mercoledì, 26 Marzo , 2025
HomeCronacaUn club Unesco "anticipa" a Matera le celebrazioni del trentennale

Un club Unesco “anticipa” a Matera le celebrazioni del trentennale

Siamo alla proposta, ma al momento è l’unica anticipazione che Matera recepisce in vista del 30° anniversario dell’iscrizione (avvenuta il 9 dicembre 1993) dei rioni Sassi e dell’habitat rupestre tra i beni dell’Umanità. A farla il presidente della Pro loco di Matera ‘ tra storia, culturali e tradizioni’ Giuseppe Cotugno nell’ambito del protocollo di intesa, sottoscritto la scorsa estate, con il Dipartimento delle culture europee e del Mediterraneo (Dicem) dell’Università degli studi della Basilicata. Il supporto della Cattedra Unesco, che rientra tra le attività del Dicem, e le buone intenzioni e pratiche della Pro Loco dovrebbe portare alla realizzazione di un club Unesco, che è “una associazione di volontariato operante su territorio per promuovere gli ideali dell’ Unesco”. E per Matera, città turistica, con tante risorse culturali, paesaggistiche e una offerta che va avanti da sè- nonostante l’assenza di un piano strategico del turismo, gestito da professionalità e competenze che lavorino quotidianamente nel settore- è una ulteriore opportunità di crescita. Ma c’è dell’altro nel protocollo di intesa- illustrato dal presidente della Pro Loco Giuseppe Cotugno e dal direttore del Dicem Aldo Corcella. Il documento prevede il supporto ad attività di ricerca, studio e confronto, iniziative rivolte a contribuire alla conoscenza critica in ambiente storico, sociale, antropologico e dei patrimoni culturali, attività di collaborazione con Musei, Soprintendenze e Istituti di ricerca, proposte di incontri, convegni, conferenze e altre attività divulgative, collaborazione ad iniziative culturali organizzate dalle associazioni studentesche, occasioni di iniziative rivolte a far conoscere i beni culturali, architettonici in un’ottica di turismo sostenibile esperenziale. C’è solo da rimboccarsi le maniche individuando le priorità e coinvolgendo docenti e,soprattutto gli studenti.
La Pro Loco, del resto, ha già avuto modo di realizzare iniziative comuni con il Dicem ( dalla fotografia ai beni culturali) e con risultati interessanti. Si tratta di continuare facendo rete, e questo è importante, anche con altri soggetti pubblici in particolari e privati che è un po’ la pecca del sistema Basilicata dove, paradossalmente, vanno deserti concorsi per archivisti nelle articolazioni territoriali del Mibact a fronte di un fabbisogno di professionalità dedicate – e citiamo il caso della Biblioteca di Matera-del quale si continua a parlare a vuoto con il mantra della ”fuga dei cervelli”. Tranquilli. Ne sentiremo parlare a vuoto, per protagonismi e opportunismi, nella campagna elettorale per le Regionali 2024.

Ma sarà bene, viste le aspettative e il ruolo di Matera, città dai rapporti interregionali e internazionali, che si parli dell’Università in un confronto pubblico (dalla situazione dei Dipartimenti ai tempi lunghi dello studentato,ai servizi, alle attività formative e corsuali). E il professor Corcella si è detto disponibile a favorire questo incontro con la città e alla presenza del Rettore. Bene. Nel frattempo Pro Loco e Ateneo, Dicem in questo caso, continueranno a lavorare insieme. Attività didattiche, visite a mostre dedicate.

Quanto alla Pro loco il presidente Giuseppe Cotugno ha annunciato un programma vario e interessante che spazia dai giochi nei quartieri, presso la scuola Bramante, a una iniziativa sui presepi francescani accompagnato dall’inutile anglicismo “Contest ” (le Pro Loco devono valorizzare lingua italiana e dialetti se occorr) che sa tanto di selezione ”casting”di volti nuovi per una trasmissione tv, alla narrazione della figura di ”Chitaridd” ritenuto impropriamente come il ”brigante” di Matera a un progetto terracqueo come ”sotto sopra” sui percorsi della Matera ipogea ( citiamo l’ottimo lavoro di Enzo Vito e Teresa Lupo, pubblicato dalle edizioni Magister) e di superficie. Tanta carne fuoco e con un accenno all’imprenditore illuminato Adriano Olivetti, promotore del programma di ”Comunità” e del gruppo di studio per il borgo La Martella a valle della questione di svuotamento dei rioni Sassi e realizzazione della Città nuova. Per Giuseppe Cotugno quella figura è del tutto ignorata dai materani. Una parte senza’altro,in attesa di rilevazioni statistiche, in relazione a convegno (uno organizzato anche da Unibas) le celebrazioni per il 70° del borgo, le attività della Fondazione di Ivrea e della locale Associazione, che ricordano continuamente, Adriano Olivetti e, aggiungiamo, lo stato di abbandono del ‘lascito di Leonardo Sacco” che collaborò all’esperienza olivettiana. Documenti, libri, foto ancora nelle scatole , acquistati dalla Regione alla simbolica cifra di 1 euro e non ancora digitalizzati… Bene parlarne e,soprattutto, ricordare e far conoscere.

RELATED ARTICLES

Rispondi

I più letti