mercoledì, 26 Marzo , 2025
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Oggi, giornata nera, un altro morto sul lavoro a Garaguso (Matera)

Giornata nera per il mondo del lavoro in Basilicata. Dopo poche ore dall’incidente di questa mattina a Ferrandina in cui è deceduto un operaio cinquantenne, ne è accaduto un altro in agro di Garaguso, dove ha perso la vita un coltivatore quarantottenne (Lucio Parisi) nel mentre arava i suoi campi adiacenti la fondovalle Cavonica. Sarebbe stato travolto dal trattore che guidava a che si è capovolto.

Ancora un morto sul lavoro, questa mattina a Ferrandina

Cgil Cisl Uil: “Strage infinita, si agisca in fretta e in sinergia con istituzioni, sindacati e mondo datoriale”

I segretari generali Cgil, Cisl e Uil Basilicata, rispettivamente Fernando Mega, Vincenzo Cavallo e Vincenzo Tortorelli, “esprimono la propria vicinanza ai familiari dei due lavoratori morti a poche ore di distanza l’uno dall’altro mentre stavano compiendo il proprio dovere, l’operaio di Ferrandina deceduto mentre era impegnato nel lavoro di manutenzione di un depuratore e l’agricoltore rimasto schiacciato dal trattore a Garaguso, entrambi gli incidenti accaduti nel Materano.” “In attesa che gli inquirenti chiariscano le dinamiche degli incidenti – affermano Mega, Cavallo e Tortorelli- la drammaticità dei fatti impone l’ennesima riflessione sulle morti sul lavoro. È necessario affrontare con urgenza ed efficacia la questione sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Abbiamo già chiesto al presidente della Regione Basilicata Vito Bardi di farsi promotore di un tavolo regionale con la partecipazione di associazioni imprenditoriali, sindacati, Ispettorato del lavoro, Inail, Inps, enti bilaterali dei comparti edilizia, artigianato, agricoltura, rappresentanti di forze dell’ordine perché è solo con una sinergia tra sindacato, istituzioni e mondo datoriale che si può sconfiggere questa piaga sociale. Torniamo a chiedere anche la convocazione immediata dell’Osservatorio sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro – aggiungono – il cui ruolo è cruciale per monitorare, analizzare e proporre soluzioni per migliorare la sicurezza nel sistema produttivo lucano“. Mega, Cavallo e Tortorelli ricordano “come il 2024 sia stato l’anno peggiore per le vittime sul lavoro, mille in totale nel Paese (tre al giorno) e 15 in Basilicata (12 in provincia di Potenza e 3 in quella di Matera) per un totale di 3.534 denunce di infortuni in tutti i settori, nove ogni giorno, portando la Basilicata ad essere etichettata come “zona rossa” per il numero di morti sul lavoro. Una situazione inaccettabile che richiede interventi immediati. Chiediamo al governo regionale e nazionale azioni adeguate per mettere un freno a questa strage infinita“, concludono.

Operai morti sul lavoro nel materano, Giordano (Ugl):”Intollerabile parlare di tragica fatalità”.

