Non sappiamo se il buon Federico Valicenti abbia intriso la deliziosa ciambotta lucana con essenza di travasi di bile e di olio Santo…, dedicato all’anima del brigante Crocco e di quella schiera di rivoltosi e rivoltose che diede ”filo da torcere” agli spietati e razziatori piemontesi dello Stato Unitario, ma è apprezzabile – senz’altro- la sua ricorrente denuncia sulla desertificazione delle aree interne e della Basilicata. Lo fa con amore, come riportano queste brevi ma sentite righe pubblicate sul suo profilo social. Finora la politica, tranne qualche intervento annunciato e da cantierizzare ( quando?) ha fatto ben poco. E questo perchè chi ha a casa a Napoli, a Potenza, a Roma e non sa a quali disagi deve affrontare ogni giorno chi vive nelle aree interne, con i servizi tagliati che non consentono ai giovani di restare. Turismo delle radici? Ma Federico, con tanta cibosofia, ricorda che si continua a deciderle con le lame della insensibilità.
LE RIFLESSIONI DI FEDERICO VALICENTI.
Nei prossimi anni 20000 lucani andranno via dalla Regione….è un dato sconfortante che taglia le gambe anche al più ottimista delle persone. È sempre più difficile vivere nelle aree interne, ci si sente sempre di più dei Don Chisciotte senza futuro. Reprime ogni minima ambizione e spegne ogni lumicino che fiocamente illumina rari orizzonti. MedinLucania sta cercando di diventare un piccolo faro, un scialuppa dove imbarcare qualche residuo sussulto di orgoglio territoriale, ma la voce della politica da qualunque parte giunga è sempre più sorda e autoreferenziale. Non capisce e non vuole ascoltare che la disfatta delle aree interne sarà la tomba di una civiltà, della cultura dei luoghi, della loro abitabilità. Sempre più isolati, sempre più abbandonati oramai i nostri luoghi fra un po non avranno più nulla da raccontare, da dire e quei pochi giovani che sono già vecchi, vuoti, senza competenze, solo in cerca di un sussidio, senza amore né per sé stessi né per la loro terra. Aggrappati al piccolo politico locale aspettano un Godot di cui non si conosce la storia, seduti accanto agli anziani non piu vestiti di nero su sedie accanto a portoni di case in pietra ma nei bar pregni di alcool a buon mercato poveri di idee e di aspettative. Povera Lucania , terra di briganti sconfitti.