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Suoni della Murgia: il 31 agosto ultima tappa a Terlizzi

Sabato 31 agosto a Santa Maria di Cesano di Terlizzi (Bari) l’ultima tappa della XXIII edizione della rassegna musicale Suoni della Murgia. “Nina Balla, di madre italiana. Concerto per musica e parole”, con Claudio Prima, organetto e voce, accompagnato da Marco Schiavone, violoncello. Si conclude, dopo 22 serate in giro nel territorio dell’Alta Murgia, il lungo viaggio all’insegna degli sconfinamenti sonori e della world music.
Giunge al termine, dopo una lunga cavalcata di concerti e performances artistiche, attraverso dimore storiche, grotte, cortili, masserie, borghi rurali, tenute, jazzi, oasi naturalistiche, spazi antistanti antiche chiese di campagna, la XXIII edizione di Suoni della Murgia, la rassegna internazionale di musica world, una delle più longeve in Puglia. L’ultima serata è in programma il 31 agosto, alle 21, nell’incantevole cortile di Santa Maria di Cesano a Terlizzi (Bari), una chiesa risalente all’XI secolo, con Claudio Prima & Progetto SE.ME in “Nina Balla, di madre italiana. Concerto per musica e parole”. La serata, a ingresso libero, è patrocinata e sostenuta dal Comune di Terlizzi.
Claudio Prima (organetto e voce) e Marco Schiavone (violoncello) raccontano mediante musiche e testi inediti, le avventure di Nina, ragazza di origine albanese cresciuta in Italia, con una storia personale che la lega in modo ancestrale alla sua terra d’origine e alla danza, una storia che è impressa nel suo nome e che la spingerà a cambiare il suo destino. Una storia moderna, eppure senza tempo, che intreccia le sue pieghe più intime con le musiche originali che la sostengono e le fanno da cornice, in uno spettacolo appassionante che trascina e commuove. Una storia che appartiene archetipicamente a tutte le donne del Sud, fiere e sinuose, come il mare che le accomuna. Claudio Prima scrive le musiche di questo progetto e si sperimenta nella scrittura di un racconto inedito, elaborando una forma di concerto nel quale il racconto penetra le trame musicali, plasmandone la forma per sostenere la parola detta, che a tratti si trasforma in canto. Il repertorio scandaglia i fondali del Mediterraneo con una scrittura originale che condensa più di vent’anni di ricerca sulle musiche cosiddette ‘di confine’ e sulle inaspettate connessioni fra le tradizioni del mare di mezzo.
Prima, organettista, cantante, compositore e autore di colonne sonore, è stato leader e ideatore di numerosi progetti di indagine sulle ‘musiche di confine’ (BandAdriatica, Adria, La Repetitiòn Orchestra senza confini, Tukrè, Manigold). Si è esibito in festival e rassegne internazionali in Europa, Usa, Brasile, Tunisia, Libano, Giordania, Kuwait e, come solista dell’opera contemporanea Oceanic Verses di Paola Prestini a New York, Washington e al Barbican Center di Londra con la BBC Symphony Orchestra. Dirige la “Giovane Orchestra del Salento”, un ensemble di 45 giovani musicisti salentini. Claudio Prima è stato assistente di Goran Bregovic e Giovanni Sollima per la Notte della Taranta. Ha un’intensa attività discografica e, ad oggi, conta più di 80 presenze in pubblicazioni discografiche italiane ed internazionali. Scrive musiche per il teatro (Verso Terra di Mario Perrotta 2016, Oltremundo, Arrivi e partenze di Marcelo Bulgarelli 2014, La grande cena di Camilla Cuparo 2009).

Il progetto Se.Me. fonde le sonorità italiane dell’organetto con quelle del violoncello di Marco Schiavone, protagonista quest’ultimo di importanti collaborazioni (Giovane Orchestra del Salento, La Municipal, Orchestra della Magna Grecia).
La rassegna Suoni della Murgia ha preso il via lo scorso 6 giugno con il concerto del pianista di origini cubane Omar Sosa e del percussionista di origini venezuelane Gustavo Ovalles a Borgo Sovereto di Terlizzi ed è proseguita con altri 21 appuntamenti e un numero maggiore di esibizioni (quasi sempre due per ogni serata) nei territori dell’area murgiana ricadenti nei comuni di Altamura, Minervino Murge, Santeramo in Colle e Terlizzi. Filo rosso della manifestazione, quest’anno, il tema degli “sconfinamenti”, e cioè l’incontro tra generi, stili, sonorità, provenienti da tradizioni, culture e territori anche molto differenti. Direttore artistico è Luigi Bolognese. Ottimo il riscontro di partecipazione e di gradimento del pubblico che mostra di apprezzare, ogni anno sempre di più, la scelta degli organizzatori, ormai sperimentata con successo nelle precedenti edizioni, di andare oltre i confini di una singola città e di ambientare gli spettacoli in dimore storiche, cortili, masserie, borghi rurali, oasi naturalistiche, diffusi nel territorio, anche per consentire agli spettatori di ritemprarsi al termine di giornate di calura estiva e caos cittadino. Con l’obiettivo, inoltre, di valorizzare scenari naturali e bellezze architettoniche sorprendenti e spesso poco conosciuti agli stessi abitanti.

