Vicenda chiusa sul ricorso davanti al Tribunale amministrativo regionale che ha respinto l’istanza del Comune di Montalbano Jonico, in relazione alle disposizione della Regione Basilicata in materia di dimensionamento scolastico. Sull’argomento intervengono Leonardo Giordano , componente del Dipartimento Nazionale “Pubblica Istruzione” di Fratelli d’Italia e Leonardo Rocco Tauro capogruppo consiliare di “Montalbano la Città che vogliamo”. Posizioni critiche che fanno riferimento, con rammarico, alla mancata definizione del piano scolastico provinciale e
Dipartimento Nazionale “Pubblica Istruzione”
Prof. Leonardo Giordano Componente
Comunicato Stampa
Matera li 15.05.2024. Il Tribunale amministrativo regionale di Basilicata, con propria sentenza n.257 dell’08.05.2024, ha respinto il ricorso del Comune di Montalbano Jonico e della Provincia di Matera sulla delibera di Giunta Regionale n.9 del 05.01.2024 con la quale si approvava il dimensionamento della rete scolastica. Nella sentenza il Tar Basilicata rileva innanzitutto il fatto che il Comune non avesse interesse legittimo ad impugnare la delibera della Giunta Regionale ma ciononostante si addentra approfonditamente nei motivi di ricorso e di opposizione riscontrando la legittimità dell’operato della Giunta Regionale e la infondatezza dei motivi di opposizione. Pertanto il rigetto si è esteso a 360 gradi su tutto quanto sostenuto dal Comune di Montalbano e dalla Provincia di Matera, entrambi presieduti da Piero Marrese.
Sul tema, Leonardo Giordano, componente del Dipartimento Nazionale Istruzione di Fratelli d’Italia, già dirigente scolastico dell’ISIS Pitagora di Montalbano ha dichiarato: « La difesa che Marrese ancora si attarda a fare del suo operato e il rifiuto di prendere atto di questa nuova sconfitta appaiono risibili e rasentano il ridicolo. In un suo comunicato Marrese afferma che il Tar ha prodotto un atto giuridico e non politico e la Giunta Regionale avrebbe preso una decisione politica che ha danneggiato Montalbano Jonico. Nulla quaestio sul fatto che perdendo due delle presidenze scolastiche che aveva Montalbano ne esca fortemente danneggiato e penalizzato ma la domanda vera è: ‒ Se la decisione era fondamentalmente politica, perché Marrese invece di proporre un inutile ricorso al Tar che, dati i precedenti giuridici sin da principio appariva temerario, perché non ha fatto l’unica cosa politica e amministrativa che era in grado di fare e che gli competeva di fare, e cioè il Piano Provinciale del Dimensionamento scolastico ? Perché non ha partecipato a nessuno degli incontri propedeutici (commissioni regionali e tavoli tecnici interistituzionali) alla approvazione del Piano da parte della Regione? ‒ Adesso chi pagherà 12.600 euro di avvocato messo dal comune e 3.000 euro di spese legali da rimborsare, secondo la sentenza, alla Regione Basilicata? Se avesse fatto il Piano, come del resto tutti i presidenti di provincia in precedenza hanno fatto, non si sarebbe speso niente e si sarebbe prevenuto questo disastro mantenendo almeno una presidenza.»
Prof. Leonardo Giordano
AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
LORO SEDI
Comunicato Stampa
IL NEO CONSIGLIERE REGIONALE MARRESE EVITI DI
SENTIRSI “PERSEGUITATO POLITICO” !
La destra montalbanese non brinda per niente su quanto deciso dal Tar di Basilicata lo scorso 8 maggio, in merito al Piano Scolastico Regionale, e che avrebbe danneggiato, secondo l’Amministrazione comunale, parte ricorrente, la città di Montalbano per motivi puramente politici, per noi invece del tutto inesistenti e fuori da ogni logica e buon senso tale accusa (attendiamo di conoscere le motivazioni della sentenza).
Ha fatto solamente notare, invece, alla Giunta comunale e alla sua stessa maggioranza consiliare, come un ricorso alquanto temerario già in partenza si è concluso come era facile prevedere: con una sonora bocciatura.
Lo scrivente Gruppo consiliare di opposizione sin dal primo momento in Consiglio comunale e in tutte le altre sedi istituzionali e non, si è sempre dichiarato contrario ad agire per le vie legali contro il Piano Scolastico Regionale per anno 2024/2025.
Anzi contestando al Presidente della Provincia di Matera, sindaco Marrese, molto confuso in questo periodo, di non aver fatto sino in fondo il proprio dovere, ch’era quello di formularne uno proprio p.s., così come previsto dalle leggi in materia, e tenendo conto anche di quanto previsto dal Decreto Interministeriale nel luglio dello scorso anno, che impone appunto una riduzione dei Dirigenti scolastici tutta Italia, così come anche nella nostra stessa regione.
Non aver voluto decidere, l’Amministrazione provinciale, cioè disertando, ha fatto sì che altri decidessero al suo posto. Buttarla oggi sul piano politico, dimostra, tale comportamento del sindaco Marrese, la assoluta mancanza di senso istituzionale, ma anche poco rispettoso del lavoro dei Giudici Regionali Amministrativi.