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Antonella Radogna su Raipoesia2022 con “Ciò che sai amare”

Da ieri, venerdì 24 maggio, è disponibile sul sito web RaiNews&TGRCampania -nel progetto Raipoesia2022 – l’intervista alla poetessa materana Antonella Radogna in cui si presenta il suo ultimo libro “Ciò che sai amare” pubblicato per Passigli Edizioni nel 2022.
Raipoesia2022, dall’anno in cui è nato il progetto, si presenta come un ciclo di incontri con i poeti italiani contemporanei sul sito web della Rai ideato e condotto dalla giornalista e poetessa Luigia Sorrentino, in uno sguardo creativo che mette in evidenza i volti, gli occhi pieni di fascino e d’inquietudine dei poeti, custodi dell’attenzione, della profondità e della verità della parola. Una sorta di grande archivio poetico contemporaneo riunito in un’unica grande opera.

Nel format Radogna oltre a parlare della sua opera viene sollecitata a recitare taluni versi in essa contenuti. Una occasione per comprendere e approfondire la poetica dalla viva voce dell’autrice, oltre la lettura del libro o delle sole parole tratte dalla prefazione di Vincenzo Guarracino: «… Il titolo, “Ciò che sai amare”, innanzi tutto: tratto da un emistichio di Ezra Pound, esposto a mo’ di interpretante, come autentico manifesto dell’impresa, dice ciò che fonda ogni storia, ossia l’Amore, forza incantata e intrattabile, cui solo la Poesia con la sua energia ellittica e la sua inesauribile sostanza metaforica può dar voce, con una suggestività che richiama, più che il prometeico volontarismo poundiano, la potenza sorgiva e materica della lirica amorosa nerudiana, riletta da un occhio femminile, e la fede luziana che è Lui, l’Eros, che “aiuta a vivere, a durare”, Lui che “annulla e dà principio”, benché su tutto aleggi sempre la coscienza che la sua incombenza è “vertigine” e “abisso”.
Poi la scena, lo spazio della vicenda: ciò che qui è rappresentato è una sorta di teatro metafisico, nel tempo di un “oggi” solo apparentemente incerto e senza spessore, in cui i suoi attori, l’Io e il Tu, danno vita a un’essenziale pulsione di esistenza, leggeri e temerari, con l’Io che proclama e ribadisce in anafora, senza reticenze, l’amore come valore nonostante tutto (“Mi piace”) e il Tu, “presenza e assenza” insieme, che tiene le redini del gioco stimolando con la sua attitudine ogni investimento energetico dell’Altra, in un gioco di “equilibri”…»

Antonella Radogna vive a Matera dove è nata il 25 dicembre 1971. Laureata in Letteratura Inglese e Tedesca e in Scienze Psicologiche, insegna Lingua e Letteratura Inglese presso il Liceo “Duni-Levi” della Città dei Sassi. Ha pubblicato traduzioni per riviste americane e diversi saggi tra cui quello su Edgar Morin per Rubbettino Editore. Alcune sue opere sono state tradotte in inglese, francese, tedesco, spagnolo e romeno. Le sue poesie sono apparse su varie antologie e riviste nazionali e internazionali. Con la raccolta “A Margine” (ed. Il Filo/Albatros, Roma, 2006) ha vinto il Premio Nazionale di poesia “Isabella Morra” 2009. La sua seconda opera “Paesaggio Liquido” (Fondazione Mario Luzi, 2013) ha vinto il Premio Internazionale “Roberto Farina” 2016. Nel 2016 partecipa all’antologia “La grande madre” (Di Felice ed., Teramo) a cura di Valeria Di Felice con autori quali E. Pecora, C. Damiani. La pièce teatrale “Le stagioni dolcenere di Elsa” (La Mongolfiera Editrice, Doria, 2016) si è aggiudicata il Premio Internazionale di letteratura e cinema “Il Veliero” 2017. Con la silloge “Io accado” (Lepisma, Roma, 2018) è stata finalista al Premio Reghium Julii 2018, dello stesso anno è l’antologia “La cognizione del colore”- Fuorilinea ed. Roma – a cura di Laura De Luca, con Ennio Cavalli e Luciano Luisi. Nel 2019 esce la traduzione in Romania di “Io accado/De trecere-Cronedit, Iaşi”- una sua poesia è compresa nel saggio “Dossier Isabella Morra. Poetessa del XVI secolo” – Bibliotheka ed.Roma- A cura di G. Lorin, insieme alle poesie di Dacia Maraini, nello stesso anno le è stato conferito riconoscimento di merito dal premio “Lorenzo Montano” per una poesia inedita e altri suoi inediti insieme ad un saggio del poeta Dante Maffia appare sull’almanacco di poesia italiana Secolo Donna 2019 per Macabor ed. – Cosenza. A dicembre 2019 ha pubblicato il racconto “La voce della Murgia” ( La Mongolfiera Editrice, Doria) e scritto la sceneggiatura dell’omonimo graphic novel. Nel 2020 appare nell’ antologia poetica “Terra Mater”– Fondazione Pescarabruzzo, Ianieri ed. – a cura di Nicoletta Di Gregorio, con Valerio Magrelli e Davide Rondoni, nell’ottobre 2020 esce il racconto “La luce nella pozzanghera” nell’antologia “Halloween Weekend” (Psiche e Aurora editore, Frosinone) ed è compresa nell’ “Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea” di Raffaelli edizioni, Rimini con alcuni inediti e un saggio di Gianfranco Lauretano. Nel marzo 2021 è stato pubblicato il racconto “Donatina” nell’antologia  “L’affascino” (Tabula Fati, Chieti) a cura di Loredana Pietrafesa, insieme a Donato Altomare; la poesia “Spirito guida” per l’antologia “Bellezza senza vanità”, con autori quali Dacia Maraini (Macaboredizioni, Cosenza) e diverse poesie per l’antologia italo-spagnola “Poesía sin fronteras” insieme ad autori quali: Milo De Angelis e Vivian Lamarque. A dicembre 2021 esce il suo racconto fantasy “I cristalli del mondo invisibile” nell’antologia “Soundscapes”, ed. Scudo, finalista al Premio “E.Vegetti” 2022.   A settembre 2022 esce “Ciò che sai amare” per la casa editrice Passigli (Firenze) nella collana fondata da Mario Luzi. Nel dicembre 2022 esce anche la raccolta poetica “Il dolore delle foglie” Altrimedia edizioni e nel maggio 2023 alcune sue poesie son inserite nel “Manifesto per una nuova etica ecologista” Montabone ed. (Milano). E’ in attesa di pubblicazione il volume “Nuovo Inizio”, Giannatelli Editore, una sua curatela con prefazione e traduzioni dei testi del poeta americano Cid Corman. Si è formata, in ambito teatrale, presso il “Piccolo Teatro” di Milano.

 

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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