…E non poteva che essere così, da un paio di anni buoni, quando era stata annunciata la ripresa dei lavori di quel cantiere per edilizia popolare per una legge regionale,la 179/92, che ha festeggiato il trentennale dalla pubblicazione , contrassegnato da una serie di insuccessi attuativi e da tanto degrado. Un comparto del Sasso Caveoso, sottostante al Belvedere di Piazzetta Pascoli, simboleggiato da una foto iconica realizzata nell’immediato dopo guerra dal fotografo francese Henry Cartier Bresson e poi immortalato da altri italiani e stranieri. Oggi, come ci ricordano le foto scattate da Angelo Giannella, alla vigilia delle celebrazioni culturali per il trentennale dell’iscrizione dei rioni Sassi e dell’habitat rupestre, avvenuto in Colombia il 9 dicembre 1993, l’attenzione per il cuore antico di Matera lascia e non poco a desiderare. Del resto con lo smantellamento o riorganizzazione dell’Ufficio Sassi c’è poco da fare e quando non si ha un disegno di città e non si ha l’umiltà di rileggere o informarsi su quanto si è lasciato andare negli anni…il risultato è questo. Cantieri fermi e situazioni da riprendere con tanta pazienza e volontà, come emerso nel corso del convegno della Cna sui 30 anni dell’Unesco , nel corso del quale l’assessora ai Sassi Maria Lucia Gaudiano ha detto le cose come stanno https://giornalemio.it/cronaca/sassi-e-unesco-se-ne-parla-ma-ora-servono-i-fatti/.
Il presente è questo con un cantiere aperto, tra recinzioni divelti e abbandono di rifiuti di ogni specie, con le volpi, insieme ad altra fauna stanziale, che hanno stabilito qui il loro habitat naturale. E poi tanta flora spontanea con il roveto che ha ricoperto quello che era la fontanina di ”Parobbl”, un’area di proprietà comunale.
Servono fatti e magari cominciando con un intervento di pulizia e sistemazione del cantiere, per lasciare un segno concreto di attenzione ai rioni Sassi. I discorsi, le foto ricordo e i selfies lasciano il tempo che trovano. Persone, ma anche amministratori di ieri e di oggi, perchè no, che si rimboccano le maniche e diano il buon esempio ,sarebbe un bel segnale di buone pratiche da scrivere tra le cose positive fatte ( accanto alla sistemazione dei bagni di via Fiorentini e via Madonna delle Virtù) per il cuore antico di Matera il 9 dicembre del 2023.
IL TOUR DEL DEGRADO