mercoledì, 14 Maggio , 2025
HomeCronacaLegambiente: Piano...con quel ''Piano casa'' che a Matera ha creato paradossi

Legambiente: Piano…con quel ”Piano casa” che a Matera ha creato paradossi

E su questo aspetto Legambiente Matera, con precedenti comunicati che hanno denunciato alcune incongruità del Piano casa come segnalato nell’area dell’ex centro direzionale, non molla tanto da presentare un emendamento alla legge regionale,per consentire ai Comuni di decidere dove applicare il Piano casa . Aspetto non considerato visto che doveva essere una legge obiettivo che sarebbe dovuta durare due anni, poi prorogata, e diventata legge ordinaria. Ma i Comuni non hanno potuto decidere.

” E’ una vecchia storia- afferma Miche Morelli, componente del direttivo del circolo cittadino di Legambiente, che abbiamo ribadito nel 2018 con l’amministrazione guidata da Raffaello De Ruggieri, nel 2021 con quella guidata da Domenico Bennardi. L’emendamento, recepito e depositato dal consigliere Roberto Cifarelli, è fatto di due righe. Ne abbiamo presentato un altro per uniformare il linguaggio, in quanto la legge parla che gli interventi non si possono fare nei comparti unitari e saturi che hanno bisogno di essere valorizzati e così via. Nel nostro Regolamento quei ‘’tessuti’’ vengono considerati la stessa cosa, ma le regole sono diverse.L’emendamento consentirebbe a ogni Amministrazione dove poter applicare il piano casa. Adesso no e i risultati sono sotto gli occhi di tutti…’’ E ne ha parlato, insieme al consigliere regionale Roberto Cifarelli ( Pd) davanti a rappresentanti di associazioni e cittadini, dopo l’introduzione di Giovanni Maria Moliterni, figura storica dell’ambientalismo locale, che ha ricordato le battaglie finora senza risultato per tutelare identità e ruolo della Biblioteca ‘’ Tommaso Stigliani’’.Un argomento lasciato nel limbo dei compromessi e di percorsi, aldilà di una intesa con Unibas, che non risolvono affatto la questione. Resta il percorso della Lega per l’ambiente di Matera che ha presentato un emendamento alla Legge regionale n.25/2012 sul ”Piano casa” , recepito dal consigliere Roberto Cifarelli ( Pd), per modificarne gli aspetti interpretativi e applicativi, che ne hanno amplificato l’attuazione alterando la pianificazione locale- come accaduto a Matera- o impedendola per l’assenza di piani strategici territoriali in gran pare dei comuni della Basilicata.

Il consigliere regionale Roberto Cifarelli ha annunciato l’audizione in terza commissione regionale per la stessa associazione ambientalista e per altre che hanno espresso perplessità sulla norma di settore. ‘’ Quanto ai tempi di audizione e di discussione dell’emendamento- ha detto Cifarelli- sono quelli della politica. Dovrebbero essere contenuti, vista l’importanza di un argomento che coinvolge la pianificazione e lo sviluppo dei nostri ‘’ . Dibattito aperto, preceduto da comunicati e commenti in città, sugli organi di informazione e sui social non ancora sopiti e nemmeno ricomposti. A ognuno le proprie responsabilità e riflessioni.

” La legge, secondo Legambiente- ha generato incertezza normativa e conflitti tra gli strumenti urbanistici comunali e le disposizioni regionali, con il risultato di favorire operazioni speculative. Anche dopo l’approvazione del Regolamento Urbanistico comunale nel 2021, persistono interventi in deroga che contraddicono la pianificazione locale”. Legambiente, con la proposta presentata, ha sollecitato la restituzione di autonomia decisionale ai Comuni e ha aggiunto che ‘’ le varie maggioranze che si sono succedute, a partire dal 2010, hanno avuto la possibilità di circoscrivere l’impatto del piano casa e, per una serie di scelte, non l’hanno fatto ( nel 2013 , nel 2018 con l’adozione del Regolamento urbanistico (RU), nel 2021 con l’approvazione del RU). Sul fatto specifico del comparto ex Manicone e Fragasso vi sono, secondo la nostra lettura delle norme, gravi interpretazioni e riferimenti normativi sbagliati’’. E ritorniamo alla Regione. ” Per superare questa criticità- ha aggiunto Legambiente- è necessario emendare la Legge regionale n. 25/2012, eliminando il termine perentorio di 90 giorni imposto ai Comuni per escludere le aree dal “Piano Casa”. Con questa modifica, le amministrazioni locali potrebbero aggiornare in qualsiasi momento i propri strumenti urbanistici, garantendo uno sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio”. Attendiamo audizioni e presentazione in consiglio dell’emendamento.

RELATED ARTICLES

Rispondi

I più letti