mercoledì, 26 Marzo , 2025
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Dalla letteratura di Renzo Paris al rap di Marracash nelle immaginate strade di Nuoro.

Dai margini a dentro, da dentro ai margini. Mappe dei cambiamenti letterari e culturali”, AA.VV., a cura d’Anna Szirmai, Endre Szkàrosi, Norbert Màtyus e Kata Szakàl, Franco Cesati Editore (Firenze, 2018), pag. 178, euro 18.00.

Nel 2016, intanto a Budapest, s’è tenuto il XXII Congresso dell’Associazione Internazionale dei Professori d’Italiano (AIPI). E questo “Dai margini a dentro, da dentro ai margini” è il volume che raccoglie gli atti, appunto, di questo seminario; gli scritti contenuti nella pubblicazione sono di: Francesco Della Costa, Adriana Cappelluzzo, Sara Murgia, Endre Szkàrosi, Anna Szirmai, Agata Pryciak, Dénes Màtyàs, Tamara Tòròk, Màcia de Almeida, Elis Deghenghi Olujic, Nicolina Gunjevic Kosanovic, Andrijana Jusup Magazin, Laura Nieddu, Antonia Luketin Alfirevic, Patrick Cherif (la maggior parte dei quali, si noterà stranieri).

Allora, invece che approfittare del momento al fine di seminare banalità alla prova del povero Sfera Ebbasta, mettendo però inconsciamente alla prova il dolore dei vivi che ancora a stento di sicuro riesco a dirsi della continuazione della loro esistenza dopo la morte accidentale dei loro giovani cari in un’altra tragedia delle nostre cronache, proviamo ad articolare un discorso che invece sia un ragionamento su queste esperienze di linguaggio analizzate durante il convegno succitato, dunque meglio fermate nel libro in questione.

Innamorati come siamo di Paris, leggiamo con la dovuta attenzione e quindi, sapremo più avanti gioia, il saggio del docente d’italiano in Israele, Della Costa. Dove l’autore del felice documento su Renzo Paris, innanzitutto, vuole (e insomma ci riesce benissimo) spiegarci la lingua del nostro contestualizzando questa letteratura – in pratica – in tempi ben precisi, in sostanza nel mentre del Sessantotto ma ovviamente partendo dal retroterra terreno e terrestre, le origini, e dal pregresso culturale in buone parole il surrealismo francese e non solo. Ne viene fuori un quadro visionario, perché si sta parlando d’una esistenza di letterato, scrittore per la precisione, dell’esattezza visionaria, della penna libera per eccellenza.

Cappelluzzo, invece, entrerà niente poco di meno che nella poesia d’Andrea Zanzotto, sempre dal 1968 ma attraversando ovviamente lo sperimentalismo della metà degli anni Settanta. E, a continuare, non si poteva che passar per il Pagliarani riletto da Paroli. E, a continuare, dal Balestrini riletto da Murgia. E le riviste di quegli anni, coi vari, immensi, Spatola, Giulia Niccolai… Per arrivare ai noti “cannibali” (chi ricorda Matteo Curtoni e Matteo Galiazzo?); ottima intersezione, questa firmata da Pryciak. Immancabile, ancora, le letture consigliate e sconsigliate da Renato Barilli (vedi Màtyàs).

La seconda parte del volume è ancor più intensa, in qualche misura. Con un titolo che racconta “Città in movimento: trasformazioni urbanistiche, migrazioni e culture dialettali”. Coi ‘luoghi’ Roma, Pola, Zara, Trieste, Nuoro. Più l’italianità nello spazio urbano croato.
Quindi a chiudere il rap.

Abbiamo conosciuto un libro che supera le limitazioni dello spazio d’interesse specifico, perché l’approfondimento giustamente sonda una lista

Nunzio Festa
Nunzio Festa

BREVE NOTA BIOGRAFICA

Nunzio Festa è nato a Matera, ha vissuto in Lucania, a Pomarico, poi in Lunigiana e Liguria, adesso vive in Romagna.

Giornalista, poeta, scrittore.

Collabora con LiguriaDay, L'Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d'altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Liberalia, Il Quotidiano del Sud, Il Resto.

Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d'Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D'inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista.

Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d'Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa).

Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l'antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”.

Per Arduino Sacco Editore “L'amore ai tempi dell'alta velocità”.

Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”.

Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”.

Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana.

Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”.

Per le Edizioni Ensemble, il libro di poesie “L'impianto stellare dei paesi solari”, con prefazione di Gisella Blanco, postfazione di Davide Pugnana e fotografie di Maria Montano.

Per Bertoni Editore, il libro di poesie “Semplificazioni dai transiti sotto la coda di Trieste”.

Per Tarka Edizioni, il saggio narrativo “Ai piedi del mondo. Lunigiana e Basilicata sulle corde degli Appennini”.

Per BookTribu, il romanzo breve “Io devo andare, io devo restare”.

nunziofesta81@gmail.com.

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