“Pisticci non è un paese per genitori: mancanza di servizi e un nido che non riparte” ne sono convinti i componenti del direttivo dell’associazione “MaMa APS -per una società a misura di bambino” (Carla Cirone, Maristella Pellegrini, Vanessa Sisto, Giusy D’ Angella, Francesca Leone) e lo motivano con una nota che così prosegue “Pisticci si conferma, purtroppo, un luogo sempre più difficile per le famiglie, in particolare per i genitori che si trovano a dover fare i conti con una cronica carenza di servizi essenziali. Tra le problematiche più gravi, spicca l’inspiegabile ritardo nella riapertura dell’asilo nido comunale, un servizio fondamentale per chi cerca di conciliare la vita lavorativa con quella familiare. Il nido rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile per tante famiglie di Pisticci, ma a oggi non ci sono certezze sulla ripartenza, nonostante le numerose segnalazioni da parte di genitori esasperati. Questo ritardo non è soltanto un disservizio: è il simbolo di una gestione che sembra trascurare le esigenze dei cittadini più piccoli e delle loro famiglie, creando una situazione che ostacola la crescita sociale ed economica della comunità. A ciò si aggiunge una generale carenza di servizi dedicati all’infanzia e al sostegno alle famiglie. Assenza di spazi aggregativi sicuri e adeguati, scarsa attenzione alle politiche familiari: il quadro complessivo è desolante. In un contesto simile, le giovani coppie sono costrette a fare scelte difficili, come abbandonare il paese per cercare migliori opportunità altrove. Chiediamo con forza all’amministrazione comunale di fornire risposte chiare e immediate. Quali sono i motivi del ritardo nella riapertura dell’asilo nido? Quali iniziative concrete sono previste per migliorare i servizi per l’infanzia e sostenere le famiglie di Pisticci? Non è accettabile che le famiglie siano lasciate sole in un momento storico già complesso, in cui conciliare lavoro e figli è una sfida quotidiana. Abbiamo bisogno di un paese che investe nelle nuove generazioni, un luogo in cui genitori e bambini possano vivere serenamente, senza dover lottare per ottenere ciò che dovrebbe essere garantito a tutti: servizi di base efficienti e accessibili. Le famiglie meritano risposte, e le meritano ora.”
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