Trasparenza, monitoraggio, progettualità e opportunità per i giovani di Matera e della Basilicata per trovare lavoro utilizzando opportunità sul campo o rimaste sul campo, perché mancano di “ coesione’’ per avviarne l’operatività e garantirne la gestione.
Non è la prima volta che accade nelle attività degli Enti locali, che devono fare i conti con le ristrettezze di bilancio e con una macchina amministrativa depotenziata sul piano qualitativo e quantitativo, aggravata dai pensionamenti e dall’impossibilità – si spera temporanea- di poter colmare le lacune con nuove assunzioni.
E allora la risposta potrebbe venire dal mondo della scuola, come ha fatto l’Istituto di istruzione superiore “Isabella Morra’’ di Matera con “A scuola di Open coesione” un progetto che ha consentito di coinvolgere, allievi, docenti, società di servizi, imprese, enti locali in progetti che possono portare valore aggiunto all’economia dei territori, mettendo in campo Open data – i dati aperti- ricerche, metodi di lavori, buone pratiche di coinvolgimento e di condivisione. Tant’è che potrebbe nascere un nuovo corso ”trasversale” di una figura di operatori dei dati della coesione, che metta in relazione enti, territorio con un ruolo importante per la scuola.
Lo confermano i risultati raggiunti su due progetti territoriali, monitorati da due classi dell’Istituto “Isabella Morra”, che hanno messo in luce esperienze di open government sulle politiche di coesione in Italia con lo scopo di promuovere l’efficacia degli interventi attraverso la pubblicazione dei dati sui progetti finanziati e una diffusa partecipazione civica.
I progetti hanno riguardato i settori dei Beni culturali e del ciclo dei rifiuti, nel solco della tradizione e delle risorse culturali e ambientali il primo e il secondo nell’innovazione.
In entrambi i casi le classi hanno potuto misurarsi con limiti e potenzialità degli enti locali e con la cultura di impresa, partendo da aspettative diverse e con risultati differenti. I progetti monitorai hanno riguardato il progetto “Piano di sviluppo e coesione della città”, finanziato con risorse del Fondo Sviluppo e Coesione e il progetto “Gestione eco- sostenibile: da Servizi di gestione ambientale (SGA) alla gestione dei rifiuti” finanziato dall’Unione Europea.
Nello specifico il programma del piano di sviluppo e coesione ha riguardato il Museo demoetnoantropologico, del quale si parla da oltre 20 anni, da realizzare nel Sasso Caveoso e che costituisce uno dei cardini del progetto di capitale europea della cultura per il 2019. E’ un investimento che richiede corpose risorse ma è ancora lontano dall’essere attuato. Toccherà alla nuova Amministrazione comunale ripiegarsi per passare dalle parole ai fatti e, chissà, ad alcuni degli studenti del Morra -potenziali imprenditori- cercare di investire nel Museo legato alla memoria del territorio.
Da qui l’auspicio che pubblico e privato possano lavorare insieme per la gestione.
La questione ambientale del ciclo dei rifiuti, inteso come risorsa- recupero e reddito per il territorio, ha destato più di un interesse tra gli allievi perchè tema di strettissima attualità tanto da avanzare proposte per un progetto di sensibilizzazione e raccolta differenziata dei rifiuti all’interno dell’Istituto. A tutto questo va aggiunta, in entrambi i progetti, l’azione di comunicazione, formazione e di utilizzo delle fonti, interagendo con il web.
Tanti gli spunti della giornata conclusiva , moderata dalla giornalista e docente Mariangela Lisanti, per trasmettere le buone pratiche della “open coesione’’ ad altre realtà scolastiche, venuti dalla preside del “Morra’’ Isabella Cancelliere, dal presidente della Provincia Francesco De Giacomo, dagli allievi e dalle docenti delle due due classi Loredana Surdo, e Bruna Taratufolo, dal sindaco Salvatore Adduce, dall’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Trombetta e dai referenti della società Quality For.
Un contributo importante nel percorso di attuazione del progetto è venuto dal Team Locale di supporto Europe Direct Sviluppo Basilcata nella persona di Anna Verrastro, Casa Netural degli Amici Open di coesione nella persona di Mariella Stella e dal responsabile Data Istat Vincenzo Patruno e da Andrea Nelson Mauro sul tema “a scuola di coesione’’
