lunedì, 17 Marzo , 2025
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Passarella sulla Gravina in manutenzione. Ma riapre presto

A confermarlo il presidente dell’Ente Parco della Murgia materana, Giovanni Mianulli, che indica già per domenica 14 aprile la riapertura del sentiero 406. “La chiusura -ha detto Mianulli- è legata alla necessità di sostituire, a scadenza periodica, dopo quattro anni, le reti di protezione che sono lungo la passerella in legno. E’ un obbligo di sicurezza. Ritengo che per domenica prossima la passerella possa essere praticabile con tutto il sentiero”. E con questo annuncio riteniamo di aver dato una risposta a quanti, come è prassi sui social soprattutto, postare la foto senza chiedersi i motivi della chiusura di un cartello – scritto in lingua italiana- all’ingresso di Porta Pistola, lungo via Madonna delle Virtù. Altri, come Antonio Serravezza, avrebbe voluto anche la dicitura in inglese… ma va bene anche così visti tutti gli eccessi di anglicismi che notiamo anche laddove non è necessario. E con l’occasione facciamo un plauso all’Ente Parco che ha utilizzato il termine passerella (così come è indicato in una delibera regionale che finanzio l’opera) anzicchè quello largamente improprio di ‘ponte tibetano’ , che sul piano strutturale e del posizionamento in alte quote è altra cosa. In Basilicata ce ne sono due e a una considerevole altezza (altro che i pochi metri della passerella sul torrente Gravina) a Castelsaraceno e a Sasso di Castalda. Per colmare la lacuna basta informarsi o recarsi sul posto per attraversare un ponte con vista senza fiato… Serravezza fa riferimento ai totem dislocati in città, nati per segnalare le condizioni meteo, e altre informazioni di pubblica utilità. Possono essere utilizzati anche per altro. Giriamo la richiesta all’Amministrazione comunale affinchè prenda in considerazione la cosa e con informazioni plurilingue. Altri ci hanno segnalato Qr code e APPlicazioni. Ma, a quanto pare, gli smanettatori che si beano di navigare sul web sono una ristretta cerchia e , con una dose di buon senso, preferiscono non intasare il telefonino. Meglio godersi la città chiedendo: ” Per i Sassi?”, scambiando quattro chiacchiere con i residenti o altri visitatori per informazioni utili a conoscere la città o dove gustare i sapori della sua cucina. L’accoglienza e la conoscenza del passato…un valore aggiunto da non diluire su schermi e dimensione social.

LE OSSERVAZIONI DI ANTONIO SERRAVEZZA

Siamo tutti d’accordo: le città storiche come Matera sono un ricchezza di cui l’Italia può andare fiera. Ma le comunità locali sono consapevoli del valore eccezionale del luogo in cui risiedono o è un privilegio dei soli studiosi? E i turisti sono in grado di cogliere certi aspetti? In poche parole: l’approfondimento culturale è lasciato solo all’iniziativa dell’individuo o le destinazioni possono fare la loro parte e trasformare una visita in un’esperienza arricchente? Diffondere la conoscenza del patrimonio urbano è favorire una promozione adeguata della nostra città storica nei circuiti turistici nazionali e internazionali. L’attenzione deve puntare sul ruolo della segnaletica urbana e sui sistemi che, grazie anche all’impiego della tecnologia, contribuiscono a promuovere un turismo culturale “informato”. Progetti che mirano a valorizzare, a rendere accessibili e accoglienti i territori, ad agevolare la visita dei turisti e la riappropriazione dei luoghi da parte dei cittadini, e che diffondono cultura e conoscenza, come nel caso di Matera che ha realizzato totem in vari punti strategici della città. Totem che, in varie lingue, dovrebbero consentire di andare alla scoperta di luoghi puntuali, piazze, quartieri storici e moderni. Purtroppo questi totem sono oscurati e se all’inizio davano solo notizie meteo ora sono dormienti. Ma veniamo al famoso cancello che sbarra la discesa verso il “ponte tibetano”. E’ possibile che l’Ente Parco della Murgia non si sia accorto che la maggior parte dei turisti che vorrebbero usufruire di quella discesa sono stranieri? Non è accettabile un avviso solo in lingua italiana su un semplice foglio messo sul cancello! Svegliamoci siamo la città Capitale europea della cultura dal 2019!

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