mercoledì, 9 Luglio , 2025
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RIFIUTI A MELFI, E LA DIFFERENZIATA ?

Pino Lacierchia, sindaco di Craco, proprio non ci sta e denuncia cosa non va nella gestione dei rifiuti in Basilicata, chiamando in causa la Regione circa l’obbligo di conferimento dei rifiuti a Melfi e sul mancato avvio dei progetti per la raccolta differenziata.

E così i bilanci dei Comuni sono sempre più a rischio con l’esborso chilometrico in più per portare i rifiuti all’inceneritore ”Fenice” di Melfi. Un vecchio disegno che si concretizza, a metà tra la necessità contingente per la chiusura o il mancato adeguamento delle discariche comprensoriali o comunali e per tenere in vita quell’impianto, spesso fonte di tante polemiche.

Si è perso tanto tempo per la mancanza di scelte (il Conai per esempio aveva presentato piani gratuiti per le due province), scarsa lungimiraza della politica, revisione dei piani provinciali e di altri organismi della governance regionale sulla materia e altro ancora, che hanno portato all’attuale situazione.

Oneri, pertanto, sui bilancii dei Comuni che devono obbedire e arrangiarsi aumetando le imposte. La nota dell’arguto sindaco del ”Paese Fantasma”, dalle mille opportunità e risorse, parla chiaro.

LACICERCHIA: CLASSE DIRIGENTE ARRETRATA

“A partire da oggi tutti i comuni della provincia di Matera dovranno conferire e smaltire i rifiuti presso l’impianto La Fenice.
Per alcuni comuni si dovranno fare oltre 400 Km. andata e ritorno . Il mio comune circa 360 Km.
A  6 km. di distanza da Craco abbiamo La Recisa che non può ricevere più rifiuti poiché , come dice il Decreto del Presidente Pittella “L’Amministrazione comunale non ha adempiuto alle procedure di gara per lo smaltimento del sopravaglio ” e ciò impedisce il conferimento. Da molti mesi si aspetta che riaprano Tricarico , Pomarico e Colobraro dove, anche qui ci sono ritardi ingiustificabili che non consentono ormai da mesi di avere in Provincia di Matera un sistema ordinario di discariche in cui conferire.
Invece di adottare , come la situazione di emergenza non dichiarata ma conclamata in cui ci troviamo da molti mesi , direi anni, poteri sostitutivi d’intesa tra Regione Provincia di Matera  e rendere il sistema sostenibile abbiamo assistito da un lato in una prima fase ai rifiuti di molti comuni del potentino , compreso Potenza città, che hanno saturato le discariche della Provincia di Matera e dall’altra alla lotta politica sotterranea per il controllo del business dei rifiuti nelle mani dei comuni che detengono le discariche che d’intesa con la politica regionale e i soggetti gestori hanno impedito in questi anni che si investisse nella raccolta differenziata, che si riducessero i rifiuti da portare in discarica che si desse alla nostra regione e ai nostri cittadini un sistema moderno , sostenibile  e più economico nella sua valutazione globale .

Aggiungo un sistema anche più civile poiché vedere in continuazione rifiuti nelle strade per una piccola regione di meno di 600.000 abitanti che si potrebbe consentire livelli sicuramente ottimali, di vera avanguardia in Italia , altro che il continuo starnazzare e suonare grancasse di una regione sviluppata: la Basilicata sul tema dei rifiuti evidenzia tutta la sua arretratezza e la classe dirigente ne porta la responsabilità, è una classe dirigente da sottosviluppo.

Detto questo chiedo che la regione sostenga con urgenza il sistema della raccolta differenziata nei comuni dando obblighi e incentivi e consentendo ai Sindaci poteri veri , anche di ordinanza , per gestire le emergenze.
Se oltre alla raccolta differenziata restano rifiuti da discarica, quella frazione deve essere smaltita con le migliori tecnologie , comprese quelle di prossimità che evitano che questa regione diventi sempre di più un territorio dove giornalmente si muovono molte centinaia di mezzi di trasporto rifiuti , compostiere di comunità e di quartiere , riciclerie comunali e comprensoriali obbligatorietà delle gestioni associate.
La Basilicata aspetta la modernità . (Pino Lacicerchia Sindaco di Craco)

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