Il turismo a Matera va avanti da sé, parafrasando il titolo di una nota canzone di Renato Zero, con un afflusso di visitatori superiore alle attese per il ponte di Pasqua. Tanta buona volontà e sforzi organizzativi, con una limitata dotazione di risorse, in attesa che il presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi passi dagli annunci ai fatti, ma con qualche buco nell’offerta dei servizi di accoglienza al turista ci scappa…come la pipì.
E questo soprattutto, come è comprensibile, quando accade nei luoghi deputati all’arrivo dei visitatori. E così abbiamo visto, ma ci hanno raccontato di altri casi, di una mamma correre spedita con il carrozzino perché al pupo gli scappa e, per la teoria degli opposti, un anziano procedere lentamente -con una mano davanti alla patta dei pantaloni- dal parcheggio dei bus di Piazza della Visitazione fino a un bar di piazza Matteotti dove, l’accorto e paziente gestore, ha affisso sulla porta del bagno un cartellone esplicito che riserva l’uso dei bagni a quanti effettuano una consumazione.
E del resto la fila ai bagni, che hanno un comprensibile onere per decoro e pulizia, l’abbiamo riscontrata anche in altri esercizi che da via don Minzoni raggiungono via Ascanio Persio e piazza Vittorio Veneto o lungo via Roma e adiacenze. Se ci fossero stati, in piazza della Visitazione, i bagni autopulenti visti in altre occasioni o se fossero stati disponibili quelli della stazione delle Ferrovie Appulo Lucane (chiusa, perché nei festivi i treni non circolano) i visitatori avrebbero avuto la possibilità di soddisfare nell’immediato (bimbi e incontinenti) una esigenza fisiologica, che non può essere rinviata qualche decina di metri più avanti e con la prevedibile fila descritta al bagno dei bar. Decisamente migliore la fruizione dei bagni di piazza Vittorio veneto e dei rioni Sassi.
BENE IGIENE E PREZZI MA INFO VIARIA CARENTE
Gli operatori economici (citiamo la positiva presenza del mercatino di Pasqua promosso dalla Cna) hanno fatto fino in fondo la propria parte e i risultati sono venuti: prezzi contenuti per i menu fissi dai 12 ai 18 euro al Piano e attestati sui 25 nei Sassi, altro discorso per quelli ‘’a la carte’’. E poi è buona regola consultare il listino dei prezzi prima di sedersi da qualche parte prima di gustare un caffè o una bibita. Hanno funzionato gli appelli a tenere pulita la città rivolti da Confcommercio, Confesercenti, Camera di commercio e Comune di Matera e con un servizio di raccolta continuo, fatta eccezione per qualche abbandono di rifiuti da parte di incivili.. Qualche osservazione sul mancato taglio dell’erba nella villa comunale di via Tommaso Stigliani, ma l’Amministrazione sta vivendo in quel delicato settore una evidente situazione di difficoltà. Auto, camper e bus sono arrivati un po’ da ovunque saturando gli spazi e gli stalli ufficiali, segno che la realizzazione di un Terminal Bus e il recupero di siti funzionali (area antistante uffici regionali e università di via Annibale di Francia) servirebbero al caso. Qualche problema sulla segnaletica ( una vecchia carenza) per l’accesso ai Sassi e circa la mancata segnalazione ( il web lascia il tempo che trova, quando si è già in città) della Zona a traffico limitato o della interdizione degli accessi nei festivi. Possibile che a nessuno venga in mente, magari in collaborazione con privati, di attivare o utilizzare proficuamente pannelli e totem elettronici pubblicitari per una informazione di pubblica utilità ? Gli accessi di San Vito, Matera Nord, Centro e Sud dovrebbero garantire questi servizi, per evitare l’arrivo inutile di veicoli in centro. Ma vi segnaliamo un’altra situazione paradossale di quanti pensando di far prima percorrono la fondovalle ‘’ Bradanica’’, con immissione a Candela ( Foggia) proveniendo dalla Campania o dalla Puglia. Una giovane di Avellino ha raggiunto Matera dopo oltre due ore a causa delle deviazioni lungo l’arteria,che sono tra Puglia e Basilicata. L’indicazione per Matera non c’è e dopo il danno viene anche la beffa di non poter comunicare per i tanti vuoti di campo della rete telefonica mobile. La poverina – da quanto ci ha raccontato- ha dovuto procedere a ‘’ vista’’ chiedendo indicazioni a destra e a sinistra, ma di cartelli per Matera nemmeno uno. E’ giunta a Matera di giorno, figuriamoci se avesse percorso la Bradanica di notte… Dario Argento ci potrebbe scrivere una sceneggiatura ‘’thriller’’ come sa fare. Paradossi ? Ma possibile che a nessuno venga in mente, aldilà delle interrogazioni sul completamento del trattato materano di La Martella, di segnalare ai soggetti gestori dell’arteria che informazione e sicurezza sono una necessità?
