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Scetticismo o spiazzati? Silenzio sulla ferrovia Mt-Ferrandina

Strano ma comprensibile… Silenzio assoluto,finora, dalla Regione Basilicata e non solo dopo l’annuncio (https://giornalemio.it/cronaca/on-maria-antezza-pd-il-governo-finanziera-la-ferrovia-ferrandina-matera/)degli onorevoli Maria Antezza e Ludovico Vico ( Pd) che il Governo si appresterebbe a inserire nel prossimo documento di bilancio una ‘’posta’’ per completare la ferrovia Ferrandina- Matera con una direzione e un tracciato tutto da disegnare, ma che si innesti alla rete nazionale di Trenitalia sul versante Adriatico.

Al momento registriamo una nota di apprezzamento del segretario cittadino del Pd di Matera Cosimo Muscaridola, che ricorda l’operato della parlamentare e del consigliere regionale Roberto Cifarelli. Ma nulla dal presidente della giunta regionale Marcello Pittella, da sempre contrario alla realizzazione dell’opera ma con una disponibilità –dopo il noto intervento del presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi- a realizzarla se il Governo metterà le risorse.

L’on. Antezza, comunque, e ha ricevuto rassicurazione in sede governativa che la spinosa e secolare questione può essere ripresa e attuata. Ma attendiamo che dall’annuncio si passi al nero su bianco con adeguata copertura finanziaria o, come si dice a Matera, a metà tra il crudo realismo e il triviale ‘’ Soldi sul bancone e…quel che ne segue’’.

Se di qua alle prossime settimane, senz’altro dopo la prova referendaria, il Governo sbloccherà- come annunciato – la questione e allora Rete ferrovie Italiane che si occupa degli aspetti infrastrutturali, Trenitalia e Regione Basilicata dovranno essere investiti a pieno titolo del progetto che prevede un investimento stimato di 250 milioni di euro. Una cifra che si aggiunge, ricordiamolo, ai 600 miliardi delle vecchie lire e al fallimento(anche questo è nel conto) di tre imprese.

Un esempio di incompiute citato puntualmente nell’albo dei fallimenti del BelPaese. E quanto ai tempi di esecuzione e al passaggio del primo treno…beh se ne parlerà dopo il 2019, sperando – come accade per le opere pubbliche del Bel Paese- che non si arrivi al decennale della candidatura di Matera a capitale europea della cultura. La questione non è di poco conto e si intreccia con le aspettative del rinnovo del contratto di servizio tra Regione Basilicata e Trenitalia.

Certo perché nel nuovo contratto dovrebbe finirci oltre alla Ferrandina – Matera anche l’Intercity o il Freccia Rossa(?) annunciato dal Ministro delle Infrastrutture per l’anno nuovo, oltre ai diversi impegni di spesa per le consolidate linee del Potentino. E allora stando così le cose i conti rischiano di non quadrare rispetto a quanto preventivato senza la Ferrandina-Matera e per quanto si dovrà fare per il suo prolungamento in direzione Adriatica e per la interazione con la Taranto- Metaponto-Ferrandina-Potenza- Salerno- Roma.

E qui l’l’altra patata bollente rimbalzata nei giorni scorsi dal Governo alla Regione sul Freccia Rossa o Intercity (l’assessore regionale ai trasporti Nicola Benedetto ha annunciato l’avvio del servizio per l’11 dicembre) , circa la competitività della linea ( i problemi orogenetici sono tutti in provincia di Potenza) e sulle fermate nel Materano da Metaponto a Ferrandina. Una questione di campanile e di collegi elettorali da prendere con le pinze.

L’annuncio della senatrice Antezza ha spiazzato gli ambienti politici di Basilicata. Poco male se servirà a fare chiarezza. Attendiamo che sull’argomento si pronuncino un po’ tutti oltre alla Regione, il Comune, la Provincia di Matera, il comitato ‘’ Matera ferrovia nazionale’’ e quanti a livello governativo e parlamentare vorranno contribuire ad accelerare i tempi per rompere il secolare isolamento di Matera dalla rete nazionale delle ferrovie dello Stato, a scartamento ordinario.

Senza dimenticare che ci sono forze e correnti di pensiero che per opportunità o opportunismo puntano a mantenere l’attuale situazione, ma senza far nulla per assicurare a Matera e a quanti la devono raggiungere collegamenti decenti. Occhi aperti allora nei confronti di quanti in maniera subdola o palese continuano a lavorare contro Matera e Matera 2019, opportunità per tutta la Basilicata e per il Mezzogiorno, Puglia compresa… anche per quelli che non vedono o non vogliono vedere oltre contrada Pecorone.

