”La Fornero? Una legge fatta male…ideata in un periodo difficile….Ci voleva una strumentazione più flessibile…e comunque dobbiamo mettere mano alla sua forma”.
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, o del welfare come preferiscono gli ammalati degli anglicismi onnicomprensivi che mettono dentro tutti i concetti per lasciarne qualcuno fuori, intervenuto a Matera all’assemblea della Cisl sul tema ” L’Italia al Lavoro. Dalla rinascita della Fiat agli esodati, i mille volti di un paese in transizione. Il caso Basilicata: idee per fare”, non ha dubbi sulla necessità di mettere mano a un provvedimento che ha bloccato quanti – con il governo di Mario Monti- stavano per andare in pensione, finendo nel calderone degli esodati e di una filiera variegata di delusi che imprecano contro una scelta dissennata, che non ha favorito l’ingresso nel mondo del lavoro delle nuove generazioni.
“Lavorare? Sì, ma quando?” hanno commentato alcuni giovani dagli scranni dell’auditorium ”Roberto Gervasio” allo stesso ministro e a quanti erano sul palco all’iniziativa promossa dalla Cisl di Basilicata e coordinata dal giornalista Oreste Lopomo che ha visto la partecipazione del segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, l’ex ministro del Lavoro, Tiziano Treu, il deputato del Pd, Roberto Speranza e il presidente di Confindustria Basilicata, Michele Somma. I lavori sono introdotti dal segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico.
Il ministro, che è già stato a Matera negli anni scorsi quando era dirigente della Lega delle cooperative, ha parlato di assunzioni di responsabilità, a cominciare dal governo, di riforme necessarie per il Paese e di tenere insieme le ”comunità” a livello nazionale e locale. ” Veniamo – ha detto, parlando di lavoro- da 20 anni di precariato che hanno danneggiato giovani e imprese. Il governo è impegnato perchè il lavoro a tempo indeterminato torni a essere lo strumento ”normale” per creare occupazione stabile. Per noi il costo del lavoro stabile deve essere più basso di tutti gli altri ”contratti flessibili”e poi questo Paese deve ricostruire una capacità di attrazione a livello internazionale”.
L’altro aspetto trattato ha riguardato la necessità di intervenire sul versante del lavoro e del sapere e in particolare sulla alternanza scuola lavoro, coinvolgendo anche imprese e sindacati, citando le scuole per l’apprendistato da attivare nelle scuole. Pochi concetti ma anche impegni, rispondendo alle sollecitazioni venute dal sindacato sulla agenzia del lavoro, e a ritornare a Matera per una verifica sul campo.
Una presenza breve nella Città dei Sassi per tornare a Roma, in aereo con l’ex capogruppo Roberto Speranza, che ha lanciato al ministro e al segretario della Cisl un ”sms” invitando la ”politica a dire la verità..”. ” Si risponde alla crisi -ha detto Speranza- provando a unire la comunità. Lo dico a Renzi; la riforma della scuola si fa con studenti e insegnanti. La riforma del lavoro si fa con il mondo del lavoro. Nel 2012 la Basilicata ha dato un buon esempio con ”Obietitivo Basilicata 2012’… La Basilicata e l’Italia ce la fanno se le comunità stanno insieme”.
Il presidente della giunta regionale, Marcello Pittella, ha annunciato a breve misure per il reddito minimo di inserimento ma ha anche tracciato uno spaccato dei risultati raggiunti e delle cose da fare. ”Con la piena consapevolezza -ha detto- che ci sia ancora molto da fare per uscire definitivamente da una delle crisi più lunghe della storia italiana – ha proseguito – credo di poter dire in tutta coscienza che Giunta e Consiglio regionale di Basilicata abbiano fatto nell’ultimo anno un buon lavoro, approvando provvedimenti anti-crisi a sostegno della occupazione e per la ripresa del sistema produttivo. Nelle prossime ore partirà il bando per il Reddito Minimo d’Inserimento, accompagnato da un sostegno finanziario del FSE, in attesa che il ministro e il Mef predispongano e approvino il decreto interministeriale che consegna le poste finanziarie e le modalità di erogazione e utilizzo. Complessivamente ci sono 130 milioni di euro, solo per il Reddito Minimo ce ne sono 45 milioni di euro a cui si aggiungono le poste sulle politiche attive del lavoro. C’è poi la posta sulla Social card che si aggiunge al Reddito minimo d’inserimento: potremo avere più di qualche migliaio di cittadini che sarà concretamente aiutato. Sono poi convinto che anche nella nostra regione, oltre che nel resto del Paese, le azioni poste in essere dal Governo Renzi, a partire dal jobs act, si siano rivelate vincenti e stiano cominciando a dare i primi frutti”.
Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando i dati positivi sulle 83.000 previsioni di assunzione per il periodo gennaio-aprile 2015 stimate da Unioncamere, ha chiesto che si mantengano sgravi per le imprese anche nella prossima Finanziaria. ”La decontribuzione di circa ottomila euro all’anno per le imprese- ha detto il segretario generale della Cisl- è assolutamente importante per ogni impresa ed è la prima volta in assoluto nel nostro Paese che costa meno assumere a tempo indeterminato che a tempo determinato. Proprio per questo – ha concluso Furlan – riteniamo assolutamente indispensabile che la prossima Finanziaria preveda e continui a prevedere questi sgravi alle imprese che assumono con contratto a tempo indeterminato“.
Il presidente di Confindustria Basilicata, Michele Somma, ha indicato i settori trainanti dell’economia lucana. “Abbiamo in Basilicata -ha detto- la fortunata coincidenza di poter contare su tre settori strategici non solo per la nostra regione, ma per l’intero Paese: automotive, turismo, petrolio. Per questo occorre uno sforzo sinergico di istituzioni, imprese e sindacati. Proprio perchè si tratta di leve strategiche per l’intero Paese, occorre sostenere concretamente queste opportunità con il contributo delle risorse nazionali ed europee”.