lunedì, 24 Marzo , 2025
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Elisa Springer. Memoria e Coscienze per cambiare le cose

Sono passati 16 anni da quando la scrittrice austriaca di origine ebraica, Elisa Springer, e cittadina onoraria di Matera nel 2004 , ha lasciato alle giovani generazioni un patrimonio di ricordi, ideali di testimonianza sulla ”Shoah” sulle sofferenze, gli eccidi che leggi razziali, discriminazioni, subite da tanti concittadini di altra fede e cultura. Insegnamenti attuali, che abbiamo avuto modo di ascoltare, negli incontri che Elisa Springer tenne con gli studenti parlando della sua esperienza di sofferenze, affidate anche a libri come ”Il silenzio dei vivi ” o ”L’eco del Silenzio” o in altri documenti che avrebbe voluto donare a Matera per un museo della pace e della shoah. Ma non se ne fece nulla, per la inconcludenza e i tempi lunghi della politica. Il ricordo di Francesca Lopane, presidente della Fondazione ”Elisa Springer A 24020”, con un pensiero della scrittrice , è un invito a proseguire nel solco della maturazione della coscienze per cambiare le cose. Dal basso. Come si suol dire. Un passo alla volta, per non dimenticare, e metterci al riparo da pagine buie della storia da tenere lontano ricordando il sacrificio di tanti che non sono tornati o che ce l’hanno fatto, come Elisa, e l’hanno raccontato.

IL RICORDO di Elisa Springer
…….” Non dall’alto , ma dalla maturazione delle coscienze cambiano le cose .”

Elisa Springer il macigno de silenzio l’ha rimosso dopo 50 anni .
” a settantasette anni son tornata ad Auschwitz – dice Elisa – è stata questa la rivincita su quelle umiliazioni.
Mi sono trovata libera di camminare
In quel deserto di morte , di piangere la mia solitudine
Appoggiandomi all’uomo che mai avrei sperato di conoscere , mio figlio .
Lui ha compreso il senso della mia esistenza ,
Il mio domani adesso ha gli occhi di mio figlio
E della moltitudine di giovani che vogliono ascoltare e costruire Memoria .
A quei Morti – a tutti i Morti d’ Europa –
Ho donato il mio silenzio ferito, per la loro redenzione.
Ho raccontato di una nuova generazione che non sapeva ma che ora non vuole Dimenticare .
E continuerà a nascere la nostra vita ! ” Straordinario
Testamento per le nuove generazioni.
Quando esiste un Uomo , che umilia un altro uomo , riducendolo in schiavitù mentre abbatte il suo spirito : un vecchio, un forestiero , un disoccupato , un immigrato – con un diverso colore della pelle – quando e dove fosse ridotto in questi termini il senso della vita ,
a tal punto da giungere a dire : ” per quel che vale!”
se riconosciamo e comprendiamo la colpa del nostro silenzio ,
In quel momento può scattare anche il perdono, senza bisogno di date e di cerimonie
ne di appuntamenti precisi.
In quel momento il giusto senso della
Vita riprenderebbe il suo corso.
Come per Elisa Springer , una Resurrezione attraverso la Testimonianza
Francesca Lopane

QUANDO TORNO’ AD AUSCHWITZ
” Tutto l’orrore di Auschwitz nel ricordo struggente di una donna
Elisa Springer
_ Elisa Springer ha 26 anni quando viene deportata ad Auschwitz il 2 Agosto 1944.
In breve tempo gli stenti , i maltrattamenti, la fame stravolgono il suo carattere tenero e sensibile,
Mentre vede le vite delle compagne spegnersi attraverso
” Il camino ” dei forni crematori _ e il suo corpo ricoprirsi di piaghe .
Ma Elisa vuole vivere e riesce miracolosamente , a sopravvivere fino al giorno della liberazione
Il 9 Maggio 1945
A Theresin nella Repubblica Ceca.
Poi, per 50 anni , il silenzio serra le sue labbra .
Finché un giorno il figlio ( venuto a mancare prima di lei ) non l domanda la verità.

Allora un fiume nero di ricordi scorre dalla sua anima : è la storia della morte e resurrezione al tempo dei campi di sterminio, rivolta a noi , ai venuti dopo .
Tutto lasciato e impresso in un libro
” Il silenzio dei vivi”
Perché tutti possano diventare
Testimoni e Visitatori liberi di Auschwitz.
Pellegrini d’Amore e di Speranza .

ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO ” War Crimes at Matera”

Era il 19 settembre 2003 al president Hotel con Francesco Ambrico, autore del lavoro di ricerca sulla insurrezione di Matera del 21 settembre 1943. E con lui Filippo Zollino, impegnato come altri nell’associazione ” 21 Settembre 1943”, che accompagnò Elisa Springer in tante iniziative di sensibilizzazione e Mario Ambrico, papà di Francesco che nella cultura e nel turismo portò avanti tante iniziative legate alla memoria della città e della presenza di militari polacchi nell’immediato dopoguerra. Impegno che portò per gli Ambrico un riconoscimento della Repubblica di Polonia.

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