Il 2 giugno 1946 furono chiamati a scegliere l’ordinamento costituzionale del nostro Stato 323.084 lucani.
Andarono a votare in 286.575 (l’88,70%). Fra quanti espressero scheda valida, scelsero la Repubblica in108.289 (il 40,61%) e la Monarchia in 158.345 (il 59,39). Nella provincia di Matera votò per la repubblica il 42,48% e per la Monarchia il 57,52%. Probabilmente il comune più repubblicano della regione fu Irsina con il 72,50% e il più monarchico Colobraro con il 90.%8%. Matera città fu monarchica al 54,97%. Nel Potentino vinsero i monarchici con il 60,14% contro il 39,86%. Potenza città fu monarchica al 69,73%. Grosso modo si votò per la Monarchia nei comuni più piccoli e arretrati e in quelli, come i due capoluoghi, caratterizzati dalla presenza di un numeroso ceto impiegatizio. Votarono invece per la Repubblica le comunità in cui erano in corso le lotte per la terra: Lavello, Melfi nel Potentino; Bernalda, Ferrandina, Irsina la rossa di cui si è già detto, Montescaglioso nel Materano. Non fu un risultato esaltante ma nel suo piccolo la Lucania contribuì alla vittoria della Repubblica. Poteva andar peggio!

(Montescaglioso 1949), è laureato in lettere e ha insegnato Italiano e Storia nei corsi di scuola media per adulti a Torino.
Appassionato di storia regionale, si è interessato al brigantaggio, all’emigrazione transoceanica, alla figura di Francesco Saverio Nitti, al fascismo e alle lotte per la terra del secondo dopoguerra. Vari suoi saggi e articoli si possono leggere sulle riviste Bollettino Storico per la Basilicata, Basilicata Regione, Mondo Basilicata e su libri di autori vari (Soveria Mannelli 2008: Villa Nitti a Maratea. Il luogo del pensiero; Torino 2009: Dalla parte degli ultimi. Padre Prosperino in Mozambico; Potenza 2010: Potenza Capoluogo (1806-2006)).
Ha curato inoltre mostre foto-documentarie sull’emigrazione italiana, sugli stranieri in Italia, sulla vita e l’opera di F. S. Nitti, sulle donne al confino e sul confino degli omosessuali nel Materano. Quest’ultima è stata presentata finora in una quarantina di città e ultimamente a Firenze e a Cagliari nelle sedi regionali.
Ampliando la ricerca sul suddetto o tema ha poi pubblicato il libro Adelmo e gli altri. Confinati omosessuali in Lucania (ombrecorte, Verona 2019) andato presto esaurito.
Ha poi svolto un’ampia ricerca sugli stupri commessi nella regione negli anni del grande brigantaggio e sui femminicidi e gli omicidi commessi da donne. L’una e l’altra sono in speranzosa attesa di pubblicazione.