E’ Francesco Piccolo il vincitore della 68esima edizione del Premio Strega 2014 con, Il desiderio di essere come tutti, edito da Einaudi. Con 140 voti, lo scrittore casertano, ha battuto, “Il padre infedele”, Bompiani, di Antonio Scurati, per la seconda volta secondo (nel 2009 sconfitto da Tiziano Scarpa). La storia del comunismo narrata partendo dalle vicende personali dell’autore, da quando bambino assistendo ad una partita dei mondiali di calcio la comunista Germania dell’Est segna il goal del riscatto alla occidentale e democratica Germania dell’Ovest. E’ In quel preciso momento che decide di “fare il tifo” per i più poveri, gli emarginati, le minoranze. Non un saggio storico, ma una sorta di denuncia personale del “comunismo dei salotti e delle strutture” ed un invito a riscoprire quella vera ideologia politica che ha fatto mobilitare operai e studenti.
La cinquina di quest’anno era composta, oltre che dai sopracitati autori anche da Catozzella, Pecoraro e Cilento. La proclamazione del vincitore è avvenuta poco dopo la mezzanotte al ninfeo di Villa Giulia superaffollato come non si vedeva da anni.
Vincitore del Premio Strega giovani 2014 è Giuseppe Catozzella con, Non dirmi che non hai paura (Feltrinelli) che racconta la storia dell’atleta somala Samìa. Lo scrittore spagnolo Marcos Giralt Torrente, invece, è il vincitore del Premio Strega Europeo con, Il tempo della vita (Elliot).

Giornalista freelance . Tra le collaborazioni, Il Quotidiano della Basilicata, Avvenire, Il Fenotipo (periodico dell’Avis Basilicata), Fermenti (periodico Diocesi di Tricarico), Infooggi.