mercoledì, 9 Luglio , 2025
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Via le auto da Piazza Duomo

Un flusso continuo di fedeli, cittadini, turisti per vedere tra sabato 27 e domenica 28 febbraio, dalle 9 alle 19, la Cattedrale dopo restauri durati oltre 10 anni. Commenti entusiastici, qualcuno non ricordava la bellezza di quadri, altari e di altri elementi architettonici, pochi hanno cercato il classico pelo nell’uovo per alcune soluzioni adottate, ma nel complesso tutti soddisfatti per aver potuto ”riabbracciare” la Chiesa Madre, fatta eccezione per il dissenso espresso sulla presenza di auto parcheggiate e il flusso continuo di veicoli sulla piazza. Così non va.

Evitiamo che i veicoli parcheggino a ridosso del Tempio e degli ingressi . E’ meglio eliminare le soste prolungate, fatta eccezione per casi ed eventi eccezionali. Piazza Duomo è la zona della Civita più battuta dai flussi turistici, per gli itinerari che portano ai Musei di scultura contemporanea (Musma) e a Casa Noha del Fai, alla Curia Arcivescovile, a strutture alberghiere di pregio come i Palazzi Gattini e Viceconte o in via Riscatto, dove si attende la riapertura del Museo diocesano di arte sacra, che conduce all’Ostello e Fondazione Le Monacelle e più in basso all’albergo diffuso del Sexstantio fino a via Madonna delle Virtù, dove si raggiungono l’ex Convento di Santa Lucia e le chiese rupestri di San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù. L’asse sempre più pedonale che da via delle Beccherie a piazza del Sedile porta in via Duomo richiede che le ”comitive” turistiche e i pedoni possano muoversi in sicurezza, senza il pericolo di essere investiti. E non sempre è così.

C’è sempre qualche ”imbecille” o ”sciagurato”, se preferite”, che percorre a forte velocità quella strada fino all’ingorgo inevitabile che si incontra a valle,in via delle Beccherie, tra auto, furgoni e scooter, che procedono nei due sensi di marcia. Non e’ possibile procedere con questi disagi e pericoli, che fanno il paio con le chianche sconnesse… Si attende che il software del sistema di rilevazione e videosorveglianza per la zona a traffico limitato diventi operativo in maniera efficace, per ridurre il flusso veicolare. E’ giusto consentire il transito dei fornitori, per le emergenze, ma va ridotto all’osso anche il transito di veicoli (residenti e non) che possono sostare comunque a valle. Le navette delle strutture ricettive, per esempio, possono fare la spola per prelevare gli ospiti presso i maxiparcheggi convenzionati, evitando l’arrivo continuo di vetture private. Ai residenti va garantita l’ opportunità di parcheggiare, recuperando per esempio gli spazi del parcheggio di via Casalnuovo, chiuso per motivi di opportunità dall’ex sindaco Emilio Nicola Buccico. Che si aspetta per attivare perizia e lavori e nel contempo pensare, già da adesso, alla gestione del parcheggio?

Non ripetiamo gli errori del passato già visti per i parchi urbani di via IV Novembre e Macamarda, per i quali (bene) sono stati approvati i progetti di completamento. E la gestione? Dopo? Quando? …con l’inevitabile perizia aggiuntiva per rimediare agli atti vandalici, come accaduto per Serra Venerdi.

Piazza Duomo pedonabile, da destinare anche per eventi culturali di pregio, l’abbiamo potuta ammirare in occasione dell’apertura di Palazzo Gattini e durante alcune Giornate Fai. Poi i cantieri, i parcheggi spesso irregolari che hanno richiamato, e giustamente, l’intervento periodico dei vigili urbani.

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UNA INDAGINE SULLA STORIA DELLA PIAZZA
La pedonalizzazione della piazza può essere anche l’occasione per ‘’rileggere’’ un’area poco studiata, circa la stratificazione storica e urbanistica. Si potrebbe cominciare con l’area delimitata e ricoperta di cemento, che ospitava il pozzo cisterna come evidenziano foto in bianco e nero del passato. E non è il solo punto da studiare. I palazzi gentilizi della dorsale ( a quando la conclusione dei lavori per Palazzo Malvezzi ?) meriterebbero uno studio sul sottosuolo. Giriamo la sollecitazione alle Soprintendenze per valutare la possibilità di avviare una campagna di saggi, in attesa di attivare progetti e risorse in tal senso. Servirebbe a colmare una lacuna evidenziata da studiosi, curiosi e cittadini e per zittire lo stuolo di” ciceroni-promoter “ che abbiamo ascoltato sul piazzale( sorridendo e scuotendo il capo) mentre propinavano a ignari turisti ricostruzioni fantasiose sul Duomo e sui luoghi. C’è poco da ridere… Eccone un campionario : “ Il labirinto che collega la collina del castello Tramontano alla Civita è sempre operativo, il rinvio di un anno dell’apertura della cattedrale si deve alla scoperta di una chiesa rupestre della quale ‘’nessuno sapeva nulla’’ e le insegne policrome riportate su un versante laterale risalgono alle Crociate’’. Per fortuna Goffredo di Buglione non è passato da qui…Anche per questo occorrerà tenere lontani divulgatori inattendibili. Per fortuna i servizi di informazione della Basilica saranno gestiti dal personale qualificato della cooperativa Oltre L’Arte, operativo e con professionalità nella rete dei siti rupestri urbani della Diocesi.

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