Incontri che non ti aspetti alle giornate di primavera del Fai e al posto giusto con l’amico e giornalista Riccardo Riccardi, in quel Palazzo Porcari, che trabocca di storia di casate materane, mirabilmente descritta da uno ricercatore, prima di tutto, e storico sulle famiglie materane, pugliesi e meridionali. E per Riccardo,che non incontravamo da tempo, è stato un felice ritorno a casa…tra la Civita e il Piano sul quale ha scritto davvero tanto e che auspichiamo continui a farlo. I volontari del Fondo ambiente italiano ne sono consapevoli e apprendere che l’apertura di ”Palazzo Porcari” è stata davvero una ”piacevole sorpresa” non poteva che gratificarli.
E lo stesso è stato per chi scrive, memore di quella piazzetta, Sant’ Eligio, dove fino agli anni Settanta c’erano attività produttive di prossimità (un emporio, un venditore di giocattoli e una volta a settimana arrivava anche un venditore di stoffe dalla provincia di Potenza) e uno spazio per giocare. Magari nell’androne del Palazzo dove era parcheggiata (ed è ancora lì, ma ricoperta di ruggine) una Opel Olimpya di color verde prodotta 75 anni fa a Russenheilm in Germania nell’immediato dopoguerra.
Si giocava a nascondino e dall’alto una signora ci invitava a uscire perchè non ci facessimo male…Un salto e fuori su via Lucana dove un tempo era il ” Giardino Porcari”, oggi ridotto a poche essenza ma che dà l’idea di quello che era un tempo a un tiro di schioppo dal ‘boschetto” e dalla collina di ”De Montigny” o del castello. Ci mancavamo da una vita da quel Palazzo e siamo rimasti colpito di come il tempo lì si sia fermato o quasi. C’è un orologio a corda davanti a una specchiera e una guida cicerone del Fai, dell’IIS ‘Isabella Morra” gli dà la carica volentieri per farci sentire il suono che sale fino alle volte.
Mentre intorno sono gli arredi di varie epoche, con quei percorsi di ingresso di stanza in stanza che fanno trovare li un letto a spalliera in ferro, con una paglietta da donna, le campane votive in vetro con i Santi, librerie con volumetti di storia, filosofia, poesia, valigie, sedie, quadri e riquadri di foto in bianco e nero di antenati fino a raggiungere la cucina con recipienti in terracotta e altri utensili per desinare. Di stanza in stanza, dicevamo, con l’impianto elettrico fatto di cavo intrecciato con i filamenti di rame rivestiti di tessuto e l’interruttore di porcellana… Tecnologia del passato ma che segnò l’innovazione di un’epoca.
Incontriamo gli eredi , che ci confermano disponibilità ad aprire quei luoghi (utilizzati in spazi attrezzati per attività formative della più nota compagnia assicuratrice del Paese) per eventi di culturali e anche come set cinematografico. Alcune scene de ”La Luce nella Masseria” sono state girate qui. Un passo alla volta, e nel pieno rispetto dei luoghi, e Palazzo Porcari tornerà agli antichi splendori. Un grazie al Fai e alla disponibilità dei privati se Matera ha potuto sfogliare sul campo una pagina importante della propria storia e fatto incontrare Riccardo Riccardi, che ha cuore e passione per la Città dei Sassi.
la scheda del Fai
MATERA (MT)
PALAZZO PORCARI: L’ULTIMO LEMBO DI GIARDINO
Piazzetta Sant’Eligio
Link di Google Maps: https://maps.app.goo.gl/cTFHzvmckKsy35QC9
Apertura a cura di: DELEGAZIONE FAI DI MATERA
Situato in piazzetta sant’Eligio, uno spazio posto tra via del Corso e via Ridola, Palazzo Porcari gode di una posizione centralissima. I Sassi e la Civita sono a breve distanza.
Il primo nucleo dell’edificio pare risalga al ‘600. Nel corso dei secoli, ci sono state numerose aggiunte e modifiche, che ne hanno profondamente alterato la struttura. Il momento più recente in cui il Palazzo ha avuto un ruolo di rilievo nella vita cittadina è stato durante il matrimonio di Nicola Porcari ed Eleonora Malvinni Malvezzi (morta nel 1955).
Il Palazzo è stato diviso in più parti e il giardino (uno dei rarissimi spazi verdi privati nel centro cittadino) è stato smembrato e in gran parte cancellato. Ne resiste una piccola porzione, di pertinenza dell’immobile di proprietà della famiglia Sasso, che discende dai coniugi Porcari-Malvezzi.
Nel corso della visita sarà possibile entrare in spazi privati inaccessibili, set di numerose riprese cinematografiche. Scalinate, saloni dalle ampie volte con pavimentazioni d’epoca e quel che resta del giardino daranno al pubblico l’idea della vita di una famiglia benestante della Matera borghese tra le due Guerre.
Luogo solitamente chiuso, proprietà privata
09:00 – 18:30 / 15:00 – 18:30 (ultimo ingresso 18:00)
09:00 – 12:30 / 15:00 – 18:30 (ultimo ingresso 18:00)
Visita a cura di: Apprendisti Ciceroni dell’IIS “I. Morra” di Matera
Visite in lingua inglese
