mercoledì, 9 Luglio , 2025
HomeCronacaLA “CASA DI ARCHIMEDE’’ AL TOP E FA MERCATO

LA “CASA DI ARCHIMEDE’’ AL TOP E FA MERCATO

Studere studere post mortem, quid valere… se la specializzazione non ce l’hai ?’’. All’istituto di istruzione superiore (già tecnico tecnico industriale di Stato) “Giambattista Pentasuglia” di Matera hanno trasformato la vecchia e irridente massima , degli studenti degli anni Sessanta, in quella finalizzata e formata sul campo, che consente di trovare lavoro e di affermarsi all’Università con un bagaglio culturale e di conoscenze ricercato dalle imprese.

E’ la ricetta della ‘’Casa di Archimede’’, il noto inventore dei cartoons di Walt Disney che guardandosi intorno e immergendosi nel ‘’brainstorming’’ di un copricapo animato da un nido di cornacchie tirava fuori idee e progetti brillanti, utilizzando materiali di riciclo o soluzioni ex novo accendendo la lampadina della innovazione.

I filamenti a tungsteno sono stati superati dalle emissioni luminose a diodo (led) e in prossimo futuro potranno venire- chissà- dalla chimica, dalla elettromeccanica o da sistemi ad energia compensativa. E l’occasione per verificare sul campo potenzialità e concretezza dell’istituto materano, guidato dal preside Antonio Epifania con l’apporto di 130 docenti e da personale tecnico e amministrativo, è venuto dall’Open day 2016.

Un via vai continuo, domenica 17 gennaio, di famiglie e di ragazzi delle medie che hanno avuto un primo incontro informativo nell’auditorium con il preside e poi compiuto visite guidate in aule e laboratori per gli indirizzi chimica, materiali e biotecnologie (articolazione chimica e materiali), elettronica ed elettrotecnica (articolazione elettrotecnica), informatica e telecomunicazioni ( articolazione informatica) ,meccanica, meccatronica ed energia(articolazione energia) e Liceo scientifico (opzione scienze applicate). E per un giorno, ma lo farebbero ancora ci hanno detto, allievi degli ultimi anni di corso e docenti, hanno mostrato in pratica esperimenti, applicazioni, idee e tra un po’ ‘’buone pratiche’’ e ‘’soluzioni’’ destinate a diventare brevetti o ad aprire le menti degli studenti delle scuole medie, come sta accadendo con gli allievi di un vicino plesso scolastico.

La passione c’è e si vede nell’illustrare piccoli esperimenti di chimica, utilizzando materiali che abbiamo a casa, misurazioni elettriche e meccaniche di vasta applicazione, giocattoli intelligenti, studi ed elaborazioni sulla fisiologia e chimica del corpo umano, sui materiali del territorio o di analisi di liquidi e cibi che troviamo in cucina. Il risultato è che circa 1200 ragazzi, molti dei quali provenienti dalle province pugliesi, frequentano l’Istituto di Matera e quanti li hanno preceduti hanno contribuito a fare crescere visibilità e credibilità della Scuola nelle statistiche fornite dal Ministero. All’Università il 58,3 per cento degli studenti al 1° anno consegue i titoli formativi(Cuf), rispetto al 50,2 della media nazionale e al 45,5 della Basilicata. E le citazioni a seconda delle aree tematiche può continuare. E poi ci sono gli allievi che si sono affermati in questo o quel campo o che vengono richiesti contattando anche il sito dell’Istituto.

La specializzazione –ha detto il preside Epifania- alla fine paga e il Paese ne ha bisogno perché deve produrre. La ripresa passa per l’innovazione, la specializzazione, la ricerca, il rapporto continuo tra scuola e mondo del lavoro. Lavoriamo in rete anche con l’estero oltre che in proprio”.

L’obbligo di rafforzare il percorso di alternanza scuola –lavoro apre nuove prospettive, pur in presenza di un tessuto produttivo limitato, ma ci sono altri progetti che si apprestano a entrare in pista . I ragazzi stanno lavorando a un prototipo di go-kart elettrico, utilizzando le esperienze dei diversi indirizzi dell’Istituto e a un sistema applicativo che catturerà i raggi solari, facendo ruotare i pannelli in direzione della grande disco luminoso.

L’uovo di Colombo? No, Sono solo le idee della Casa di Archimede, partita da un proficuo incontro durante le esperienze internazionali avviate dal Comitato Matera 2019. ‘’Studere studere… ‘’ e chissà che il vulcanico preside, sorretto dall’entusiasmo di docenti e allievi, non tiri fuori altre opportunità guardando anche al passato, alla tradizione dell’Istituto che ha un patrimonio di macchine e sistemi di aziende italiane da non disperdere. Modernariato? Tecnologie,piuttosto, che possono tornare utili per riprodurre ( stampanti in 3D a parte) manufatti che rischiano di perdere un know how funzionale, ideato e realizzato dalla creatività del made in Italy. Spazi limitati, ma non è detto.

La “ Casa di Archimede’’ è una fucina di idee e la formula per crescere è consolidata tra ricerca,innovazione e piena operatività. Auguri!

RELATED ARTICLES

Rispondi

I più letti