LA NOTA DEL SEGRETARIO DEL PD MUSCARIDOLA

In relazione all’impegno assunto dal Governo di finanziare la linea ferroviaria Ferrandina-Matera nella prossima legge di bilancio, il Partito Democratico di Matera esprime il plauso per un’azione che mira a portare a termine un’opera fondamentale per la infrastrutturazione del territorio materano e lucano.

Si tratta di un’esigenza che oggi il Governo coglie anche grazie alle sollecitazioni, a lungo espresse, e ad una continua opera di sensibilizzazione e mobilitazione portate avanti dai comitati adoperatisi per tali finalità; va quindi riconosciuto l’impegno assicurato dal Presidente Pittella in tale direzione, dal capogruppo Pd in regione Basilicata Roberto Cifarelli, e al costante lavoro profuso dall’On. Maria Antezza in Parlamento.

Vale, a questo riguardo, sottolineare come il compimento di questa opera risulta essere una storica istanza della Basilicata, e in particolare della città di Matera, unico capoluogo meridionale escluso dai collegamenti ferroviari statali.

Con la realizzazione dell’opera pertanto sarà risolto l’annoso e odioso problema dell’isolamento di Matera dal sistema del trasporto ferroviario e l’economia materana nonché il turismo non potranno che godere di notevoli benefici, auspicati e richiesti da tutti.

Cosimo Muscaridola
Segr. Pd Matera
Matera, 11/11/2016

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3 Commenti

  1. 11/11/16 Una risposta per tutti

    E che è successo? Una bomba? No! Una bufala? No! Una presa per il …? No o forse… E’ certo però che l’annuncio dato sul probabile completamento della tratta ferroviaria Ferrandina – Matera ha fatto… Splasc!!! ed il silenzio tutt’intorno.

    Ora ricomincia il crepitìo dei commenti che sono quasi tutti monotoni e battono tutti sullo stesso tono di incredulità e forse di stizza perché, alla fin fine, poi se ce la danno, la ferrovia, con questo “dono” finisce il nostro gioco dell’eterno contendere un qualcosa da sempre.

    No! non mi va bene così. Io ringrazio tutti coloro che si sono impegnati su questo tema, parlamentari dei diversi partiti e giornalisti delle diverse testate, gioisco in me perché è pur sempre un passo avanti, ma resto in guardia perché sono stanco di aspettare sempre e comunque il momento della concretezza che è sempre di là da venire.

    E’ forse, e può ben esserlo e c’è da aspettarselo, un espediente orchestrato ad arte in funzione di carpire il SI referendario?
    Se è così, speriamo veramente che il nostro popolo materano non si lasci coinvolgere e travolgere nella libera scelta tra il Si ed il NO che non deve essere fatta in funzione di una promessa di un treno, per quanto agognato.

    E forse anche la proposta avanzata sottovoce di candidare il nostro Sindaco alla poltrona senatoriale potrebbe trovare una sua surreale collocazione in un gioco per cui , togliendo un valido Sindaco, si potrebbe avvantaggiare un gioco di accerchiamento della nostra Matera da parte di altre figure esterne o anche interne, ma, e forse, più facilmente pilotabili.

    Io resto fermo ed aspetto di vedere all’opera i due cantieri della Ferrovia Ferrandina-Matera e resterò in lotta fino al suo completamento.

    Come ho già detto nel mio post del 29 gennaio 2016, richiedo l’adesione di tutti Voi:
    Allineamo le nostre forze in un flusso comune come si dispone la limatura di ferro sottoposta ad un flusso magnetico e facciamo SINERGIA.
    Si mantenga la priorità di questa infrastruttura su tutte le altre ed i “distrattori” tacciano: tutte le infrastrutture viarie, gli aeroporti e gli elicotteri, la banda larga e le tecnologie futuriste delle comunicazioni, la zona franca e quant’altro sono “distrazioni” che non devono appesantire questo cammino.
    Sul tema “ Ferrovia dello Stato a Matera” i propositori di altre linee abdichino al ruolo di “ mettere i bastoni tra le ruote” con il fine recondito di “ menar il can per l’aia” ed intanto il tempo passa e non saremo pronti e procuriamo un forte danno alla nostra amata città di Matera.

    E non ci preoccupiamo se non saremo pronti per il 2019; abbiamo più volte detto che il 2019 non è un traguardo, ma una partenza verso un futuro migliore.

  2. Calma e gesso.Il binario morto è a ncora lì,Trenitalia contnua a non pronunciari sul Frecciarossa che dovrebbe essere inserito nell’orario invernale. L’11 dicembre è vicino…prima però le pettole e ficc(i)latidd dell’Immacolata. Quella è farina del nostro sacco e potremo mangiare i prodotti da forno…per il treno siamo tutti con san Tommaso.,,

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