mercoledì, 9 Luglio , 2025
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Matera, seduta consiliare accesa sui rifiuti….

E’ destinata ad aumentare ulteriormente la tassa  rifiuti per le casse del Comune di Matera e di riflesso le tasse per i materani.

La Regione Basilicata ha variato le percentuali di conferimento in discarica che dovranno essere per 50 tonnellate al giorno verso Melfi e per altri 10 in quella di Pisticci, rispetto alla quota paritaria al 50 per cento delle scorse settimane.

Una decisione, comunicata dall’assessore al Bilancio Eustachio Quintano, nel corso della ”maratona” del consiglio comunale sui temi del bilancio di previsione 2015 e sui rifiuti. E i conti sono presto fatti per il conferimento a Pisticci l’esborso attuale è di 195 euro al quintale, mentre è di 215 per Melfi con un incremento medio quotidiano nella spesa generale di 20 euro che supererà nel 2015 complessivamente i 4 milioni di euro.

Per l’anno prossimo sarà possibile rivedere la questione, con l’introduzione di un servizio di raccolta differenziata degno di tal nome e di un piano rifiuti regionale in attesa di definizione o della nuova V.I.A per l’impianto di compostaggio. Dalle opposizioni l’invito all’aggiustamento su Tari e Tasi, con un invito ad accogliere i suggerimenti contenuti di un emendamento proposto dai consiglieri di centrosinistra.

Se volete approvare il bilancio così come è -ha detto Adduce- accomodatevi. Noi non parteciperemo al voto”. Per Antonio Materdomini (M5s) l’annuncio del voto contrario all’aumento della tassa rifiuti, insistendo sulla necessità di pagamenti differenziati ”chi produce di più paga di più” e sulla strategia rifiuti zero.

Il voto era stato preceduto dal dibattito sulla ”illegittima dell’atto da approvare”, con la richiesta del consigliere Salvatore Adduce di sospendere il consiglio e nominare una ”comitato di guerra” per affrontare la ”eccezionale” questione dei costi di gestione del ciclo dei rifiuti e delle imposte che andavano approvate a tempo debito.

Richiesta respinta a maggioranza e dopo gli interventi dell’assessore al Bilancio Eustachio Quintano, che ha ripercorso tappe e proroghe di approvazione del bilancio e  di una delibera da parte della giunta Adduce che riconosceva il sopravvenuto esborso mensile di 400.000 euro per il conferimento dei rifiuti in altra sede, dopo la chiusura della discarica di La Martella.

Atto -ha precisato Quintano- che imponeva al consiglio, di conseguenza, di trovare la copertura finanziaria e di aumentare le tasse” .

Adduce ha avanzato la richiesta di sospendere il consiglio e istituire un comitato di guerra. ”L’art. 1 comma 169 della legge n. 296 del 2006 -ha detto Adduce-  testualmente recita che “Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all’inizio dell’esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1° gennaio dell’anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno.”Il termine cui fa riferimento la citata disposizione è quello dell’approvazione della deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali, che per l’anno finanziario 2015 è stato ulteriormente differito al 30 luglio 2015 dall’articolo unico del D.M. 13 maggio 2015 (GU n.115 del 20/05/2015).Il termine indicato è perentorio ed è desumibile dal dato testuale della disposizione.

Tutto ciò premesso, è del tutto evidente che il Consiglio Comunale di Matera convocato in data 28 agosto 2015 è impossibilitato ad esaminare e men che mai ad approvare le deliberazioni di Giunta Comunale n. 286 del 30 luglio 2015 (proposta aliquote TASI) e n. 289 (approvazione piano finanziario per la determinazione dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e per la determinazione della tariffa TARI, del numero di rate e scadenze di versamento per l’anno 2015. Proposta, che comportando una modifica, peraltro particolarmente significativa, delle aliquote e propedeutiche alla Delibera n. 290 del 30/07/2015 (Approvazione relazione previsionale e programmatica per il triennio 2015- 2017. Schema di bilancio annuale 2015 e pluriennale 2015-2017)  avrebbero dovuto essere esaminate ed approvate dall’organo competente e cioè il Consiglio Comunale entro il 30 luglio 2015.

