E’ sempre al lavoro , con tanti proficui tuffi nel passato della storia di Matera, della Puglia, della Basilicata e del Mezzogiorno, che è un po’ il segreto di un elisir di lunga vita- per dirla con Michele Mirabella- da trasmettere alle giovani generazioni. Riccardo Riccardi è in tour da mesi, con le sue ”Donne Impavide”, che ha presentato anche al Centro Carlo Levi. E qui l’abbiamo incontrato per un saluto e per chiedergli ”cosa bolle in pentola?”. Non ci sarà un seguito del libro, vista che le ha ricordate e descritte tutte. La mamma di Aldo Moro – ci dice- resta quella a cui è più affezionato, per personalità e per quanto seppe fare come ”pioniera” del tempo nel mondo della scuola,femminista, conferenziera, straordinariamente moderna in una regione del Sud come la Calabria. Riccardo Riccardi, giornalista e scrittore, sta riservando attenzione a un seguito, molto atteso, sulle dimore storiche di Puglia e Basilicata che riservano al loro interno anche storie di donne,casati e vicende d’altri tempi. Riccardo sotto questo aspetto è un archivio vivente della memoria, altro che intelligenza artificiale da tenere in considerazione ma da prendere con le pinze, vista la pratica del copia e incolla che spesso fa scambiare ”lucciole per lanterne” come si diceva un tempo…” Il lavoro sulle dimore storiche è stato molto apprezzato soprattutto in Puglia, che ne ha avuto ritorni sul piano promozionale – dice Riccardo Riccardi. Anche la Basilicata è le sue preziosità e ne parlerò ancora nelle seconda edizione con un lavoro dedicato. Cito per tutte quella dei Rigirone di Craco . Per la Puglia Palazzo Mincuzzi, Santa Lucia a Bari e tante altre. Sempre al lavoro e con l’auspicio che la sua eredità venga raccolta da qualcuno. ”Potrebbe essere Giuseppe Riccardi -dice Riccardo- per dare continuità alla famiglia e al lavoro di ricerca. Spero che i miei libri abbiano una continuità di memoria, per Matera, che è la città che amo di più per esserci nato e alla quale sono legato, nonostante abiti a Bari”. Siamo in Terra d’Otranto e questo non va dimenticato.
