Il titolo del libro, e con una copertina in bianco e nero, è di quelli che può indurre in inganno pensando a una giocatrice di poker che rischia al tavolo verde della vita, per puntare alla felicità che tante donne cercano nel solco dell’amore, spesso segnato da delusioni, illusioni e speranze. Quante e quanti saranno domani, a Policoro, alla presentazione del libro di Alessandra Mussolini ”Il gioco del buio” avranno la possibilità di saperne di più e in una giornata particolare, quella della giornata internazionale dei diritti della donna. Una ricorrenza, aldilà dell’8 marzo, che andrebbe ricordata sempre perchè emancipazione, diritti, uguaglianza sono obiettivi che vanno perseguiti e realizzati sul campo. A parlarne, con l’autrice l’avvocato Livia Lauria, e altre donne ”azzurre” che porteranno il loro contributo su temi e progetti della giornata . E con un riferimento, immaginiamo, a realtà e condizioni locali oltre a quanto ci si attende a livello nazionale. Tra questi gli interventi della coordinatrice nazionale ”Azzurro Donna” on Catia Polidori, regionale Lucia Pangaro e provinciale Stefania Albanese. Poi spazio ad Alessandra Mussolini, fuori dagli stereotipi ingombranti di essere la nipote del Duce, ma che ha saputo conquistarsi negli anni con tanta tenacia un ruolo attivo, di proposta, anche per altre donne che chiedono di essere considerate per quanto sono e voglio fare per e nella società.
LA SINOSSI DEL LIBRO
Minerva Edizioni (Bologna), 2024 – 240 pagine
Un libro a tratti crudo e amaro in cui l’autrice racconta per la prima volta, attraverso gli occhi di una bambina, i difficili rapporti familiari tra le figure più importanti della sua vita, le cui storie hanno come sfondo l’amore, spesso tradito, che sfidano il tempo senza mai arrendersi, senza mai smettere di lottare contro l’ineluttabilità del destino. In un’altalena di emozioni spesso positive, ma a volte quasi distruttive, si snoda il vissuto di due famiglie diverse sotto ogni profilo, ma caratterizzate da figure femminili forti e decise, pronte a riscattarsi e a emanciparsi traendo forza dal proprio dolore, per arrivare a sentirsi finalmente libere. Un racconto il cui comune denominatore è il tradimento e l’amore che di esso fa spesso parte, ritratto nelle sue innumerevoli declinazioni fino ad arrivare a una matura consapevolezza e alla presa d’atto che la felicità è tanto dolce quanto effimera. Proprio come lo zucchero filato…
