Ormai le conosce come le sue tasche…a portata di carrozzina, quando esce fuori di casa, tra marciapiedi inadeguati, con qualche fosso o mattonella divelta, scalini che non può superare, insieme a veicoli – ormai di dimensioni da autocarro con la comparsa di ingombranti dei S.U.V- che impediscono di passare dall’altra parte. ” E’ come sentirsi privati della libertà- commenta Marziolino Muscatiello, che ha realizzato il reportage dell’ordinario sulle barriere architettoniche. Per una persona come me che ha problemi di deambulazione è un dramma. Non è facile mantenere la pazienza sia con quanti se ne fregano e parcheggiano dove gli pare e sia perchè le barriere persistono, vuoi per altezze, gradini, spazi, pali della segnaletica, della pubblicità o della luce , alberi che sono un impedimento oggettivo. Ho dato vita a una associAzione di disabili, per sensibilizzare l’Amministrazione comunale ad affrontare con una programmazione mirata una questione che non riguarda solo i disabili, ma anche donne con carrozzelle, anziani. Noi vogliamo collaborare affrontando con l’Amministrazione la questione delle barriere architettoniche, che vanno rimosse. E’ un segno di civiltà e di attenzione, che non può e non deve essere ignorato”. Marziolino attende sviluppi, che si metta mano con gradualità agli interventi da fare. Intanto ci documenta con foto le carenze riscontrate e cita la legge 67/2006 in materia di ” Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni” . Un capitolo, su scala nazionale, sempre aperto, fatto di contenziosi, indennizzi e di passaggi burocratici e amministrativi, che lasciano le parti con il rammarico all’insegna del ”Ma si poteva evitare se, si fosse intervenuti per tempo”. A volte non ci sono risorse, programmazione. E questa è un’altra barriera…