giovedì, 16 Gennaio , 2025
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Locuratolo: Poteva essere un pezzo del ‘’Meridiano ferroviario europeo’’ …

Sogni nel cassetto? Occasioni mancate ? Il progetto di completamento della ferrovia dello Stato Ferrandina- Matera continua a destare aspettative ( ma senza prolungamento in direzione Adriatica non sarà competitiva) e polemiche. Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi in occasione di un incontro con l’associazione Matera Ferrovia Nazionale, https://giornalemio.it/cronaca/pavese-regioneee-comuniii-non-perdete-anche-questo-trenooo/ , e la cosa – come è prassi- sarà di uno dei temi con la Sanità e la Biblioteca Stigliani, della campagna elettorale. I lavori di completamento della Ferrovia son ripresi nell’autunno scorso, con un investimento di oltre 400 milioni del Pnrr, e consegna dei lavori entro due anni. Nicola Locuratolo, ambientalista della prima ora, ricorda paradossi opere impattanti sulla gravina del Bradano, oggetto di denunce rimaste tali, e progetti che avrebbero potuto cambiare e non poco le cose per lo sviluppo del Materano e della Basilicata. “ ….Ora comunque – scrive Locuratolo- sono passati ancora altri 25 anni, un quarto di secolo, e ancora non ci sono i binari che consentirebbero di rettificare la linea ferroviaria di Alta Capacità più importante d’Europa, il significativo “Meridiano ferroviario Europeo” dal Circolo Polare Artico al continente Africano che fa dell’Italia tutta un unico molo portuale Europeo con la linea adriatica di Alta Capacità Mi-Bo-Fg-Mt-R.Cal.-Palermo -> AFRICA con il ponte sullo stretto’’ . Giriamo il suggerimento al Governo e al Ministro dei Trasporti, ieri in Basilicata, perché ci pensino.

LE RIFLESSIONI DI LOCURATOLO

Forse 10 o 15 anni fa si inaugurava la stazione di Afragola, alle porte di Napoli e sui giornali usciva un titolo semplificativo: “La Porta del Sud” con un tracciato esemplificativo.
Mi rendevo conto, a ben guardare, che non veniva a Matera, ma puntava Taranto all’uscita della galleria congiungente la val Basento con la valle del Bradano.
Guardando dall’alto la val Basento, all’uscita della galleria di passo sulla statale Mt-Ferrandina, la curva ferroviaria della Mt-Ferrandina ed ipotizzando la speculare curva ferroviaria della costruenda Mt-Salandra, mi immaginavo un enorme cerambice (Cervus lucanus) femmina, di cui uscivano le due enormi appendici apicali, quasi due tergicristalli divergenti.
Da ambientalista, questa visione mi sgomentava e sentivo l’esigenza di ricorrere alla richiesta della V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) che già a quei tempi era obbligatoria.
Non lo feci perché già stavo in ansia per un “…è meglio che ti stai zitto” di un Carabiniere in merito alla appena costruita ferrovia Matera-Ferrandina con due opere d’arte inimmaginabili nel più tutelato territorio naturale, già ”Oasi faunistica del WWF” il lago di San Giuliano sul vallone di scorrimento del Bradano con il ponte ferroviario più lungo d’Italia (110 metri di luce ) ed il ponte sulla Cripta del Peccato originale, la più importante Cripta rupestre d’Italia.

Queste due opere assurde in quel contesto ambientale sono lì a deturpare con la loro mole il paesaggio tutelato dalle leggi solo perché il Magistrato inquirente amava passeggiare nella piazza del paese (Matera) con il vice-Presidente della Commissione Antimafia Nazionale del tempo.
Quella mia denuncia rimase sul tavolo del magistrato per ben 8 anni e fu chiusa con una lapidaria iscrizione nel registro mod.45 (Denunce anonime pur se la mia persona fisica non è anonima).
Ora comunque sono passati ancora altri 25 anni, un quarto di secolo, e ancora non ci sono i binari che consentirebbero di rettificare la linea ferroviaria di Alta Capacità più importante d’Europa, il significativo “Meridiano ferroviario Europeo” dal Circolo Polare Artico al continente Africano che fa dell’Italia tutta un unico molo portuale Europeo con la linea adriatica di Alta Capacità Mi-Bo-Fg-Mt-R.Cal.-Palermo -> AFRICA
con il ponte sullo stretto.
Ma anche senza il ponte, questa linea di A.C. assume un ruolo di vitale e nazionale unione territoriale con il Mi-R.Calabria (via Matera).

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