Ci sono tutti gli elementi per ribadire ancora una volta di fare attenzione con chi si ha a che fare dall’altro capo del telefono o verso chi si fa avanti, con le buone maniere (si fa per dire) per aiutare un famigliare in difficoltà, carpendo la buona fede delle vittime. Soprattutto quando si tratta di persone anziane. L’ultimo episodio avvenuto a Matera ne è una conferma. La Polizia di Stato ha arrestato il flagranza di reato un uomo e una donna pugliesi di 61 e 35 anni accusati di concorso in truffa aggravata.Il magistrato dopo la convalida dell’arresto ha disposto per loro la misura degli arresti domiciliari. L’invito è sempre lo stesso. In caso di dubbi è bene verificare ogni situazione, a cominciare dallo stato di salute o dalle condizioni del parente in difficoltà e segnalando la cosa al 113. Certo le cose andrebbero meglio se fossero resi note generalità e immagini dei truffatori, o presunti come vogliono le attuali norme ipergarantiste, approvate da due governi. La gente saprebbe chi si aggira in zona e la collaborazione con le forze dell’ordine sarebbe più efficace. Sono i paradossi del BelPaese. ”Così è se vi piace” ricordando il titolo di una nota commedia di Luigi Pirandello.
QUESTURA DI MATERA
COMUNICATO STAMPA
Matera, truffe agli anziani: la Polizia di Stato arresta in flagranza una coppia che si era appena fatta consegnare del denaro con uno stratagemma
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
La Polizia di Stato di Matera ha arrestato due persone, un uomo e una donna, rispettivamente di 61 e 35 anni, entrambi pugliesi: truffa aggravata in concorso, in danno di persone anziane, è l’ipotesi di reato a loro carico.
I fatti risalgono al pomeriggio del 29 ottobre scorso, quando, presso l’abitazione di due anziani coniugi, sita in questa via Passarelli, sull’utenza fissa giungeva una telefonata da un sedicente “Maresciallo Giordano, del Comando Provinciale Carabinieri di Bari”. Il “militare” avvertiva l’anziana donna che il figlio si trovava nei guai per aver investito, a Bari, una passante che, trasportata in ospedale, era in prognosi riservata.
Per aiutare il figlio la signora avrebbe dovuto parlare con un certo “Avvocato Maresca”, che l’avrebbe contattata da lì a poco su un’utenza mobile.
L’ “Avvocato” effettivamente contattava l’anziana sul cellulare, suggerendo di raccogliere del denaro contante e preziosi, destinati alla vittima dell’incidente.
Fortunatamente, nell’abitazione, era presente anche un’amica della coppia che, sin dall’inizio, assisteva alle allarmanti telefonate e cercava invano di tranquillizzare l’anziana donna. Intuendo che potesse trattarsi di un tentativo di truffa, si allontanava sul balcone e allertava le Forze dell’Ordine.
Pertanto, operatori della Squadra Mobile raggiungevano velocemente il luogo segnalato e riuscivano a fermare i due presunti truffatori. La donna è stata bloccata appena dopo aver intascato una somma di danaro, consegnatale dall’amica di famiglia della coppia, l’uomo mentre aspettava la complice a bordo di un’auto, situata a poca distanza dall’abitazione, per una rapida fuga.
I due sono stati tratti in arresto e condotti in carcere.
L’Autorità giudiziaria ha successivamente convalidato l’arresto e applicato ad entrambi la misura degli arresti domiciliari.
Si coglie l’occasione per ricordare ancora una volta di fare la massima attenzione quando si viene contattati da sconosciuti, che chiedono denaro o altre utilità. In tali casi, anche al minimo dubbio, è sempre meglio contattare subito il 113.
