giovedì, 16 Gennaio , 2025
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Zes. Ecco cosa manca. E se realizzassimo un terminal merci a La Martella?

Ieri da Taranto, https://giornalemio.it/economia/zes-jonica-apre-a-zona-doganale-ferrandina-e-intese-credito/, la notizia che a Ferrandina sarà realizzata la zona doganale ( in passato c’era stato un ufficio) a servizio della Zona economica speciale. E’ un primo segnale di quello che serve, in attesa che partano i cantieri ( le risorse ci sono) per la piattaforma logistica, per la ‘’lunetta’’ di collegamento del centro merci alla rete ferroviaria della Ferrandina – Matera – La Martella. Poi altre infrastrutture tutte da finanziare e cantierizzare, come ricorda Antonio Serravezza, a cominciare dall’adeguamento della statale 7 Ferrandina- Matera e chissà dell’aeroporto, quando saranno risolti in Valbasento come a Tito i problemi di inquinamento del sottosuolo, dei quali si parla da un ventennio buono. Ma tra i tanti si dovrebbe e si potrebbe, che risentiremo nella campagna elettorale per le regionali, c’è una indicazione- per altro già emersa in altre proposte – di utilizzare l’area a ridosso della stazione delle Ferrovie dello Stato di La Martella per lo stoccaggio e il transito merci. E questo consentirebbe di accelerare, dipende dalle volontà politiche e da risorse che attualmente non ci sono, il progetto di collegamento della ferrovia alla rete ferroviaria della dorsale adriatica. In questa maniera verrebbero collegate le zone zes dalla ValBasento a La Martella, Jesce a quelle della Zes adriatica e Jonica che ci lega al Porto di Taranto. Serve una spinta locale che non vediamo, visto che con la Zes unica le decisioni sono tutte in sede ministeriale. Cercasi capostazione e convoglio di pressioni, politiche e imprenditoriali, disperatamente, altrimenti resteremo su un binario morto. Serravezza a La Martella si cambia…visto che la pubblicità dell’arrivo dell’Orient express a Maratea( possibile) e a Matera è un’altra pubblicità, come quella di Pietro delle Fs del 2005 che avrebbe raggiunto la Città dei Sassi in treno…

LE CONSIDERAZIONI DI ANTONIO SERRAVEZZA SULLA ZES

Stiamo entrando nel vero concetto della Zes ma stiamo attenti a non perdere la bussola. Al nostro territorio mancano le infrastrutture che potrebbero dare quel ‘plus’ per un futuro e vero slancio tanto sospirato dagli imprenditori del materano. Prima di tutto l’adeguamento della strada Matera-Ferrandina, la ferrovia che colleghi Matera a Ferrandina e l’aeroporto Mattei. Chi non è coinvolto nel commercio e nello specifico nell’ export critica senza senso le suddette richieste. Proviamo a spiegare la ricaduta positiva sul nostro territorio. E’ stato stabilito che verrà ristabilito con la Zes la dogana nella zona industriale di Ferrandina, un punto di riferimento per tutte le industrie che operano nell’ export ed import. Quindi Ferrandina diventerà il punto di forza della Zes. Il traffico è già in difficoltà sulla SS.7 pertanto il tracciato dovrà essere ridisegnato e aggiornato per una viabilità a quattro corsie in continuazione con la SS.99. Il trasporto su ferro con la ZES è molto importante da Matera al porto di Taranto. Con il treno si movimenterebbero centinaia di containers che partono ogni settimana a mezzo navi per l’Oriente e per gli Stati Uniti. A tal proposito si dovrebbe utilizzare un ampio spazio attinente alla stazione di Matera come terminal containers. Infine perché non utilizzare il ‘nostro ‘ aeroporto di Pisticci come terminal per le merci in arrivo e in partenza senza andare fino a Grottaglie? Il progetto è ambizioso ma quando c’è da ballare bisogna ballare.

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