Per tanti l’ haka, la danza e il canto propiziatori della formazione neozelandese di rugby degli All Black’s, è il simbolo del popolo Maori nel mondo. Una etnia polinesiana, del nord della nuova Zelanda, che ha nell’arte e nelle tradizioni oltre che in una filosofia di vita il cuore di un’anima antica tutta da scoprire. A Irsina hanno aperto il loro cuore antico per Joseph Rickit e la sua compagna, ormai irsinesi di adozione, che hanno coinvolto e contagiato anche i ragazzi delle scuole dell’obbligo. E prova di questo legame l’abbiamo avuta a Matera, in occasione della inaugurazione – come da nota che pubblichiamo a parte- della mostra alla chiesa di San Giuseppe sul tema ” Figlio del cielo e della terra”, inaugurata dall’ambasciatore neozelandese Patrick Rata. Sono stati i piccoli delle scuole di Irsina che hanno accolto, insieme alle insegnanti, l’ambasciatore con piccoli segni dell’artigianato maori : maschere e piccoli remi colorati con simbologie specifiche e indossando magliette Maori che hanno intenerito non poco l’illustre ospite, tanto da intonare una canzone a margine della conferenza stampa. Un ”omaggio” ricambiato dall’ambasciatore e dall’artista con canti e imbracciando la chitarra. E la musica, si sa, è un linguaggio universale che lega le culture dei popoli anche in vista di Matera 2019. In cantiere ci sono progetti che meritano il sostegno di una intera regione , che non richiedono somme ingenti ma tanta buona volontà. A Irsina il sindaco Nicola Morea e l’assessore alla cultura nonchè consigliere delegato alla cultura della Provincia di Matera, Anna Maria Amenta, i docenti delle scuole e lo stesso Joseph Rickit hanno mostrato di essere sulla buona strada per rafforzare i rapporti tra Basilicata e Nuova Zelanda. Ora si tratta di continuare. Ed è il caso della residenza per artisti neozelandesi da attivare a Irsina (Matera) dove opera l’associazione Arte Itali Tautoko Maori- Basilicata , per gli interscambi culturali tra le due comunità. L’apporto di esperienza e professionalità di Euroconsulting, con Giovanna Vizziello, è un buon viatico per fare le cose per bene. Ricordiamo, in proposito. quanto fatto dalla stessa imprenditrice nei rapporti con la Finlandia e con artisti del paese dei ‘mille laghi’ ospitati a Matera qualche anno fa. Ma c’e dell’altro. Il Comune di Irsina intendere portare avanti l’esperienza avviata nelle scuole estendendo la cosa in altri Comuni, ospitando, tra le iniziative in cantiere, un musicista maori e inviando nel continente nuovo un giovane lucano interessato a conoscere le tecniche cinematografiche legate agli effetti speciali. L’impegno a intensificare i rapporti tra le due comunità è venuto dall’ambasciatore della Nuova Zelanda in Italia, Patrick Rata, dall’artista e dagli assessori comunale di Irsina e provinciale con delega alla cultura Anna Maria Amenta e dall’ l’assessore al Bilancio Comune d Matera,Eustachio Quintano, che ha usato un termine colorito, efficace, ma in disuso, paragonando l’appeal di Matera alla carta moschicida. Quasi come il nettare per le api. Nella cultura maori materana è probabile ci sia anche questo. Ma contano i fatti e i gemellaggi devono essere legati a un progetto concreto. I canti ascoltati sono beneaguranti. Per il resto mano a percorsi, contenuti e un necessario budget. Dico bene? E poi la presenza dell’assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Nicola Benedetto, dovrebbe facilitare questo percorso. Come si dice ” Al Lavoro!” in maori?
LA NOTA PER L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
PRIMA mostra personale in Italia di Joseph Rickit
L’ambasciatore della Nuova Zelanda in Italia, Sua Eccellenza Patrick Rata, inaugurerà personalmente la mostra “Figli del Cielo e della terra” dell’artista Joseph Maori-in-Exile (nome d’arte).
La mostra non è solo questo, la mostra è la storia di un popolo rappresentato da Joseph essendo egli stesso un Maori, NORMALI, significa Maori: sono in tutto 700.000 Maori tra Nuova Zelanda, Australia, Usa, UK, Canada. Gli Inglesi, gli invasori e coloni, non sono mai riusciti a sottometterli riuscendo solo a sottoscrivere un trattato per porre fine ai conflitti: l’Unesco ha inserito nel 1997 Il trattato di Waitangi nell’Elenco delle memorie del mondo.
La mostra approda a Matera perché da 4 anni l’artista e sua moglie Karen hanno deciso di vivere nella cittadina lucana di Irsina per l’ambiente naturale e storico artistico che li ha molto suggestionati e perchè la sua gente ha accolto in modo affabile la famiglia neozelandese; Joseph si sente coinvolto emotivamente e anche questo contribuisce alla sua meravigliosa creazione artistica.
Il sindaco di Irsina, l’assessore alla cultura Annamaria Amenta e la giunta hanno sposato orgogliosi l’idea di costruire un ponte con la Nuova Zelanda: il progetto “Arte Italia Tautoko Maori Foundation Basilicata” dell’artista Joseph Maori-in-Exile prevede di strutturare una residenza per gli artisti neozelandesi in Irsina. Per Nicola Morea ed Annamaria Amenta non si tratta solo di una opportunità culturale, ma anche la creazione di un network che nel tempo potrà generare lo sviluppo di interessanti rapporti nel settore dell’istruzione, della formazione, dell’agricoltura e dell’economia in genere.
L’inaugurazione è prevista con l’arrivo dell’ambasciatore mercoledì 2 agosto 2017 alle ore 17,30 presso la Chiesa San Giuseppe, Fondazione Le Monacelle, Via del Riscatto e rimarrà allestita sino al 13 agosto 2017.
Orari della mostra:
tutti i giorni dalle 9,30 alle 13,00; dalle 16,30 alle 20,00