lunedì, 14 Luglio , 2025
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Riforme e Giustizia. I cittadini devono sapere…

…che a furia di lasciare che le cose vadano a rotoli, con il solo risultato di complicare e dilatare la soluzioni dei problemi (a cominciare da quello degli organici, come accade al Tribunale di Matera) sono in gioco credibilità ed efficacia della Giustizia e la stessa Democrazia. E così dalla riforma dell’ex ministro Marta Cartabia, che attivato paradossale strette sul diritto dei cittadini a essere informati e a complicare la vita di tutto un sistema che vorrebbe lavorare con professionalità a tutela delle Istituzioni, si passa a quella in corso del ministro Matteo Piantedosi con una ulteriore stretta sulle intercettazioni, con un altro colpo di spugna sul reato di abuso in atti ufficio e sul tormentone della separazione delle carriere dei Magistrati, perseguita in vita dall’ex presidente del consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. L’avvocato Leonardo Pinto non ci sta e intende spiegare, magari in una iniziativa pubblica, come stanno le cose. I cittadini devono sapere e stare attenti su quanto accade o potrebbe accadere nell’amministrazione delle Giustizia e nelle ”picconate” alla Costituzione

LE RIFLESSIONI DI LEONARDO PINTO
LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CHE NESSUNO VUOLE, DI CUI NESSUNO PARLA PERCHÉ UTILE AI CITTADINI

Non è noto, tranne agli addetti ai lavori (cancellieri, avvocati, magistrati), che i posti vacanti dei magistrati che vanno in pensione o trasferiti in altre sedi, anche per avanzamento di carriera, restano VUOTI per anni con tutto quello che ne consegue. Contrariamente a quanto avviene in altri ambiti della P.A. (tranne la sanità pubblica) e nel privato, non ci si preoccupa di organizzare in tempo utile la sostituzione dei magistrati che vanno in pensione o che cambiano sedi. Tale carenza nel civile comporta il congelamento di ruoli per anni con arretrati ingestibili. Nel penale, per i processi a dibattimento matura la prescrizione dei reati; per procedimenti ancora giacenti presso le procure, determina carichi di lavoro “impossibili” per i PM superstiti (a Matera, oltre al Procuratore in pensione dal mese di settembre 2022, mancano nell’organico 3 sostituti trasferiti da tempo in altre sedi). Il nuovo Presidente del Tribunale di Matera è stato nominato pochi giorni fa dopo il pensionamento del Dott.Giorgio Pica avvenuto nel mese di settembre 2021.
È una situazione intollerabile che mortifica l’interesse pubblico ignorato scientemente da coloro che vogliono una giustizia inefficiente funzionale a un sistema di denegata giustizia. Eppure si tratta di problema di non difficile soluzione, che attiene solo ad una buona organizzazione e gestione degli uffici giudiziari.
Alla politica, tutta, va bene così. Ai Cittadini no.
Nessuno ne parla, ne parliamo noi.
Spero di organizzare presto in ambito forense, con la partecipazione di magistrati liberi ed indipendenti, un convegno pubblico per spiegare bene la riforma della giustizia proposta da Nordio voluta da Berlusconi.

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