Due morti in pochi minuti uno dall’altro. Una strage. Due paesi interi sgomenti davanti alle storie delle vittime delle tragedie di Ferrandina e Garaguso, in provincia di Matera. In entrambi gli eventi cos’è che non ha funzionato? Saranno le rispettive inchieste a rispondere a queste domande e ad accertare se si potevano evitare: quale che siano gli esiti, non verranno riportati in vita i due operai che la mattina sono andati a lavoro e a casa torneranno in una bara”. Duro è il commento del Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano in riferimento ai due morti sul lavoro avvenuti oggi:” questa mattina, Antonio Pirretti di cinquanta anni, lavorava per una ditta esterna alla manutenzione del depuratore di Ferrandina. Forse a causa di un malore, l’operaio sarebbe stato travolto da un mezzo nei pressi del depuratore, è caduto in una griglia. Di certo che la sua morte, avvenuta in circostanze ancora da accertare, è stata mentre era sul luogo di lavoro. Dopo la tragedia che ha coinvolto l’operaio a Ferrandina, muore un’altro uomo di 48anni in un terreno agricolo nei pressi di Garaguso Scalo. La vittima sarebbe rimasta schiacciata dal suo trattore. Le tragedie riaccendono i riflettori sul tema della sicurezza sul lavoro. Una conta che – tuona Giordano – , non possiamo più accettare, si tratta di tre morti sul lavoro dall’inizio del 2025, una strage terribile, ci lascia sgomenti per la gravità di entrambi gli incidenti che appaiono inconcepibili alla luce delle tecnologie e degli strumenti di cui disponiamo nel 2025. Ecco perché risulta necessario fare chiarezza sulle dinamiche, determinare le negligenze e le violazioni delle norme di sicurezza, accertando le condotte di imprudenza, imperizia e negligenza che possono aver provocato la morte degli operai. Di fronte a questi numeri è intollerabile parlare di tragica fatalità. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sostiene da sempre che le morti sul lavoro siano un oltraggio alla convivenza civile, ed è così. Attraverso manifestazioni e mobilitazioni l’Ugl ha da sempre portato all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni il drammatico fenomeno delle cosiddette ‘morti bianche’ e dire basta infortuni mortali sul lavoro. Esiste un tratto comune che lega la maggioranza dei casi: la scarsa o inesistente attenzione al tema della sicurezza sul lavoro, che viene messa in atto in ogni singola attività lavorativa. O non si rispettano le norme e i protocolli o questi non ci sono. L’aumento delle vittime non può lasciarci indifferenti: la sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere una priorità assoluta. L’Ugl Matera ribadisce la necessità di intensificare i controlli, investire nella formazione e promuovere una cultura della sicurezza che coinvolga tutti gli attori del mondo del lavoro. Non possiamo accettare che la vita dei lavoratori continui a essere messa a rischio – ha aggiunto Giordano-. È fondamentale, pertanto, un’azione congiunta di istituzioni, imprese e sindacati per arrestare l’inaccettabile strage dei lavoratori. Ci stringiamo al dolore delle famiglie per queste terribili perdite. A nome dell’intera Ugl Matera, esprimo il più profondo cordoglio per le premature scomparse dei due lavoratori: in questo momento difficile – conclude Giordano -, ci stringiamo al dolore delle famiglie offrendo le nostre più sentite condoglianze”.

Il Presidente della Provincia di Matera Francesco Mancini esprime “profondo dolore e sgomento. Il lavoro dovrebbe essere un diritto, non una condanna a morte

La notizia di queste due nuove morti sul lavoro ci lascia sgomenti e addolorati. Non è accettabile che nel 2025 si continui a morire mentre si lavora”.
Così il Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, dopo aver appreso delle due tragedie avvenute nella giornata di venerdì a Ferrandina e Garaguso, dove, in due incidenti separati, altrettante persone hanno perso la vita mentre lavoravano.
Mancini, dopo aver ribadito “l’importanza di rafforzare i controlli sulla sicurezza e la necessità di promuovere una cultura della prevenzione per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro” ha fatto appello a istituzioni, datori di lavoro e maestranze tutte, affinché sinergicamente ci si impegni quotidianamente per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro perché la vita delle persone è un bene troppo prezioso per essere messa a rischio. La Provincia di Matera si impegna a fare la propria parte per promuovere la sicurezza sul lavoro.
In questo momento ritengo che le parole debbano lasciare spazio alla preghiera e al rispetto per le famiglie: a nome dell’intera comunità e dell’amministrazione provinciale mi unisco al cordoglio ed esprimo le più sentite condoglianze e la vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutti i colleghi di lavoro”.

 

Vito Bubbico
Vito Bubbico
Iscritto all'albo dei giornalisti della Basilicata.
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