E’ la prima volta che apprendiamo di un provvedimento del Tribunale di Matera di ‘’permanenza a casa’’ per una persona accusata di atti persecutori verso la sua ex fidanzata. La nota diffusa dalla Questura è esplicita su quanto accaduto e sulla misura adottata, che non va confusa con gli arresti domiciliari. Misura restrittiva che impone obblighi precisi per il destinatario. “La permanenza in casa – riporta la giurisprudenza- è una delle misure “domiciliari” previste per i minorenni che impone un obbligo di stare presso l’abitazione familiare o altra privata dimora. Non ha natura custodiale, ma viene equiparata alla misura detentiva ai fini della determinazione della pena da eseguire’’. Chiaro? Resta la gravità del reato e quanto accertato dalla Squadra Mobile.
IL COMUNICATO STAMPA DELLA QUESTURA DI MATERA
Atti persecutori: ordinanza applicativa della permanenza in casa eseguita dalla Polizia di Stato di Matera.
Nel rispetto dei diritti della persona indagata, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
La Polizia di Stato di Matera ha eseguito un’ordinanza applicativa della permanenza in casa, presso la propria abitazione, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari competente. Il provvedimento è stato adottato all’esito di un’indagine svolta dagli investigatori della Squadra Mobile, che ha permesso di raccogliere una serie di evidenze probatorie, nei confronti di un soggetto, nei cui confronti è ipotizzato il reato di atti persecutori.
Le condotte di reato sarebbero state commesse dal novembre 2023, nei confronti della ex fidanzata, destinataria di condotte moleste e minacciose, che ingeneravano nella vittima un perdurante stato di ansia e di timore per la propria incolumità e per quella dei propri familiari, al punto da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita.
Matera, 26 luglio 2024
