A chiedere lumi sono in tanti sui tempi necessari per portare a termine i lavori del Parco intergenerazionale, che coinvolge le aree di piazza Matteotti e piazza della Visitazione. E del resto vedere, a colpo d’occhio, che sul versante di via Rosselli il cantiere è fermo, mentre procede su quello antistante il Palazzo di Giustizia desta interrogativi e perplessità, soprattutto quando non si conoscono le dinamiche e gli imprevisti che contrassegnano le opere pubbliche. Riguardano i disagi alla viabilità, al tessuto economico, come ha fatto con il solito ”datevi una mossa” il cittadino e immobiliarista Franco Lasala, che quel cantiere c’è l’ha a un tiro di schioppo da casa.
Servirebbe fare il punto maniera ufficiale sullo stato dei lavori e questo spetterà all’Amministrazione comunale e al nuovo assessore ai lavori pubblici della quarta giunta, guidata da Domenico Bennardi, che ha avocato a sè- temporaneamente- quella delega. Precisiamo che il cantiere è unico e con l’impresa che si è organizzata per portarlo avanti, con un adeguato numero di maestranze. Sul versante di piazza della Visitazione si stanno realizzando i garages interrati, che saranno successivamente impermeabilizzati e coperti. Una volta completati, non chiedeteci la tempistica, ma senz’altro nei prossimi mesi, sarà possibile mettere a punto le funzioni- anche viarie di quel versante- che è prossimo all’incrocio del pino. E veniamo a piazza Matteotti, che dovrà portare alla sistemazione del versante di via Rosselli, con la realizzazione di una bretella di collegamento da via Roma. Nel contempo si attende che dalla Regione venga l’assenso, per una variante, che riguarda la tipologia dei materiali da utilizzare per qualificare gli interventi.
I tempi? Quelli degli enti pubblici e della disponibilità a essere celeri e comprensivi. Finita? Resta sempre il capitolo dello spostamento della rete dei servizi per le diverse utenze, a causa – come accade- della genericità di mappe, della localizzazioni di impianti e di gare di appalto per l’esecuzione dei lavori che fanno storie a sè. E qui tecnici, amministratori e impresa devono armarsi di pazienza e di tenacia per sollecitare ”tempi ragionevoli”. E, a proposito di tempo, le alte temperature e le scarse pioggie hanno aiutato il cantiere, comunque, ad andare avanti. Contro la burocrazia occorre affidarsi al buon senso di chi sta dall’altra parte per esprimere pareri, autorizzazione e via elencando.
Per Franco Lasala e altri l’ennesimo interrogativo perchè nel BelPaese termini come ”semplificazione” e appalti siano spesso costellati da una via Crucis, che fa consegnare le opere pubbliche in tempi diversi, rispetto a quanto accade in Giappone o in Germania. Qui,a volte, serve una generazione…Meno per un parco intergenerazionale. Nel 2025, che coincide con l’anno Santo e con tanto di benedizione papale.
