lunedì, 19 Maggio , 2025
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Roccella al G7 : passi avanti sul tema violenza alle donne. Ma strada ancora una lunga

Ed è cosi, in sintesi. Servono atti concreti e verifiche sul campo su quanto il legislatore ha disposto e finanziato, lavorando sulla prevenzione. Altrimenti gli atti violenza quotidiani, purtroppo, continueranno a verificarsi. Il G7 sulle pari opportunità deve andare oltre i documenti finali, le foto ricordo di rito. Il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella ha confermato la volontà ad andare avanti, in occasione del G7 in corso a Matera fino a domenica 6 ottobre.
”Noi il tema della violenza” contro le donne “l’abbiamo messo al centro fin dal primo momento in cui
ci siamo insediati-ha detto la ministra “Abbiamo prima di tutto quasi raddoppiato -ha aggiunto- i
fondi per i centri anti violenza e le case rifugio, anche rendendo strutturale il reddito di libertà e implementando anche il microcredito: tutti strumenti per aiutare le donne vittime di
violenza a riprendere la loro vita. E in più abbiamo fatto la
legge contro la violenza che sta dando buoni esiti”.

Il ministro Eugenia Roccella ha ricordato che la legge “era ispirata all’idea di
interrompere il ciclo della violenza prima degli esiti peggiori, quindi dei femminicidi, il cui numero, anche se l’Italia non ne detiene il record, continua a a rimanere molto alto. Abbiamo
quindi provato a introdurre misure per far uscire le donne da
una situazione di violenza prima che accada l’irreparabile”. E dalla platea del G7 che raggiunge le donne e gli uomini dei cinque continenti ha indicato i potenziali obiettivi da perseguire, ricordando che il Governo ha nominato Stefano Pizzicanella quale delegato al problema della tratta delle donne.

”Con questo G7 – ha concluso- vogliamo fare uno sforzo di coordinamento internazionale per provare almeno a ridurre i femminicidi e a far sentire le donne meno sole quando vogliono e devono uscire da queste situazioni di violenza”. E quale luogo migliore per tenere i lavori. “Abbiamo scelto Matera – ha precisato – perché è una città meravigliosa e anche perché c’è un
significato simbolico: c’è infatti la possibilità che il nome Matera venga dalla parola ‘mater’ e quindi abbiamo ritenuto che fosse significativo visto che parliamo di pari opportunità, di
conciliazione e di violenza”. E Matera è anche città dei diritti umani, della pace e della Liberazione, come ricorda la data del 21 settembre 1943…in difesa della democrazia e della Costituzione.

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