mercoledì, 9 Luglio , 2025
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LOCALI VUOTI NEI SASSI, FITTI ESOSI: AIUTIAMO I GIOVANI ARTIGIANI

L’incubatore di impresa attivato nei Sassi da Sviluppo Basilicata, nel comparto 18 dell’ex Museo dell’Habitat rupestre (Progetto inattuato della Prima Repubblica), è rimasto incastonato negli antichi rioni di tufo. Una ventina di unità immobiliari recuperate dove non s’ode o si vedono l’incidere di attrezzi e l’operato di artigiani. Potrebbe diventare un quartiere con una miriade di botteghe e laboratori per giovani artigiani, che non hanno spazio nelle zone centrali a causa dei canoni di locazione sempre più esosi che le attività della filiera del food sono disposti a pagare pur di prendere i turisti per la gola…E allora apprendisti e artigiani della cartapesta, del tufo, del metallo, del legno e di altri materiali ed esperienze innovative potrebbero operare e produrre in una ”cittadella” delle attività artigianali. Quasi una ” Montmarte” dei Sassi. La proposta. riteniamo fattibile, viene da Leonardo Montemurro presidente del Cna della provincia di Matera.

“In merito ai locali a suo tempo destinati da Sviluppo Basilicata ad incubatore nei Sassi di Matera – chiede in una nota Leo Montemurro sono a proporre che gli stessi vengano destinati alla creazione di un quartiere dell’artigianato artistico e tradizionale ed innovativo. Ricordo ancora le discussioni con l’allora Amministratore Unico di Sviluppo Basilicata Raffaele Ricciuti quando nei primi incontri preliminari alla adozione di una univoca destinazione d’uso degli antichi immobili noi come Cna sostenevamo la necessità che quel quartiere potesse diventare una sorta di Cittadella dell’Artigianato Artistico. Così non è stato e siamo stati facili profeti nel sostenere che le scelte adottate da Sviluppo Basilicata non avrebbero sortito effetti positivi in termini di nascita e sviluppo di nuove imprese”.

Una constatazione amara che porge il destro a un’altra considerazione,legata alla difficoltà per molti giovani artigiani a trovare spazi a buon mercato per avviare le attività. ”Non passa giorno . continua Montemurro – senza che nei nostri Uffici giovani ragazzi e ragazze, desiderosi di avviare attività nel settore dell’artigianato artistico, vengano a lamentare l’esosità dei fitti che rende quasi impossibile l’avvio di attività nel settore. Se a ciò aggiungiamo un peso eccessivo degli oneri previdenziali si capisce bene come diventi quasi una “missione impossibile” il fatto che un giovane, sia pure dotato di estro e talento, possa aprire attività, nonostante i benefici influssi in termini di visitatori della designazione di Matera quale Capitale Europea per la Cultura nell’anno 2019”.

Da qui la richiesta al Comune di Matera affinchè intervenga sulla Regione Basilicata per l’affidamento, mediante bando, di quelle unità ristrutturate nel comparto di Sviluppo Basilicata. “L’Amministrazione comunale -conclude Montemurro-dovrebbe chiedere alla Regione di tornare in possesso delle unità immobiliari, già ristrutturate, e pubblicare un apposito Bando pubblico limitato alle sole attività dell’artigianato artistico e tradizionale come pure dell’artigianato innovativo ( artigiani digitali e makers) allo scopo di creare un quartiere dell’artigianato inserito all’interno dei flussi turistici cittadini alla luce anche della riapertura della Cattedrale dopo più di un decennio di chiusura”. A pochi metri è il Palazzo del Casale, senza funzioni, a rischio (come già accaduto) di degrado e occupazioni abusive.

Megasede della Fondazione ” Matera-Basilicata 2019”, albergo stellare, spazio espositivo o monumento alla memoria all’insipienza e alla mediocrità? Per le richieste e le proposte, bandi a parte, attendiamo il Leo Montemurro di turno che si faccia avanti…

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