TURISMO: ATTIVARE INFORMATORI ITINERANTI
E a proposito di informazione. Agenzie, cooperative, guide turistiche autorizzate , punti informativi, svolgono egregiamente le proprie funzioni ma occorre compiere un salto di qualità affinchè i visitatori non girino, un po’ disorientati, per gli antichi rioni di tufo. C’è un po’ di ignoranza a monte su dove e cosa siano i Sassi, che alcuni confondono, con le caverne e i siti rupestri del parco della Murgia, e come raggiungere siti e monumenti. Le cartine, le applicazioni – per quanti le sanno usare- vanno bene, ma continuiamo a vedere turisti procedere con disagio e a chiedere di continuo informazioni. ‘’ Per la Civita? E’ lontano il Duomo? Quante scale devo fare…E l’altra piazza dov’è l’Idris?’’ sono alcune delle domande alle quali abbiamo risposto volentieri, consigliando di vedere Musei, chiese rupestri o la nuova attrazione della passarella pedonale sulla gravina che probabilmente non avrebbero visto. Sarebbe opportuno come abbiamo visto in altre realtà che giovani informatori con una pettorina colorata, volontari o personale di agenzie, fossero disponibili lungo i percorsi principali per ridurre al massimo i disagi dei visitatori. Giriamo la proposta agli operatori turistici e all’Amministrazione comunale.
DUOMO E PASSARELLA NELLA GRAVINA NUOVI ATTRATTORI
Dicevamo della passerella pedonale sulla gravina che, con la riapertura del Duomo,ha costituito la novità e l’attrazione dell’esordio della stagione turistica 2016. Flussi continui di turisti hanno confermato il gradimento verso queste mete, in aggiunta alle mostre e alle realtà museali. Quanto alla passerella bene ha fatto l’Ente Parco a farla presidiare da proprio personale nel giorno di Pasquetta, per evitare – come era prevedibile- prove di imbecillità (dondolii, scivolate, abbandono di rifiuti ecc) da parte di esibizionisti. Il percorso, nei punti più scoscesi va sistemato ma i due sentieri di trekking sono l’inizio di un percorso che può essere esteso. Alcuni ci hanno chiesto se Ente Parco e Comune non possano lavorare a un itinerario che colleghi vico Solitario all’area del Museo Demoetnoantropologico, ma ci vogliono tempo e risorse. Già perché la gestione (parola magica e necessaria) ha un costo.
DELUSIONE PER ASSENZA CROCI GOLGOTA E MATER SACRA
E a proposito di costi ma anche di polemiche abbiamo raccolto le lamentele di cittadini, turisti e di operatori economici sulla mancata realizzazione di Mater Sacra, in cartellone sul c’è da vedere a Matera per Pasqua, e sulla scomparsa di conseguenza delle ‘’ Tre croci’’ lignee che campeggiavano sulla Murgia, già negli anni successivi al film ‘’The Passion’’ di Mel Gibson, e con queste la mancata illuminazione delle grotte della murgia. Un buco di ‘’immagine’’ e di ‘’offerta’ procurato all’ultimo momento e che città e visitatori hanno commentato negativamente. Si cercano responsabilità e verità su chi aveva promesso, assicurato, e poi non avrebbe fatto nulla per rimediare. Conosciamo una parte delle posizioni ma la verità di come siano andate veramente le cose, non ancora. Ci è sembrato di rivedere,in parte, quanto accaduto nel dicembre scorso con la vicenda del Presepe vivente nei Sassi e condensata nel corso della conferenza stampa all’aperto in piazza Ridola. Una situazione ‘’ereditata’’, forse maldigerita, ma che comunque venne portata avanti in attesa di un bando e di una manifestazione di interesse per l’edizione 2017. La stessa cosa si intende fare per Mater Sacra? Qualcuno al Comune lo dica o non c’è unanimità di vedute? E lo stesso valga per il mercatino degli scambi, posizionato in due siti infelici tra via Aldo Moro e Piazza Matteotti che hanno ridotto via via interesse e partecipazione degli espositori. Tutto questo mentre in piazza Vittorio Veneto ,a Pasqua, abbiamo notato artisti di strada, venditori ambulanti di cove, alimentatori per pile e similari. Anche qui occorre una scelta coerente e un regolamento chiaro sull’uso delle piazze. Ma a Matera ‘’il Turismo va avanti di sé’’ finchè non incontra i limiti della programmazione e gli scherzi del destino dell’ultima ora. Non ci siamo. L’industria delle vacanze e l’offerta turistica hanno bisogno di volontà, credibilità,professionalità, efficienza e investimenti. Altrimenti si esce fuori dal giro e i livelli di gradimento dell’utenza, aldilà dei ‘’mi piace’’e delle classifiche sui siti specializzati del turismo, calano vistosamente. Qualcuno, se ha capacità e volontà punti i pugni sul tavolo…Matera 2019 ha bisogno, ora, di scelte e di risorse concrete.

Analisi molto lucida, complimenti. Su mater sacra e in generale la totale assenza di eventi, c’è da approfondire, proverò a scrivere qualcosa ad hoc quanto prima
attendiamo questo e altri contributi. Il blog è come un tazebao virtuale è aperto per favorire il dibattito. E quando si va a piedi ti rendi conto quanto basti davvero poco, e a costi contenuti, per migliorare le cose. Che dici organizziamo una visita guidata per gli amministratori e anche per qualche operatore, che farebbe bene a lasciare da parte tablet , smartphone per darsi una regolata?
Ciao, Franco. ci sentiamo…ora mi tocca uscire