Quando si tratta di scendere in piazza Michele Saponaro, figura arcinota e militante della politica all’insegna della ” protesta e della proposta” non si tira indietro. Ed è di esempio ai giovani, indossando una ghirlanda di fiori e suonando il tamburello con un virtuosismo, sconosciuto ai più. Una sorpresa venuta fuori nel corso della ”marcia” organizzata dall’Onyx jazz Club a sostegno della Biblioteca ” Tommaso Stigliani” della quale abbiamo parlato nel servizio https://giornalemio.it/cronaca/ricordando-ugo-annona-in-marcia-per-la-biblioteca/ . E Michele con quella mise floreale ci ha ricordato il cantante francese Antoine, che nel 1967 portò al successo ”Pietre”, a Sanremo, insieme a Giampieretti.
Un tormentone di piazza, con tanto di analisi socio politica, che finì nel riflusso e che portò Antoine a ritirarsi in Polinesia, dove ha una attività turistica. Così con una ghirlanda di fiori di carta al collo ha fatto vibrare con maestria il tamburello. Inevitabile le richieste di dove e come avesse imparato. Non si è fatto pregare e ci ha ricordato che i Saponaro sono una famiglia di musicisti e,quando si ritrovano, non si lasciano pregare. Michele se la cava bene con tamburello e armonica, Vanni cornamusa e altro, Claudio chitarra, organetto, cornamusa. Il repertorio spazia dalle ballate della tradizioni popolare a quella politica, vista l’anima partigiana e di ”sinistra” militante (purtroppo scomparsa) di Michele al cantautorato. ” Con il trio ci siamo divertiti eccome- dice Michele Saponaro- anche questuando…La musica è la colonna sonora della vita e aiuta in tante battaglie come questa. Se occorre ci metteremmo alla recchia di quanti possono ma hanno fatto poco o finta di aiutare la causa della biblioteca”. E c’è da credergli. La ”Saponaro band” è pronta a suonarle di santa ragione, per una causa giusta. E se c’è da cantare ”Pietre” con Antoine non si tireranno indietro. Vai Michele…
