martedì, 29 Aprile , 2025
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Da Sinisgalli a Lupo. Tra Lupo e Sinisgalli.

  1. “Breve storia del mio silenzio”, di Giuseppe Lupo, Marsilio (Venezia, 2019), pag. 208, euro 16.00;
    “Furor mathematicus”, di Leonardo Sinisgalli, Mondadori (Milano, 2019), pag. 408, euro 24.00.

Per un incanto del destino, tipo, con un incrocio di tempi e casualità, praticamente negli stessi giorni le librerie italiane hanno accolto due nuovi testi in qualche modo legati; uno dei due, va comunque detto, non inedito.

“Breve storia del mio silenzio”, infatti, è firmato dallo scrittore Giuseppe Lupo. Originario d’Atella, collaboratore per diverse testate giornalistiche, dall’Avvenire al Sole 24 Ore, docente presso l’Università Cattolica, Lupo è forse l’intellettuale italiano che maggiormente conosce il nostro poeta-ingegnere Sinisgalli.

“Furor mathematicus”, di Leonardo Sinisgalli, è entrato a far parte, dall’8 ottobre passato, degli Oscar Mondadori, dopo anni d’assenza sul mercato.

I due libri sono usciti praticamente insieme.

Il volume di Sinisgalli è un compendio delle sue conoscenze. I temi ragionati nel lavoro, infatti, spaziano dalla poesia alla matematica, dall’architettura alla fisica, dall’artigianato al design ecc.

Il nuovo romanzo di Lupo arriva subito dopo “Gli anni del nostro incanto”. Il protagonista è un bimbo che a quattro anni perde l’uso del linguaggio, alla nascita della sorella. “Il romanzo di un infanzia vissuta – è la presentazione dell’editore – tra giocattoli e macchine da scrivere, di una giovanezza scandita da fughe e ritorni nel luogo dove si è nati, sempre all’insegna di quel controverso rapporto tra rifiuto e desiderio di dire che accompagna la vita del protagonista”. Una nuova avventura letteraria, vergata nuovamente dal passaggio in Basilicata. Per evidenziare quella Basilicata ritratta nella trasformazione sociale prima – anzi più che altro sociale – che economica da rurale a borghese.

Sinisgalli, come ben sappiamo, diventò proprio a Milano maestro di tecniche nelle industrie che guardavano ai primi investimenti nei settori della pubblicità. Vedi la Pirelli. Oltre che fondatore e cuore battente di riviste specializzate. Dopo esser partito da Montemurro, provincia di Potenza.

Nunzio Festa
Nunzio Festa

BREVE NOTA BIOGRAFICA

Nunzio Festa è nato a Matera, ha vissuto in Lucania, a Pomarico, poi in Lunigiana e Liguria, adesso vive in Romagna.

Giornalista, poeta, scrittore.

Collabora con LiguriaDay, L'Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d'altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Liberalia, Il Quotidiano del Sud, Il Resto.

Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d'Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D'inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista.

Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d'Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa).

Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l'antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”.

Per Arduino Sacco Editore “L'amore ai tempi dell'alta velocità”.

Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”.

Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”.

Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana.

Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”.

Per le Edizioni Ensemble, il libro di poesie “L'impianto stellare dei paesi solari”, con prefazione di Gisella Blanco, postfazione di Davide Pugnana e fotografie di Maria Montano.

Per Bertoni Editore, il libro di poesie “Semplificazioni dai transiti sotto la coda di Trieste”.

Per Tarka Edizioni, il saggio narrativo “Ai piedi del mondo. Lunigiana e Basilicata sulle corde degli Appennini”.

Per BookTribu, il romanzo breve “Io devo andare, io devo restare”.

nunziofesta81@gmail.com.

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