Con le telecamere nascoste, in stile Le Iene, cronisti del programma Piranjat di una TV albanese hanno seguito alcuni poliziotti italiani di stanza al CTE di Shengjin (uno dei due costruiti in Albania), documentandone il soggiorno e raccogliendo le loro confidenze. Ne emerge una conferma sul campo del fallimento del progetto voluto dal governo di Giorgia Meloni e dello sperpero che si continua a fare del danaro pubblico in una avventura fallimentare sotto tutti i punti di vista. QUI il video. In verità non c’è nulla di cui stupirsi considerato che questi centri per il trattenimento dei migranti sono vuoti, ma con il personale di polizia tuttora presente sul posto che è di fatto in vacanza. Certo sentirlo dire dai diretti interessati, seppur inconsapevolmente, ai microfoni di una TV del posto fa comunque un certo effetto. “Polizia o turisti? Siamo entrambe le cose” affermano due uomini avvicinati da un’esca con telecamera nascosta ed aggiungono “Siamo qui per i migranti, ma l’accordo non è andato bene. È stata una perdita di soldi.” Nel servizio vengono mostrati sprazzi di vita quotidiana degli agenti e uno di loro confida: “Colazione, cena, spa: tutto pagato dal governo italiano”, a chi -mentre lo riprende- si propone di accordarsi per trascorrere una giornata insieme in un centro benessere. E’ “la giornalista Luela Gaxhja -riprendiamo da Open- che ha condotto l’indagine durata diversi giorni all’interno del resort dove sono ospitati circa 100 poliziotti italiani e dove tutto è altamente controllato e monitorato, spiega il programma. I poliziotti italiani si sono “confessati” alla giornalista (che si è spacciata come turista), raccontando la bella quotidianità della loro missione. Hanno affermato di essere riusciti a visitare altre città oltre a Shengjin. Hanno parlato anche del trattamento che ricevono nel resort a 5 stelle, dove hanno sauna, bagno turco, piscina, palestra e sala relax. E per tutti questi servizi e viaggi gli agenti non tirano fuori nulla dalle tasche, perché nel quadro dell’accordo Rama-Meloni tutto si paga con i soldi dei contribuenti italiani, sottolinea il programma. «Noi siamo turisti per lavoro e quando non lavoriamo facciamo i turisti», scherza uno di loro con l’inviata.” E io pago direbbe ancora una volta Totò!

Iscritto all’albo dei giornalisti della Basilicata.