E’ lo stesso “consigliere regionale Pasquale Cariello” che con una nota “comunica di aver subìto questa mattina una perquisizione svolta dalla DDA di Potenza in merito a dei fatti che si sarebbero verificati quando ricopriva la carica di consigliere comunale di opposizione a Scanzano Jonico. L’ipotesi di reato è di abuso di ufficio in concorso. Dopo aver collaborato con gli organi di polizia nell’esecuzione della perquisizione, Cariello manifesta la sua fiducia nell’operato dei magistrati e si augura che la questione personale, per quanto gli riguarda, possa essere chiarita nel più breve tempo possibile. Fiducioso e sereno, Cariello ha incaricato il proprio difensore di chiedere al giudice di essere sentito per portare qualsiasi chiarimento in merito ai fatti che gli vengono contestati.”
Carriello, imprenditore agricolo, esponente lucano della Lega per Salvini (eletto consigliere regionale nel marzo 2019) è stato oggetto di una doppia perquisizione da parte dei carabinieri: una domiciliare a Scanzano Jonico ed un’altra nei propri uffici alla Regione Basilicata.
Come lui stesso ricorda, la perquisizione è legata ad eventi del 2018, quando il Cariello era consigliere comunale di opposizione a Scanzano Jonico che, lo ricordiamo, fu sciolto l’anno successivo per infiltrazioni mafiose.
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