Pertanto-ha concluso Adduce. intendendosi per l’esercizio finanziario 2015 prorogate le tariffe e le aliquote dell’anno precedente, è necessario rivedere l’intera manovra finanziaria fin qui proposta ed esaminata dalla Commissione Bilancio. E’ solo il caso di ricordare che le delibere di Giunta Comunale  n. 286 e n. 289 del 30 luglio 2015 comportano, secondo la proposta della Giunta, un incremento delle entrate per un importo di circa 7 milioni di euro, cifra che mette in serissimo pericolo l’equilibrio economico e finanziario dell’Ente. Per queste ragioni riteniamo che il Consiglio comunale di oggi è impossibilitato ad approvare le delibere in questione ed è necessario rivedere l’intera manovra finanziaria per il 2015 proposta dalla Giunta comunale. Una situazione che non è mai accaduta in Consiglio comunale e che pone in seria difficoltà l’equilibrio di bilancio”.

Osservazioni che hanno abbracciato vari aspetti del problema. a cominciare da quello che avrebbe potuto fare nei mesi scorsi il consiglio comunale, con l’intervento chiarificatore del neo segretario generale Maria Angela  Ettorre che ha ricordato come il Prefetto abbia, con atto di diffida del 19 agosto scorso, sollecitato l’approvazione del bilancio entro 20 giorni e cioè per il 9 settembre 2015. Il segretario generale ha giudicato intempestiva la richiesta avanzata dalle minoranze e precisato che il ”consiglio non si scioglie”  e possono adottare atti urgenti e improrogabili.

Ha anche precisato che alla luce del maggior esborso di 400.000 euro, approvato dalla giunta della passata amministrazione, occorreva garantire la completa copertura di spesa. Possibile anche dare mandato alla struttura per rivedere tariffe e quindi bilancio, ma materialmente non ci sono i tempi per farlo. E allora? ..il consiglio a maggioranza ha deciso di andare avanti approvando la Tasi con un incremento dell’1,6 per mille.

Controreplica di Adduce che ha sollevato il rischio di una possibile impugnazione, sulla questione della legittimità degli atti,  da parte di una qualsiasi associazione, come se fosse un ”castello di sabbia” e precisazioni ulteriori del segretario generale se questo dovesse accadere, con un eventuale aggiustamento tecnico per una piccola percentuale da destinare ad altra voce di spesa. Ma, come ripete un antico adagio, ”meglio non fasciarsi la testa prima di non essersela rotta…”.

Una questione destinata a incrementare il dibattito sulla gestione dei rifiuti, su un servizio dai costi largamente sottostimati da vicende sulla gestione dell’impianto di compostaggio di borgo La Martella che non è stato ancora definito e che attende risposte dalla Regione con l’adozione della nuova V.I.A.

Considerazioni che hanno rimestato il cassone dei rifiuti su cose fatte, non fatte o lasciate a metà sulla gestione dell’impianto di compostaggio, con le varie implicanze giudiziarie poi concluse con delle assoluzioni, che hanno visto gli interventi dei consiglieri Angelo Cotugno, Michele Casino, Pietro Iacovone e Giovanni Scarola con puntualizzazioni e accuse anche colorite, che hanno strappato sorrisi e ironie.

Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco, Raffaello de Ruggieri, annunciando che l’assessore all’ambiente  Zoccali era a Nova Siri per incontrare i presidenti delle Regioni Puglia e Basilicata per contenere i costi di un ”modello di gestione” che non ci appartiene.

”Guardiamo all’innovazione -ha detto il sindaco- e a quello che potremo fare con uno sistema e un modello che punta ai rifiuti zero”.

Passa,infine, a maggioranza  la Tari con il 69, 90 per cento indicato in delibera. Poi il voto sulla riconferma delle imposte dello scorso anno per  Imu e Irpef.

Quattro ore di confronto  poi il dibattito, cominciato intorno alle 23.00, sull’emendamento del centro sinistra, della maggioranza sulla soppressione di una delibera di giunta del maggio scorso su domanda a servizi individuali  e sul bilancio di previsione 2015, con relazione e piano delle opere pubbliche.

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