SANTUARIO SANTA MARIA DI CESANO, TERLIZZI

Sorta nel 1055 la chiesa di S. Maria di Cesano, parte di un antico cenobio monastico, occupava una posizione strategica facilmente raggiungibile per la sosta e il ricovero, dai viandanti che attraversavano, soprattutto per i pellegrinaggi in Terra Santa, la via consolare Traiana costruita nel I secolo d.C. e ampiamente utilizzata sino al Medioevo. Oggi la chiesa, tra le testimonianze superstiti del protoromanico in Puglia, si presenta con le trasformazioni del tempo a cominciare dalla facciata inglobata in una torre a scopo di difesa che motiva anche le alte mura che cingono l’edificio sacro. All’interno, nell’area del catino absidale, si conservano i resti delle deesis bizantina con il Pantocrator tra la Vergine e S. Giovanni. Echi bizantini si colgono ancora nella dolcissima Madonna con il Bambino affrescata all’ingresso del piccolo sacello. (Fonte: Comune di Terlizzi)

Posizione: https://maps.app.goo.gl/knyi6UbkySMMUGtN8

Ingresso libero

Info Luigi 3933070001

In collaborazione con il Comune di Terlizzi

Link all’evento facebook del 31 agosto

https://www.facebook.com/events/2674201559407766?ref=newsfeed

In allegato: testo comunicato, foto, scheda su spettacolo, locandina di Suoni della Murgia, foto Santa Maria di Cesano, il programma completo del 2024.

Alcuni link e contatti utili per Suoni della Murgia:

Sito web https://www.suonidellamurgia.net/

(Sul sito è disponibile il cartellone ufficiale con il programma del 2024 sia nella pagina “Gli artisti 2024” o “Il cartellone 2024”).

https://www.suonidellamurgia.net/ledizione-2023/festival-pizzicar-de-corda/

Facebook https://www.facebook.com/suonidellamurgia

Instagram https://www.instagram.com/suoni_della_murgia/

UFFICIO STAMPA Pasquale Dibenedetto mobile: +39 3334225560

DIREZIONE ARTISTICA Luigi Bolognese mobile: +39 3933070001

Mail suonidellamurgia@gmail.com

La rassegna Suoni della Murgia edizione 2024

Il Festival Suoni della Murgia, tra i più longevi in Puglia, nato sotto il segno della musica popolare e connotato per molti anni sotto quello della world music (non per nulla è tra le manifestazioni fondatrici della Rete Italiana World Music), anche con il programma di quest’anno continua nella sua scelta, ormai sperimentata con successo nelle ultime edizioni, di andare oltre i confini di una singola città (nel caso specifico Altamura), aprendosi ad altri centri, e di ambientare gli spettacoli in dimore storiche, cortili, masserie, borghi rurali, oasi naturalistiche, diffusi nel territorio, anche per consentire agli spettatori di ritemprarsi al termine di giornate di calura estiva e caos cittadino. Con l’obiettivo, inoltre, di valorizzare ambienti naturali e bellezze architettoniche sorprendenti e spesso poco conosciuti. Un filo rosso, più che un tema, che gli organizzatori hanno seguito per il programma dell’edizione numero 23 è quello degli “Sconfinamenti”. Come accade ormai dalle prime edizioni, a Suoni della Murgia arrivano artisti provenienti da diverse parti d’Italia e del mondo che hanno scelto di uscire dai propri consueti canoni e registri musicali, di confrontarsi con altri artisti e di sperimentarsi in generi e stili differenti. Una proiezione internazionale che illumina la manifestazione fin dalle prime edizioni e che caratterizzerà la rassegna anche quest’anno con artisti di grande livello musicale.

