E’ lucana, esattamente con le radici nel materano, a San Mauro Forte, Margherita Cassano, attualmente presidente aggiunto della Suprema Corte quella che sarà la prima donna a presiedere la Cassazione. Auguravamo, da queste colonne, questo esito già nel luglio del 2020 (https://giornalemio.it/cronaca/sara-la-lucana-margherita-cassano-la-nuova-presidente-della-cassazione/), quando invece raggiunse il gradino immediatamente inferiore (https://giornalemio.it/cronaca/la-lucana-margherita-cassano-sara-vice-presidente-della-cassazione/), quello di vice presidente, perchè fu scelto al suo posto Pietro Curzio che ora va in pensione e di cui prenderà il posto. E comunque già allora Margherita Cassano era stata la donna che era arrivata più in alto nella gerarchia della suprema corte (https://giornalemio.it/cronaca/margherita-cassano-e-da-oggi-la-prima-donna-al-vertice-della-cassazione/). Ecco ora aprirsi la porta definitiva alla presidenza che costituisce un ulteriore passo avanti sul cammino della parità di genere in queste istituzioni, quasi sempre appannaggio dell’altra metà del cielo. La sua nomina giunge a quattro anni di distanza dall’elezione (nel 2019) a presidente della Corte costituzionale di Marta Cartabia, Consulta he ancora oggi ha come presidente una donna, Silvana Sciarra. Ad indicare Cassano come successore dell’attuale primo presidente che va in pensione, è stata la Commissione per gli incarichi direttivi, che ha votato all’unanimità la proposta del relatore, il togato indipendente Andrea Mirenda. Il voto finale ci sarà il primo marzo prossimo in una seduta di plenum presieduta dal capo dello Stato, ma l’esito dovrebbe essere scontato. Margherita Cassano ha iniziato la carriera alla procura della Repubblica di Firenze, dove si è occupata anche di questioni relative alle tossicodipendenze e al traffico di droga, una costante di tutta la sua carriera, e dove ha collaborato con procuratore Pier Luigi Vigna. Dal 1982 è stata componente del gruppo specializzato nelle indagini in materia di stupefacenti e di criminalità organizzata. Dal 1991 al 1998 è stata assegnata della Direzione distrettuale antimafia di Firenze. Esponente di Magistratura indipendente, la corrente delle toghe che si definisce più “moderata”, è stata consigliere del Csm dal 1998 per quattro anni. Poi dal 2003 è approdata alla Corte di Cassazione, dove è stata anche presidente della prima sezione penale, ruolo in cui si è occupata di reati di omicidio e violenze. Dal 2016 ha presieduto la Corte d’appello di Firenze dove è rimasta circa quattro anni.
Il padre di Margherita Cassano, come dicevamo, era di San Mauro Forte e la madre (Anna) di Grassano. Lei stessa torna spesso in Basilicata sulla tomba dei suoi nonni paterni (Cassano e Villone) nel cimitero di San Mauro Forte. Ci riferiscono che è proprio un quadro di San Mauro Forte (opera di Peppino Mazzarone di Oliveto Lucano) donatogli tempo addietro -in una delle sue permanenze nel comune della collina materana- da un suo parente, l’ing. Giuseppe Casale, che sembra campeggiare nel suo ufficio in Cassazione. Suo padre Pietro Alberto Cassano, era anch’egli magistrato e presiedeva la Corte che condannò Renato Curcio fondatore delle Brigate Rosse.
Così il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ha espresso, a nome suo e dell’intera Giunta regionale, le congratulazioni alla prossima presidente della Corte Cassazione: “La prima donna che guiderà la Corte di Cassazione è di origini lucane. Le sue radici sono a San Mauro Forte e Grassano. Come lucani non possiamo che essere orgogliosi del fatto che Margherita Cassano è diventata simbolo di un altro importante passo avanti sul fronte della parità di genere. La Corte di Cassazione è garante dell’uniforme interpretazione e applicazione del diritto, sono sicuro che Margerita Cassano saprà dirigere con mano ferma il supremo organo di giurisdizione italiana”.
“Orgoglio e soddisfazione.” Le ha espresse anche il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, dopo aver appreso della nomina e ha aggiunto: “Grazie a questa nomina, che verrà ufficializzata il 1° marzo nel corso della riunione del CSM presieduta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Cassano sarà la prima donna in Italia a rivestire l’importante ruolo di presidente della Suprema Corte. Alla presidente Cassano gli auguri di buon lavoro e le più vive congratulazioni mie e di tutto il Consiglio provinciale, con l’augurio di poterla ospitare molto presto nella sala consiliare di via Ridola, insieme ai primi cittadini di San Mauro Forte e Grassano, su iniziativa della Provincia di Matera. Viva le donne, viva la Basilicata!”

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