“Faccio un appello ai tantissimi lucani fuori sede, giovani e meno giovani, ad adoperarsi per votare al Referendum dell’8 e 9 giugno. La vostra partecipazione al voto può fare la differenza per il raggiungimento del quorum”. Così il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito, ricordando i cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza. “Cinque sì per cinque quesiti – afferma Esposito – Con il referendum possiamo abrogare le norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamento (Jobs Act), le norme che facilitano i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese e le norme che hanno liberalizzato l’utilizzo del lavoro a termine. Possiamo abrogare, inoltre, le norme che impediscono, in caso di infortuni sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. Il quinto quesito sulla cittadinanza punta al dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario ai fini della presentazione della domanda di concessione della cittadinanza da parte dei maggiorenni”. Sono ammessi a votare fuori sede gli elettori che per motivi di studio, lavoro o cure mediche si trovino in un comune di una provincia diversa da quella del comune di iscrizione elettorale per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data delle consultazioni. Per poter esercitare il voto fuori sede, gli interessati entro domenica 4 maggio 2025 devono presentare al Comune di temporaneo domicilio apposita domanda editabile scaricabile dal sito del Ministero dell’Interno, con l’indicazione dell’indirizzo completo di residenza e di domicilio nonché, ove possibile, di un recapito di posta elettronica. Alla domanda occorre inoltre allegare copia di un documento di riconoscimento in corso di validità, copia della tessera elettorale personale, copia della certificazione o di altra documentazione attestante la condizione di elettore fuori sede, e cioè della documentazione attestante le motivazioni di studio, lavoro o cure mediche per le quali l’elettore si trova temporaneamente domiciliato in un comune ubicato in una provincia diversa da quella del comune di residenza. Quanto alle modalità e ai tempi di presentazione, viene disposto che la domanda sia presentata personalmente dall’interessato, ovvero mediante l’utilizzo di strumenti telematici o tramite persona delegata entro domenica 4 maggio 2025 (35esimo giorno antecedente la data della consultazione). La domanda di ammissione al voto fuori sede può essere revocata con le medesime modalità entro il 25esimo giorno antecedente la data della consultazione, e cioè mercoledì 14 maggio 2025. Entro martedì 3 giugno 2025, il Comune di temporaneo domicilio rilascia all’elettore fuori sede un’attestazione di ammissione al voto con l’indicazione del numero e dell’indirizzo della sezione presso cui votare. L’attestazione può essere rilasciata anche mediante l’utilizzo di strumenti telematici e l’interessato dovrà esibirla al seggio per poter essere ammesso a votare, unitamente al documento di riconoscimento e alla tessera elettorale personale.“

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