A scanso di equivoci e di distorti passaparola non si tratta degli immobili crollati il 31 luglio scorso a Matera, in via Lupo Protospata, che destò non poche apprensioni . Questa svolta si è trattato di un edificio sulla collinetta che da via Rosselli porta alla parte alta della strada, che era stata lasciata da quatto famiglie, a causa del venir meno delle condizioni di sicurezza. Si tratta di una palazzina , al civico n.58 di via Lupo Protospata, che è stata dichiarata inagibile dopo un sopralluogo tecnico congiunto eseguito dai Vigili del Fuoco, da tecnici del Comune e alla presenza della Polizia locale e dell’amministratore di Comune. L’immobile è stato definitivamente sgomberato dalle ultime due famiglie che l’abitavano, dopo che altre quattro lo avevano atto in passato. Sono riscontrate” evidenti e diffuse lesioni, e fenomeni di dissesto. In particolare in alcuni alloggi si è verificato un quadro fessurativo preoccupante: gravi lesioni, fenomeni ‘spanciamento’ di pareti e difficoltà di apertura di alcuni infiss”i.Sono state rilevate lesioni anche nei locali garages.Per la cronaca, come ci ha ricordato uno degli occupanti, anche la palazzina al civico 60 era stata interessata da una ordinanza di sgombero del Sindaco, a partire dal 2012. Anche in questo caso la palazzina era abitata da sei famiglie.
LA NOTA DEI VIGILI DEL FUOCO
In data odierna, alle ore 09:45 circa, la squadra VV.F. del Comando di Matera, è intervenuta, nel Comune di Matera in via Lupo Protospata al civico n. 58, per una segnalazione di dissesto statico.
Sul posto si sono riscontrate evidenti e diffuse lesioni, e fenomeni di dissesto. In particolare in alcuni alloggi si è verificato un quadro fessurativo preoccupante: gravi lesioni, fenomeni “spanciamento” di pareti e difficoltà di apertura di alcuni infissi.
Si sono rilevate lesioni anche nei locali garage.
Sul posto sono intervenuti: l’Ufficio Tecnico del Comune di Matera, la Polizia Municipale e l’Amministratrice del Condominio, richiedente l’intervento alla Sala Operativa VV.F..
Si è provveduto, ai fini cautelativi, ad informare i residenti della immediata necessità di allontanarsi dagli appartamenti in quanto si è ritienuto che, per l’edificio in questione, non ci fossero le condizioni di sicurezza al fine della salvaguardia della pubblica e privata incolumità.
