Il titolo ci sta tutto per un invito regale, ricco di storia, che il collega e scrittore Riccardo Riccardi lancia con l’ultima fatica ” Puglia, viaggio nelle dimore storiche” , pubblicato da Mario Adda editore. Un lavoro realizzato con la pazienza, l’umiltà,la competenza e la costanza, ampiamente riconosciute e che meriterebbero una onorificenza della Repubblica e delle Reali Case del passato, che rappresentano uno stimolo a visitare luoghi del passato, ricchi di arte, storia, destinati a funzioni diverse (ma senza snaturarne identità e segni architettonici) lungo le province pugliesi. E tra queste Matera che ieri con la Terra d’Otranto e oggi per motivi e ”naturali” rapporti comprensoriali, economici è inevitabilmente legata alla terra di Puglia. Del resto Riccardo, in precedenti lavori, ha descritto in maniera dettagliata i rapporti e della presenza di casati e famiglie coronate del passato, che hanno segnato la storia delle di Puglia e Basilicata (con il versante della Lucania antica) e del Mezzogiorno. E anche questa volta l’autore, passando di castello in palazzo nobiliare, non poteva non toccare Matera alla quale è legato per tanti motivi.
Una tappa e un’ampia descrizione per Palazzo Firrao o Firrau poi Bernardini a pagina 237 e dei duchi Malvinni Malvezzi a pagina 246 .Il primo noto per aver ospitato il 6 maggio 1806 una festa in onore di Giuseppe Bonaparte, in coincidenza del passaggio del titolo e delle funzioni di capoluogo a Potenza, e per la bellezza degli interni con il Salone delle Feste ricco di candelabri, specchi e di tele raffiguranti un ciclo di “Falsi Dei”.
L’altro, restaurato di recente, e in attesa che ,oltre a sede di rappresentanza istituzionale di Regione, Comune e Provincia, ospiti funzioni culturali che ne consentano la gestione. E ricca di eventi, personaggi illustri e la storia dei Malvinni e Malvezzi come il loro Palazzo, che nel secolo scorso ha ospitato -prima della lunga fase di restauro- anche attività didattiche come quelle del Conservatorio musicale ” Egidio Romualdo Duni”.
Quanto alla Puglia c’è l’imbarazzo della scelta e con un impegno a visitare le dimore per il prossimo decennio, se si vuole visitarle con calma e apprezzarne storia e futuro. Infine una peculiarità. L’omaggio che Riccardo Riccardi ha fatto a una famiglia di fotografi , i fratelli Angelo,Liborio e Paolo Antonelli (pag 122) , parlando di Rutigliano la città del fischietto di terracotta. Un tuffo nel passato, tra immagini in bianco e nero e virate seppia, quando i flash erano al magnesio ed era costume posare sui fondali in tessuto. E guardare quelle foto consente di ritrovare una dimensione che è memoria dei nostri luoghi, come riporta Riccardo Riccardi in un passo dei ringraziamenti.
“ Son passati più di vent’anni – scrive l’autore- dal momento in cui è iniziata la mia carriera di studioso e di saggista. Molto ho imparato e molto devo imparare nel solco del rigore, della scrupolosità e della riflessione. Scrivere è un atto di accortezza e forza d’animo. Ci si ritrova da soli con i documenti, con i libri e con le parole. Naturalmente con i propri dubbi. Ogni nuovo lavoro è sicuramente una strada impervia ma che la puoi percorrere solo se hai davanti a te una bella storia che vuoi raccontare. E la storia delle dimore storiche di Puglia mi ha emozionato e valeva la pena percorrerla. Il libro è la narrazione di questo interesse, il resoconto della mia ricerca- conclude Riccardo Riccardi- Dopo molti mesi, creato in pieno lockdown, è nato questo viaggio tra ben ventisei residenze pugliesi – palazzi, castelli, ville, masserie − (solo due sono materane in quanto per me la “Città dei Sassi” era e rimarrà sempre una città della Puglia) che è frutto di acquisizioni di documenti e foto che gli archivi e le biblioteche pubbliche e private – molte scritture e fotografie, ingiallite dal tempo, mi sono state donate dai discendenti di molte casate che hanno vissuto o ancor vivono in queste grandiose dimore – mi hanno elargito. Per delineare tutto ciò ho contratto numerosi debiti di riconoscimento, per consigli e informazioni, nei riguardi di cultori e amici che mi hanno donato notizie di gran de interesse e qualità.
