall’incontro sul tema ” Tommaso Fiore e il periodico ”Basilicata” di Leonardo Sacco” in programma venerdì 13 ottobre, ad Altamura (Bari), alle 18.00 presso la sala conferenze del Conservatorio Santa Croce. Un evento che rientra nella programmazione di ”largo respiro”, come evidenziato in altri servizi, per il 50° dalla morte di Tommaso Fiore, con l’apporto del comitato tecnico scientifico ”Tommaso Fiore”, Comune di Altamura e dell’Associazione Adriano Olivetti di Matera. A parlare del proficuo rapporto tra Fiore e Sacco saranno Lucio Festa e Mimmo Festa, già redattori di Basilicata e componenti dell’Associazione ” Adriano Olivetti” , in una serata che sarà moderata da Angelo Raffaele Bianchi, un grande impegno con Anpi per l’80^ del 21 settembre 1943, e referente dell’Archivio Storiografico di Raffaele Giuralongo. Il professor ”Lello” altra mente del dibattito meridionalista che ha lasciato un patrimonio documentale interessante ,che si intrecciò spesso- come ci ha ricordato Bianchi-con il lungo percorso di Basilicata.
“Sacco incontra Tommaso Fiore all’indomani della caduta del fascismo – ricorda Mimmo Calbi- quando, appena ventenne, inizia a gravitare nell’orbita dell’azionismo barese; azionismo che ha fondato un settimanale ( Nuovo Risorgimento ’44-’46) su iniziativa del giovane Vittore Fiore. “Conoscendolo, scrive Sacco in occasione della morte del meridionalista rivoluzionario, anzi abituati a sentirlo da molto tempo a fianco di tutti noi come uomo di cultura e militante politico, confortati sovente dalle sue improvvise puntate, biglietti, telefonate per una precisazione, un’informazione, la verifica di un indirizzo, ci riesce difficile pensare scomparso Tommaso Fiore. Sacco riconosce soprattutto “il debito notevole per quel tanto di chiarezza intellettuale e metodologica che siamo riusciti a darci”. Tanti spunti per continuare il lavoro avviato da Tommaso Fiore e Leonardo Sacco, che meritano di essere ricordati e valorizzati. Per Sacco attendiamo che il progetto di biblioteca sia rispolverato dal dimenticatoio e dalla mediocrità di Istituzioni che si erano impegnato a concretizzarlo. Ci siamo ritornati in più occasioni https://giornalemio.it/cultura/la-biblioteca-di-sacco-nel-dimenticatoio/ e l’argomento è stato oggetto anche di prese di posizioni di figure, come Pasquale Doria,che alla storia del territorio ci tengono e che ricordano con simpatia e rammarico nelle analisi ”profetiche” di Pasquale Doria.

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