Ha vissuto gli ultimi anni della sua vita a Lecce, ma non ha mai dimenticato i trascorsi in quel pezzo della Terra d’Otranto che sono stati Montescaglioso, città natale del padre, di Matera dove ha avuto frequentazioni al circolo culturale ”La Scaletta” e poi a Roma , Firenze dove ha creduto fino in fondo nella sperimentazione dell’arte moderna. Così termini come ”Cavismo” legato alla forma negativa dell’immagine sono apparse subito rivoluzionarie, in continuità con quella architettura in negativo che sono i rioni Sassi. Una parte di quello che Vittorio Balsebre ha prodotto negli anni, sintetizzati in una mostra a Matera, curata e promossa da Pierluigi Diso. E alcune annotazioni dell’artista riportate nelle opere in catalogo confermano il legame e il ricordo con la Città dei Sassi e alla loro forza straordinaria. Vernice il 16 aprile, presso gli spazi espostivi di Banca Fideuram Intesa san Paolo.
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“VITTORIO BALSEBRE – La straordinaria forza dei Sassi di Matera”
Inaugurazione Mostra 16 aprile , ore 18.30,
Spazi espositivi Banca Fideuram Intesa San Paolo via Annunziatella 66 – Matera
Accadde 70 anni fa…con due protagonisti dell’arte del passato, entrambi scomparsi, legati da stretta amicizia, come l’artista Vittorio Balsebre (lucano di origine e salentino d’adozione) e il materano Franco Palumbo che per la Pasqua del 1955 esposero le loro opere a Matera nel Salone Necchi. Seguirono due mostre personali di Vittorio Balsebre al Circolo culturale La Scaletta nel 1960 e 1965. Poi un lungo silenzio, che mi ha indotto a colmare quel lungo spazio di tempo per un omaggio all’artista, mettendo a disposizione la mia collezione personale. Alcune opere di Balsebre (1916 – 2013) saranno esposte con una mostra a lui dedicata, che sarà inaugurata mercoledì 16 aprile alle 18,30, presso gli spazi espositivi della Banca Fideuram San Paolo.
Un artista come Vittorio Balsebre doveva essere ricordato nella città dei Sassi, per quanto ha fatto nella lunga carriera come artista e come critico d’arte. Balsebre è stato attivo a Matera dalla seconda metà degli anni Cinquanta per oltre dieci anni, dopo aver operato nel contesto culturale romano, a contatto con gli artisti del gruppo Forma Uno e con personalità quali Lionello Venturi. A Matera fu tra i fondatori del gruppo Sintesis e frequentò il Circolo culturale La Scaletta, entrando in contatto con Franco Palumbo e Raffaello De Ruggieri. Il suo percorso artistico è stato oggetto di tesi all’Università di Lecce e all’Accademia di Lecce e numerose sono state le mostre ove è stato possibile guardare le sue diverse e variopinte opere tra Roma, Matera, Lecce e Firenze, solo per citarne alcune. L’esposizione materana non vuole certo essere un lavoro di studio e non è certo un’antologica, ma vuole ricordare il valore dell’artista Vittorio Balsebre, attraverso una scelta rigorosa di opere estremamente significative, rintracciando così -in alcuni periodi- alcuni esempi che possano garantire una visione ampia dell’intero suo percorso, lungo oltre mezzo secolo.
Egli ha prodotto una nuova idea di arte che riconosce e cura se stessa attraverso la bellezza e l’armonia delle differenze, riuscendo a dialogare con i cambiamenti del tempo. Negli anni ’50 a Matera teorizzò il “cavismo”, una teoria artistica che si interessava della forma negativa dell’immagine. A Matera Vittorio Balsebre si dedicò all’innovazione dell’arte in ambito astratto e di fotografia artistica, riprendendo i particolari dei tufi corrosi dal tempo dei Sassi di Matera, che generavano figurazioni ideali di astrazione formale, particolarmente accentuata. Quell’immagine riusciva a suscitare nella sensibilità di Balsebre espressioni figurative di luci e ombre, che lo riportavano a processi astratti non certo percepibili da un occhio comune, ma resi evidenti dalla fotografia. In seguito si dedicò alla fotografia astratta. Prima di giungere a Matera, negli anni romani del dopoguerra Vittorio Balsebre ha incontrato e frequentato Lionello Venturi, Argan, De Chirico, Balla, Guttuso e i componenti del gruppo Forma Uno (Dorazio, Perilli, Turcato, Accardi). A Roma è stato uno dei protagonisti dell’Art Club di Via Margutta, dove era di casa quotidianamente. Vittorio Balsebre è stato un grande curioso e il suo girovagare tra Roma e Matera, prima di fermarsi a Lecce, lo hanno formato nelle sue ricerche creative. Quando giunse a Matera trovò una città che era in pieno fermento grazie all’attività del circolo La Scaletta e qui incontrò Lucio Del Pezzo e altri artisti. L’attività materana ha inizio in quel periodo, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta; è qui che Balsebre lascia il figurativo e si confronta con l’informale. Nascono i suoi dipinti, i disegni, i collage, i video, le fotografie. Matera resta sempre nel cuore di Vittorio, tanto che negli anni Ottanta, quando intraprende il percorso dei “Fotograffiti” si rifà a tutto quanto già esplorato nella fotografia astratta sui Sassi di Matera negli anni ’50. Il foglio di carta per Balsebre è una pagina di diario, da riempire tutta con annotazioni e dati, anche polemici e a volte tristi, specie negli ultimi anni della sua esistenza, quando non ha più potuto colloquiare con molti suoi amici ed allievi, ma ha continuato a lavorare nella sua casa-studio, così come riportato nelle sue ultime opere, dalle cartoline per la mail-art, ai manifesti, ai diari intimi, alle cripto-poesie. Balsebre è stato un innovatore e mai imitatore.
Si ringrazia il gruppo dei promotori finanziari di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking di Matera.
L’esposizione sarà inaugurata il giorno 16 aprile 2025 alle ore 18,30 presso gli spazi espositivi di FIDEURAM INTESA SANPAOLO in Via Annunziatella, 66 a Matera e resterà visitabile sino al giorno 11 luglio 2025.
Matera 14 aprile 2025
Pierluigi Diso – Promotore e curatore della mostra
^La foto di Vittorio Balsebre è tratta dal servizio di Raffaele Polo https://www.leccecronaca.it/index.php/2021/03/17/artisti-salentini-vittorio-balsebre/
