venerdì, 18 Luglio , 2025
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Rata ex Equitalia? Niente pagamenti in natura e usurai in difficoltà…

”Nemmeno gli usurari saprebbero dare una risposta”….al problema ”irrisolto” del mancato pagamento della prima rata per la rottamazione delle cartelle di Equitalia, che tanti agricoltori in maniera illusoria erano stati convinti a pagare dalla riforma spot del Governo. A denunciare la precarietà e il fallimento di quel percorso l’anima del “Movimento Riscatto”, Gianni Fabbris, e il presidente della Fondazione lucana antiusura ” Monsignor Vincenzo Cavalla” don Basilio Gavaezzeni che hanno fornito dati e situazioni di oggettiva impossibilità per gli agricoltori del Materano di pagare . E questo perchè alla data del 31 luglio 2017 le aziende agricole non hanno ricevuto i pagamenti dovuti dall’Agea e dalle Regioni. Senza dimenticare le ”mazzate” di un mercato che non ha remunerato in maniera adeguata quanto prodotto, se si pensa ai cali vistosi nei settori della fragolicoltura per ettaro coltivato o, per darvene un esempio, con i compensi irrisori ai produttori di angurie e meloni retatio o di pane: 5 centesimi per i primi e 20 per i secondi!. I prezzi – ci hanno detto i produttori- li fanno i mediatori sul campo e gli strozzini ci guadagnano. Soldi non ne abbiamo. Possiamo pagare solo in natura…” Niente equivoci, ma il riferimento ai quintali di angurie e meloni rimasti sul campo. Hanno tentato di farlo con un assegno non trasferibile con la dicitura ” Per questo assegno pagate a vista in natura” ma nulla da fare, come era già accaduto il 30 luglio 2009 con la Banca d’Italia. E quello fu l’ultimo atto dell’Istituto di credito centrale… Corsi e ricorsi? Chissà. Hanno tentato inutilmente di pagare in natura, con cassette di angurie e meloni retati, la prima rata in scadenza a luglio per la ”rottamazione” delle cartelle di Equitalia. Una delegazione, guidata dal portavoce del Movimento Riscatto,Gianni Fabbris, ha interloquito brevemente con un funzionario del’Agenzia delle Entrate che ha cortesemente spiegato di ”non poter ricevere”pagamenti in quella forma. Fabbris aveva firmato un megaassegno, riportato su uno striscione, con l’importo provocatorio ” La quantità di prodotto agricolo necessarie a saldare la prima rata delle cartelle Equitalia degli agricoltori materani a prezzo di costo”. Il tentativo di pagamento era stato preceduto da una conferenza stampa, in piazza Vittorio Veneto, con il presidente della Fondazione lucana antiusura ”Mons. Vincenzo Cavalla” don Basilio Gavazzeni e dalla distribuzione di fette di anguria e melone retato a cittadini e a turisti. Offerta gradita, ma il problema resta. I meloni restano sul campo, Agenzia dell’Entrata nella quale è confluita Equitalia resta in attesa che gli agricoltori paghino ma questi ultimi sono ”poveri in canna”. La protesta continua e nei prossimi giorni vedremo dove si andrà a parare. Pennarello, comunque, sempre pronto per altri assegni con importi in natura. Con la speranza che quelli di colore rosso ( ormai svenduto e scolorito) riprendino a scrivere con impegno pagine di lotta, che attendono la solidarietà dei cittadini e di quanti sono stanchi di slogan e parole a vuote legate a una tassazione sempre più inostenibili. La palla, i meloni, tornano al mittente : da Renzi e a Gentiloni a Padoan ai vertici dell’Agenzia delle Entrate e delle Regioni. Dovranno, è auspicabile, adottare misure per la riapertura dei tempi di pagamento delle rate e relative scadenze, e sbloccare i finanziamenti per i pagamenti Agea. Basterà? Attendiamo atti concreti. Mercoledì,intanto, incontro a Policoro con i sindaci del comprensorio.

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