Il direttore artistico Luigi Bolognese evidenzia il tema portante della XXIII edizione: ‘Sconfinamenti’. “Significa incontro e confronto tra generi e stili di diversa provenienza, con il risultato di creare un ampliamento della dimensione sonora”, spiega. “Non più una rassegna di genere, dunque, ma aperta ai generi che consente un arricchimento e una crescita per gli stessi artisti, provenienti da ogni parte del mondo. Questi ultimi, puntualmente, ci ringraziano ogni anno per le esperienze vissute nella Murgia. Suoni della Murgia rientra tra le rassegne che hanno fondato la Rete italiana della World Music”.

La rassegna Suoni della Murgia è sostenuta dai Comuni di Altamura, Minervino Murge e Terlizzi e dalla Regione Puglia ed è patrocinata da Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Media partner è l’emittente televisiva TRM Network.

La manifestazione è organizzata dall’associazione omonima, con la direzione artistica di Luigi Bolognese, in collaborazione con Kino Music e Xilema-Musica Strada.

Queste le locations dell’edizione 2024: Dimora Cagnazzi, Masseria Malerba, Jazzo Corte Cicero, Bosco botanico Lorenzo Giorgio di Murgia Sgolgore, Lamalunga-Centro visite de L’Uomo di Altamura, Boscosauro Tenuta Sabini (tutte nel territorio di Altamura); Santa Maria del Cesano e Borgo Sovereto (Terlizzi); Villa Il Faro e Grotta di San Michele (Minervino Murge), Stabilimento de Laurentiis (Santeramo in Colle).

“Suoni della Murgia – spiega il direttore artistico Luigi Bolognese – è un festival di musiche e culture popolari dal mondo che dal 2001 propone sull’Alta Murgia barese un universo di suoni, arte e storie dal sapore tutt’altro che museale. Nel corso di questi 23 anni, sui palchi, sulle chianche, nei cortili, nei castelli, nelle masserie storiche, sulle pietre aguzze e sulle erbe spontanee della Murgia le note hanno raccontato storie dal mondo, a volte lontane ed in lingue incomprensibili, a volte simili alle nostre, in un intreccio di esperienze e vita umana che da sempre regge la nostra su questa terra. Storie in forma di musica che, raccontandosi, si scoprono simili, si mescolano e si concedono a quest’oggi così distratto e sfuggente. È, il nostro, un festival che unisce tradizione a contemporaneità e invita l’ascoltatore ad aprirsi al vento che arriva impetuoso annusandone l’anima profumata d’antico”.

Da qualche anno, i promotori hanno fatto la scelta, fortunata, di “coniugare” la musica e le masserie storiche recuperate negli ultimi tempi, dal punto di vista architettonico, e rianimate, dal punto di vista economico, grazie, in particolare, alle iniziative dei privati, e, in generale, con le aree naturali del Parco dell’Alta Murgia, i borghi antichi, e perfino una chiesa e un ex stabilimento vinicolo. Una scelta che negli anni è stata molto apprezzata dal pubblico per la possibilità di evadere dai convulsi ritmi cittadini e di “respirare” musica, natura, storia e tradizioni agricole.

Nata nel segno del genere folk e popolare, pur mantenendo stretti i suoi legami con la world music, la rassegna “Suoni della Murgia”, organizzata dall’associazione omonima, si è evoluta nel corso degli anni, indirizzandosi anche verso altri orizzonti sonori con performance artistiche e musicali di genere e segno stilistico molto diversi tra loro. Non solo Mediterraneo e non solo Europa, dunque. Suoni della Murgia, come negli anni passati, ospiterà nell’‘edizione 2024 musicisti provenienti da diverse parti del mondo.

Un progetto che ha portato nel territorio oltre 200 artisti (tra solisti e gruppi) , provenienti da trenta nazionalità diverse, e ha permesso l’ascolto di musiche e l’approccio a lingue e dialetti poco conosciuti, con il coinvolgimento di ottanta luoghi storici e beni monumentali della Murgia, diverse produzioni e collaborazioni artistiche all’attivo e un nutrito gruppo di fan e appassionati che è il cibo che fa ricominciare l’avventura ogni anno.

Suoni della Murgia fa parte della Rete italiana World Music, una fraternità di musicisti, festival, operatori culturali diffusa su tutto il territorio nazionale nata per dare corpo e forza ad un genere tra i più amati e diffusi in Italia.

Anna Giammetta
Anna Giammetta
Giornalista freelance . Tra le collaborazioni, Il Quotidiano della Basilicata, Avvenire, Il Fenotipo (periodico dell'Avis Basilicata), Fermenti (periodico Diocesi di Tricarico), Infooggi.
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