A Julian Assange è stato assegnato (lo ha ritirato, nel corso di una cerimonia svoltasi alla Facoltà di Economia del capoluogo umbro, la moglie Stella Morris) il Premio per il giornalismo intitolato all’economista Federico Caffè. Un riconoscimento conferito dal “Gruppo dei 700” che “riconosce l’importanza del servizio pubblico di Julian Assange e la necessità di #FreeAssangeNOW”, ha spiegato in un suo tweet la moglie del giornalista australiano. E’ significativo che proprio da Perugia sia venuto questo importante riconoscimento al lavoro giornalistico e all’impegno di Julian Assange, colpa per cui è da anni detenuto e perseguitato dagli USA. Perugia è, infatti, la città nota per ospitare il Festival Internazionale per il Giornalismo (#if24, quest’anno dal 17 al 21 aprile) che, inspiegabilmente, ha snobbato (per il secondo anno) Assange, il cui operato e persecuzione guarda caso non ha trovato posto tra le centinaia di sessioni dedicate al giornalismo e giornalisti di ogni tipo. Nonostante Assange e il suo team abbiano pubblicato notizie altrimenti destinate ad essere tenute nascoste all’opinione pubblica mondiale. Non illazioni, ma tutte basate su documenti autentici e controllati. Ovvero, ha fatto ciò che è l’essenza del giornalismo. Tant’è che tali notizie, dal sito WikiLeaks, sono state riprese e ripubblicate da tutte le principali testate mondiali. Evidentemente non è abbastanza per lo standard degli organizzatori di questa kermesse. Atteggiamento superficiale e pericoloso se si pensa che anche in Italia il clima per il libero giornalismo non segna bel tempo, visto che ultimamente due giornalisti del quotidiano “Domani” sono indagati, con la pretesa di individuare le fonti delle loro notizie da essi pubblicate. Ed altri bavagli si provano a mettere in una acquiescenza generale. Nel corso della premiazione, in merito alla questione di un possibile patteggiamento con il Procuratore Generale degli Stati Uniti, Stella Morris non purtroppo dato notizie positive: “Siamo a conoscenza dell’articolo del Wall Street Journal che ne parla,” ha detto, “ma il nostro team legale ha smentito tutte le indiscrezioni. Non ci sono stati cambiamenti nella situazione legale di Julian.” Nel suo intervento ha ricordato come Assange venga “perseguitato dal Potere perché considerato reo di aver diffuso, nell’interesse pubblico, documenti segretati che rivelano gli illeciti commessi dai governi” e che “Negli ultimi anni si è purtroppo diffusa l’idea che l’interesse pubblico non debba essere sempre salvaguardato, anche quando si è fatto un uso improprio del Segreto di Stato per coprire un’illegalità e questo accade anche nelle democrazie più robuste.” Durante la cerimonia vi è stato un riconoscimento postumo per i giornalisti Hamza al-Dahdou e Mustafa Thraya, uccisi a Gaza da un attacco di droni, presumibilmente israeliani. I premi sono stati consegnati a Stella Morris, che si è impegnata a farli giungere alle relative famiglie. Negli ultimi mesi a Gaza sono stati uccisi almeno 123 giornalisti e operatori dei media, con molti altri feriti, arrestati o dispersi. Nel video che segue la cerimonia della consegna del riconoscimento alla moglie di Assange, Stella Morris.

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