Miglionico amarcord. L’ultimo treno da queste parti è passato nella Prima Repubblica, quarant’anni fa, ed era vecchia littorina delle Fcl che raggiungeva l’ebrezza dei 60 kmh. Musica per gli stanchi viaggiatori, pronti a fischiettare qualcosa o a tirare l’ultima boccata di ”Nazionali”. Ci ha pensato l’Onyx jazz club per la festa della musica, nella notte più lunga dell’anno, quella del solstizio d’ estate a festeggiare con quelli della Train desert band la festa della Musica. Note sotto la luna davanti al piazzale della stazioncina dismessa di Miglionico, con i capistazione Giuseppe e Teresa Colucci, e una dedica ad Alessandro Cilla per il ”Jazz Nostrum” come riportato nel programma. La sala d’aspetto, quella all’aperto, era gremita di ricordi, e di note che avrebbero coinvolto anche Benny Goodman con il lungo fischio del treno nel celeberrimo ” Pennsylvania 6-5000” o, saltando da un genere all’altro, il ‘molleggiato’ Adriano Celentano con il suo treno dei desideri sui binari di ”Azzurro”. Concerto fino a mezzanotte e passa, per brindare con un bicchiere di vino in attesa che passi il treno di un’altra festa della musica…
