domenica, 16 Marzo , 2025
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Un derby del sud, la finale delle cinque giornate del Festival di San Remo?

Anche i tanti che dicono di non vedere il Festival di San Remo, poi in rete si scopre che se ne occupano….con qualche post buttato lì. Chi con una scusa, chi con un’altra….ma alla fine un pò tutti sono costretti ad incrociare questo evento nazional popolare che invade i palinsensti televisivi, i giornali e la rete e che pervade un pò tutte queste cinque lunghe giornate degli italiani. Ciò che accade su quel palco, ed  intorno ad esso, è atteso e spesso temuto. Come ad esempio, da parte del governo, l’annunciata ospitata dei rappresentanti della protesta dei trattori. Che non è avvenuta proprio per un niet diretto di una infuriata telefonata di Giorgia Meloni (almeno da quanto riferiscono le cronache) al direttore generale della RAI Giampaolo Rossi, e quindi derubricato alla lettura da parte di Amadeus di un sunto di un documento contenente le ragioni della protesta. O per altre problematiche come la strage in corso in Palestina che pur hanno fatto capolino nei testi di qualche canzone e con qualche timida dichiarazione di alcuni artisti. San Remo, proprio per l’ampio seguito televisivo e mediatico, è dunque un palcoscenico ambito e non solo più riservato alla sua ragione sociale iniziale: le canzoni! Tornando a queste ultime, la circostanza della presenza in gara della lucana Angelina Mango è la scusa che abbiamo visto generalmente blandire dai tanti conterranei che del Festival sanremese confessano di pensarne peste e corna, per le loro esternazioni in rete. Ma tant’è. Ed è la dimostrazione che poi in quel calderone qualcosa di buono alla fine ognuno ce lo trova. Della serie non è mai tutto nero… E la cosa buona è che noi lucani non abbiamo bisogno di essere agiografici più di tanto con questa straordinaria figlia d’arte che si pinge così bene da sola nel gradimento generale e verso l’apice della classifica. Al punto che la finalissima di questa sera sembra possa essere ridotta ad un derby del Sud: tra Angelina e il napoletano  Geolier che ieri sera l’ha preceduta, ma (per questo?) subìto l’onta di una ingenerosa e maleducata selva di fischi da parte del pubblico del teatro Ariston. Certo, se Angelina vincesse, e ce lo auguriamo, sarebbe bellissimo, perchè sarebbe una vittoria anche per il papà (che lei ha evocato in modo così magistrale ed emozionante con la riproposizione de La Rondine) che ci ha provato in sette edizioni. Ma, comunque vada, lei ha già vinto. Come banalmente si può dire: comunque vada è già un successo, per ciò che accaduto sino ad ora. Perchè calcare quel palco è un trampolino straordinario per chi fa questo mestiere. Anche per una sola volta….come dimostrano gli inossidabili Jalisse.

Comunque, questa sera Angelina Mango si esibirà per diciassettesima e 17 e il codice, infatti, che bisognerà votare -con le modalità che abbiamo ricordato in questo nostro altro articolo (https://giornalemio.it/eventi/tutti-sperano-per-angelina-altro-che-noia/)- se la si vorrà sostenere.

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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